YEYEI GÓMEZ, EPPUR SI MUOVE
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 148│MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI RESIDENTI, STAGIONE 2020/2021
Dal 7 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022
PROGETTO
EPPUR SI MUOVE
Il progetto si incentra sulla figura di María Teresa León (1903-1988) e il suo ruolo protagonista negli eventi della Spagna nel decennio del 1930.
León riversa in storie, racconti, sceneggiature e nella sua pratica vitale, idee che mirano a essere, dalla letteratura alla politica, uno strumento per risolvere i problemi della società. La sua vita e le sue opere, sempre intrecciate, furono segnate dal suo impegno nei confronti della cultura e il progresso dei diritti sociali. Spiccano i suoi viaggi in Europa per studiare il movimento teatrale; il suo lavoro come editrice di Octubre e Mono Azul e come organizzatrice del II Congreso Internacional de Intelectuales. Fu anche direttrice del Teatro de la Zarzuela e delle Guerrillas del Teatro durante la guerra e il suo ruolo fu fondamentale nella Junta de Incautación del Tesoro Artístico [Comitato di confisca del tesoro artistico]. La sua implicazione politica rese per certi versi invisibile la sua produzione letteraria, portandola a un oblio consolidato dall’esilio, all’abnegazione nei confronti del compagno e a una storiografia che, salvo poche eccezioni, al suo ritorno l’ha messa da parte.
Degli oltre tre decenni passati in esilio, visse gli ultimi a Roma. Lì scrisse la sua autobiografia Memoria de la melancolía, in cui è evidente la sua lotta contro l’oblio, in uno sguardo costante al passato che l’ha accompagnata per tutta la vita, prima come rivendicazione della necessità di mettere nero su bianco al fine di ricordare gli anonimi e poi come modo di fissare la propria storia di vita di fronte alla perdita di memoria.
La battaglia culturale che fecero negli anni irreconciliabili della Spagna sia lei che altre voci invita a riflettere e a chiedersi se esista una qualche possibilità per la cultura di uscire a testa alta dallo scontro contro la barbarie senza poi esserne assimilata e strumentalizzata.
OPERE
MONITOR GRANDE
In questo video vediamo un’animazione con immagini e disegni di María Teresa León realizzati da Yeyei Gómez, che presentano un percorso biografico della scrittrice.
COMPOSIZIONE DI 12 VIGNETTE
L’esilio romano della coppia rivitalizza il lato di Alberti pittore, che in quegli anni si trova all’apice della sua fama sia a livello mondiale che locale in Italia. “Io sono la coda della cometa, lui va davanti. A quel punto tira fuori un pettine dalla tasca e si pettina”, scrive María Teresa tra il 1966 e il 1968. Sua figlia Aitana descrive senza metafore la personalità del padre quando dice che “Alberti non si è mai occupato di nessuno che non fosse se stesso”.
I testi che accompagnano quest’opera sono scritti su diverse immagini che rappresentano le lettere N, A, R, C, I, S, O, serigrafie che espose nel 1972 all’interno della raccolta intitolata “Il lirismo dell’Alfabeto”.
Il testo che appare nelle vignette è il seguente:
“Alcune donne scelgono di essere muse piuttosto che creatrici, di essere madri protettrici piuttosto che artiste, di gestire l’opera dell’altro piuttosto che firmare la propria. Anche per quelle che mantengono il proprio lavoro creativo il sostegno della struttura familiare comporta la perdita della propria individualità. Vivendo anima e corpo in loro e nella loro opera, passano in secondo piano, si trasformano felicemente nella coda della cometa di quel bambino in corpo di uomo. E per ognuna di loro è una decisione totalmente libera perché i rapporti di potere sono vaghi quando si costruiscono sulla base dell’attaccamento. Ma questo presunto rapporto amoroso è innanzitutto un rapporto lavorativo, e mentre lui vive, cambia, e si muove nel tempo, lei si mantiene stabile nello spazio della sicurezza, lo spazio del focolare. Accolto dal rifugio emotivo di chi è storicamente una specialista delle emozioni e dell’affetto, il grande genio può proseguire con la sua opera. Nell’intimità familiare ne elogiano il valore, la considerano un’estensione di se stesso che alimenta il proprio ego. È cosciente che senza di loro non è nessuno, ma fuori di casa dimenticherà il suo nome, che per un accumulo di lapsus verrà dimenticato per sempre.”
TABLET 1
Indici onomastici di Memoria de la Melancolía (1970, María Teresa León) e La arboleda perdida. Libro III y IV de memorias (1987, Rafael Alberti).
Sulla sinistra possiamo vedere il numero di volte che María Teresa León menziona Rafael nelle sue memorie e sulla destra il numero di volte che Rafael Alberti menziona María Teresa León.
TABLET 2
Nell’ultima fase del suo esilio María Teresa León viene relegata da scrittrice a eterna accompagnatrice del genio, e si stabilisce una gerarchia che colloca il nome di María Teresa come postilla e aggiunta di una frase in cui Alberti rimane sempre e comunque il soggetto dell’orazione. Negli articoli di giornale dedicati alla coppia León e Alberti si vede la perdita dell’individualità di lei a favore di una fusione in cui in nome dell’amore il più forte fonde l’altro.
Questo video è il risultato della documentazione che ho reperito su María Teresa León, sia di ritagli di giornale in cui lei firma i suoi testi che di articoli giornalistici in cui altri parlano di lei e di Rafael Alberti. Tramite la ripetizione della firma di María Teresa presente nei suoi articoli e nei suoi testi, i suoi pseudonimi, e frasi in cui altri inseriscono il suo nome, vediamo come l’identità delle donne corre sempre il rischio di essere consolidata in funzione dei rapporti che costruiscono con altri uomini e di rimanere diluite nella presenza dell’altro.
BIOGRAFIA
YEYEI GÓMEZ
(Madrid 1993) Disegnatrice e vignettista. Ha pubblicato Cuaderno de clase (2019), un materiale concepito come risorsa per lavorare con studenti della scuola secondaria sulle possibilità espressive della fanzine e del fumetto; Guy (2017), un approccio in formato fumetto alla figura della cineasta francese, e Naufragio Universal (2017), una raccolta di vignette di riflessione sociale insignito nel 2016 del Premio Injuve e ripubblicata in Francia nel 2021 da Editions en Apnée.
La sua opera grafica è stata esposta nella galleria La Empírica a Granada (2017) e in altri spazi come la Sala Amadís a Madrid (2017 e 2018) o l’Antiguo Hospital de Santa María la Rica di Alcalá de Henares (2018).
La sua opera si colloca nel campo dell’illustrazione editoriale, humor grafico e cartellonismo. Partecipa regolarmente a incontri inerenti all’illustrazione e al fumetto (ARF! Festival 2019, Unicomic 2018, Encuentro de Diseño y Cultura Digital 2018, Other Museums Generation 2018), e concilia il suo lavoro con la docenza. Yeyei Gómez è diplomata in Disegno Grafico alla Escuela Superior de Diseño di Madrid, specializzata in incisione e stampa presso la Escuela de Arte10, e Master in formazione alla docenza all’Universidad Autónoma di Madrid.