2022/2023
PROGETTO
VOCI VAGABBONDE DI ROMA / DIVAGAZIONI ROMANE
“Voci vagabonde” si basa sul recupero della memoria di quei suoni dei corpi che si mossero (e si muovono) per le strade della città in diverse epoche. E si sviluppa anche a partire da una pratica performativa, basata sulla realizzazione di diverse passeggiate e il conseguimento dei registrazioni sonore corrispondenti: una pratica sperimentale sul campo a partire dalla quale offrire un tipo di ritratto performativo e sonoro della città di oggi. Pertanto si tratta di un progetto teorico-pratico che comprende sia una parte di ricerca in archivi, lavoro sul campo, etc., che uno sviluppo di tipo pratico-performativo sul camminare e la registrazione sonora dello stesso.
BIOGRAFIA
Gabriel Villota Toyos
Bilbao, 1964. Dottore in Comunicazione Audiovisiva e professore all’Universidad del País Vasco, dove è stato direttore della programmazione culturale, lavora dagli inizi degli anni ’90 a diverse attività relative alle arti visive e sonore, pubblicando su numerose riviste specializzate, cataloghi e libri.
Tra i lavori precedenti spiccano la curatela della mostra su video e performance “Luces, cámara, acción… ¡corten!” per l’IVAM (Valencia) e MNCARS (Madrid) nel 1997, o il lavoro di ricerca in formato documentario “Devenir vídeo” per il progetto “Desacuerdos” (180’, 2005), prodotto da Arteleku, MACBA e Fundación José Guerrero.
Recentemente ha curato i cicli su performance, danza e cinema “Cuerpos desplazados” e “Cuerpos desplazados II”, nel Museo Reina Sofía (Madrid, 2015) e Azkuna Zentroa (Bilbao, 2016); ha anche realizzato i programmi televisivi “Toni Serra/Abu Ali. Abrir la visión”, e “Iñigo Salaberria: Caminar para ver (la luz), esperar para ver (la sombra)” per Metrópolis/RTVE (aprile 2021, ottobre 2022).
Dal 2019 svolge il ciclo “Voces que caminan”, che è stato presentato in formato radiofonico/podcast per Consonni/AZ (autunno 2019), come ciclo cinematografico (EHUKultura, 2019), e con la mostra “Voces que caminan” nella Fundación Cerezales (León, 2022).