2020/2021
PROGETTO
DESPUÉS DEL DESCANSO/DOPO LA PAUSA
Nel Settecento il mare diventa il nuovo oggetto del desiderio.
Comincia a prendere corpo il viaggio turistico moderno e, successivamente, alcuni governi concedono il diritto alle ferie pagate per la classe lavoratrice. In risposta a questi fenomeni si sviluppano architetture specifiche, come stabilimenti balneari e crociere, scenari chiave per il mio progetto Dopo la pausa.
Questo lavoro si articola attraverso l’evoluzione del concetto di ozio, prendendo a riferimento le organizzazioni dedicate all’addottrinamento della classe operaia delle dittature europee del Novecento. Il loro ruolo principale consisteva nel procacciare adepti ai diversi regimi totalitari attraverso attività ricreative nel tempo libero.
Questi sistemi di controllo giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo del viaggio turistico, in cui ozio e lavoro dovevano essere strettamente connessi. La prima organizzazione che servì da esempio al resto fu Opera Nazionale Dopolavoro, nell’Italia di Mussolini. Nella Germania di Hitler si esportò come Kraft durch Freude (Forza attraverso l’allegria), che con un maggior investimento arrivò a diventare il tour operator più grande degli anni Trenta. Nella Spagna di Franco, e su scala minore, si creò l’organizzazione Educación y Descanso, e nel Portogallo di Salazar si tradusse come Alegria no Trabalho. La finalità di questi sistemi dedicati allo svago e alla cultura era ottenere una maggiore produttività, oltre alla devozione del lavoratore nei confronti del regime, sotto slogan come “Ora puoi viaggiare anche tu”.
La presente ricerca si traduce in alcune opere filmiche e grafiche che, sotto forma di viaggio attraverso il tempo, ricollegano diversi avvenimenti storici che ci fanno riflettere sul modello di consumo turistico e il significato stesso del viaggio.
BIOGRAFIA
Irene de Andrés
Ibiza, 1986. Irene de Andrés si è laureata alla Scuola di Belle Arti dell’Universidad Complutense di Madrid (2009) dove ha fatto un Master in ricerca e produzione artistica (2010). È stata una delle artiste residenti della Escuela FLORA Ars+Natura di Bogotá (Programma di residenze artistiche A/CE 2016) e del programma The Harbor de Beta Local a San Juan di Puerto Rico (2017). Nel 2019 è stata residente nel programma per Artisti Visivi del Centro de Residencias Matadero Madrid.
Tra le borse di studio e premi che ha ricevuto vanno menzionati il premio Generaciones, Circuitos de Artes Plásticas, il Premio Ciutat de Palma, “Ayudas a la Creación Audiovisual DKV-Es Baluard” e “Ayudas a la Creación Audiovisual del Programa Visiona” della Diputación di Huesca. Le sue mostre personali più recenti hanno avuto luogo a Espai 13 de la Fundación Joan Miró di Barcellona, e al Museo Patio Herreriano di Valladolid. Il lavoro di Irene si è potuto vedere anche in molteplici mostre collettive in centri e istituzioni come il MuHKA (Museo di Arte Contemporanea di Anversa), a Casa Encendida a Madrid, alla Trienal de Frestas de Sorocaba (Brasile), alla galleria Copperfield di Londra o all’IFA Galerie a Berlino.