2020/2021
PROGETTO
SARCOFAGO, UN PUPAZZO, LA COPIA E ALTRI RACCONTI
Una collezione tessile e la creazione di sculture come modelli.
La proposta è riprodurle, i loro corpi e le loro parti,
in particolar modo, i loro movimenti. Stando qui, entrano attori,
ballerini e il mio movimento.
Scalarle a misura umana, e non sarà in pietra.
Stando qui, diventano molto più grandi: corpo = 2 volte corpo.
Vestire il materiale, il movimento, quella parte del corpo,
in definitiva, vestire delle sculture e
constatare, magari, la gamma cromatica persa nei secoli.
Stando qui, sarcofagi mille. Un pupazzo mi trova. Torno al documento del progetto di quell’estate, era già lì.
L’avevo intitolato Cartamodelli pietrosi per includere rigidità nei tessuti, fluidità nella durezza del materiale. Stando qui, il titolo è un altro.
Il germe è Alonso Berruguete: le espressioni, il legno, le sue vesti rigide ma
fluide, colorate!
Mi interessa il piatto che diventa volumetrico attraverso un cartamodello,
la stoffa se diventa rigida, che si colloca statica. La rappresentazione che non si muove. Stando qui, la maschera! Il velo diventa scultura. Una porta chiusa.
Non partire dal manichino, fermo e simmetrico, o dal corpo umano in sé,
ma dallo scultoreo, con proporzioni non reali, che è un movimento in un istante concreto.
Stando qui, corpo in movimento, pum!
Ma queste vesti
dovranno poter vestire un corpo umano che
si muove, balla, vuole comodità, si toglie e si mette
il suo vestito, tenuta, abito, indumento, confezione, parte di stoffa, collezione di abbigliamento, non
è chiaro.
BIOGRAFIA
Gadea Burgaz
Madrid, 1992. Dopo aver studiato Architettura e Belle Arti, lavora con diverse discipline. Dal tessile alla scultura, dalle videoriprese alla pittura, l’architettura, la costruzione, dall’urbanismo al paesaggio, il teatro, scritti, spesso il disegno, il movimento dei corpi e le immagini, il volto. Mette in relazione le cose. In questo modo si trova di fronte a temi basilari, antichi, che sono anche contemporanei. E il progetto sorge.
Laureata in Architettura nel 2017 all’Universidad Politécnica de Madrid, conclude gli studi con un master abilitante. Precedentemente, un anno nella Facoltà di Belle Arti di Madrid e un altro all’Università di Tokyo, nel laboratorio Kengo Kuma. Durante il 2019 costruisce un padiglione con un amico per il Festival Concéntrico 05 di Logroño, che viene installato con un’altra distribuzione nel Goethe-Institut di Madrid e per l’evento della Notte Bianca di Oviedo. Nel 2020 realizza la sua prima residenza artistica di sei mesi nel WIELS, Museo di Arte Contemporanea di Bruxelles.