ROMA, A PORTRAIT
MOSTRA PRESSO IL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI | 10.05.23 – 30.06.23
10.05.23 – 30.06.23
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Roma, a portrait è la prima edizione di un progetto che trasformerà, con cadenza annuale il Palazzo delle Esposizioni in un osservatorio privilegiato sulle visioni e sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma, ospiti delle Accademie e degli Istituti di Cultura che hanno sede in questa città sin dal Seicento.
La mostra è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo, prodotta da Azienda Speciale Palaexpo e organizzata con la collaborazione di Accademia Belgica, Accademia di Danimarca, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Accademia di Romania in Roma, Accademia d’Ungheria in Roma, American Academy in Rome, British School at Rome, Centro Ceco di Roma, Circolo Scandinavo, Forum Austriaco di Cultura, Istituto Cervantes di Roma, Istituto Polacco di Roma, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Svizzero, Reale Accademia di Spagna a Roma.
Il paesaggio acquista autonomia a partire dal Seicento e diventa, tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento, il genere con cui la pittura si rinnova, trovando nella luce mutevole e nei colori di Roma, e dei suoi dintorni, il luogo ideale in cui sviluppare nuovi linguaggi. Il racconto della mostra inizia dai primi anni del XIX secolo, momento in cui il confronto tra diverse personalità e scuole nazionali artistiche è particolarmente fertile, soprattutto nelle comunità temporanee che si formano d’estate, quando lasciati gli atelier in città, i pittori scoprono i suoi dintorni e dipingono en plein air.
A partire da questa riflessione, la mostra raccoglie opere di artisti che nel tempo, accomunati dall’essere stati residenti nelle Accademie e negli Istituti di Cultura stranieri a Roma, raccontano la città come una risorsa, un materiale che seppur rappresentato con l’estraneità del loro sguardo, ne riconosce le matrici costituenti e tradizionali. Da genere pittorico, il paesaggio viene gradualmente declinato nel percorso espositivo in medium e forme diverse. Diventa una sintesi di elementi, processi, relazioni, abitudini, sguardi, contemporaneamente pertinente all’uomo, alla natura, all’insieme delle forme e delle possibilità del territorio e dell’ambiente. Da questo nucleo centrale, la mostra prosegue con incontri, performance e proiezioni ospitati a Palazzo delle Esposizioni e con l’invito a prendere parte alle mostre e agli open studio nelle Accademie e Istituti, che rappresentano oggi luoghi di incontro e di contaminazione tra percorsi, identità e comunità, capaci di raccontare la complessità della nostra epoca.
In mostra documenti e fotografie provenienti degli archivi delle Accademie ed Istituti di cultura stranieri a Roma e opere di Elvira Amor, Yasmina Benabderrahmane, Giacomo Balla, Sara Barker, Simon Callery, Jean-Baptiste Camille Corot, Catriona Gallagher, Josè Guerrero, Ernest Hébert, Benedikt Hipp, Julia Huete, Sophie Jung, Winifred Knights, Konstantin von Kügelgen, Jochen Lempert, Benoît Maire, Ana Mendieta, Ester Partegàs, Elise Peroi, David Schutter, Maya Schweizer, Jakob Strandgaard, Esther Boise Van Deman, William Villalongo, Hannah Villiger, Laura White.
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