2021/2022
PROGETTO
Il giardino d’Euclide
“Giardino d’Euclide” è un progetto di Libro d’Artista con vocazione installativa in cui studierò l’ambiguo e storico rapporto tra i concetti di linea e superficie.
Per affrontare suddetta ricerca prenderò come riferimento l’opera fondamentale di Guido Strazza, in particolar modo il suo libro “Il Gesto e il Segno”, un titolo esemplare che analizza con grande chiaroveggenza la linea e il gesto. Una voce che nasce in seno alla sua attività come docente nell’antica Calcografia Nazionale di Roma e che, lungi dal limitarsi alla tecnica e alla tradizione dell’Incisione, esplora con semplicità e umana saggezza i principi minimi di questo linguaggio.
Il corpus del lavoro da sviluppare durante i mesi di residenza in Accademia consterebbe di due fasi distinte ma unite in tempo e spazio. Da un lato, la traduzione in spagnolo della prima parte del libro di Strazza; dall’altro, l’accompagnamento visivo a suddetto testo scritto che sarebbe, in questo caso, una serie di lavori originali eseguiti contemporaneamente al processo di traduzione. Entrambe le sfere del progetto hanno una loro autonomia e funzionano da soli, il punto di incontro sarebbe una pubblicazione d’autore, libro d’artista, in cui si presenterà il testo integrale, frutto della traduzione, insieme a una selezione dei lavori visivi effettuati.
BIOGRAFIA
Manu Blázquez
(Valencia, 1978)
Laureato in Belle Arti (Bologna, 2009). La sua indagine artistica generale si caratterizza per la ricerca di sistemi in cui entrano in relazione i concetti fondamentali di spazio e tempo attraverso un dialogo permanente tra la geometria e l’aritmetica. Il suo lavoro plastico concilia diverse discipline, come l’incisione, la scrittura e la pittura. Sul piano concettuale, la sua ricerca può essere relazionata ad artisti che si sono serviti di canoni matematici o numerici per sviluppare le loro proposte visive e approfondire gli aspetti processuali legati alla programmazione umana. Artisti come Sol Lewitt, Hanne Darboven, o Irma Blank, ma anche la programmazione computazionale di Elena Asins. Dal 2013 il suo lavoro è stato presentato in molte mostre personali e collettive, sia nazionali che internazionali. Recentemente ha partecipato al programma di residenze artistiche Kulturkontakt Austria (2018) e ha esposto il suo lavoro nel Centre del Carme grazie alla borsa di studio Alfons Roig (2021).