Apuntes sobre un animal fuera del agua

 

-TXUSPO_MABI 14sept_ESEn colaboración con el Instituto San Giuseppe Calasanzio de Roma-

En el marco del proyecto del artista residente Txuspo Poyo, en concreto, aprovechando la ocasión de tener en la Real Academia de España en Roma el espectacular esqueleto de una ballena Minke (la especie de rorcual más pequeña del mundo) queremos plantear una actividad educativa con Mabi Revuelta que tendrá esta estructura:

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L’AMOUR C’EST PLUS QUE TOI – PERFORMANCE

JAVIER PIVIDAL /MANUEL RODRÍGUEZ                           

Giovedì 16 settembre 2021 / ore 19.00 -

pividal bienIngresso gratuito previa prenotazione fino ad esaurimento posti: prenotazioni@accademiaspagna.org                             

Dopo la performance si terrà un’incotro tra gli artisti moderato da Sol Costales                        

Ma, per saperlo, per sentirlo, bisogna osare, bisogna avvicinare il nostro viso alla cenere. E soffiare dolcemente perché la brace, al di sotto, ricominci a sprigionare il suo calore, il suo bagliore, il suo pericolo. Come se, dall’immagine grigia, s’elevasse una voce: “Non vedi che brucio?”
G. Didi-Huberman

Fin dalla loro origine in un luogo fuori dalla Storia, le immagini attraversano il tempo incendiando gli schermi, e da quell’anacronistico incendio sorge la cenere che ci accompagna per tutta la nostra vita, aderente al corpo, accumulata sotto le nostre palpebre. Pier Paolo Pasolini segnalò piccoli incendi – lucioles – nel buio della notte. È necessario penetrare nell’opacità del linguaggio, nell’oscurità dell’immagine, affinché il nostro sguardo saturo scopra il tremolio delle lucciole, il loro scintillio. Quale lettura possiamo trarre dalla loro vibrante coreografia?
Javier Pividal, artista visivo residente all’Academia de España en Roma nel periodo 2019/2020 propone una serie di opere scultoree e installazioni affinché il ballerino e coreografo Manuel Rodríguez le possa abitare. L’amour c’est plus que toi è un’installazione viva, un itinerario coreografico negli spazi dell’Academia de España abitati, per un giorno, da Pasolini e Laocoonte, dall’oscurità e dalle lucciole, dal rame e dalla cenere.

Qui tutta la info

Cocomerata di San Bartolomeo

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Martedì 31 agosto dalle 19.30 davanti la Basilica di San Bartolomeo presso l’Isola Tiberina.

Questa azione pubblica recupera un’antica tradizione popolare romana e oggi fa parte del progetto “URMA. SPAZIO PUBBLICO Y PAESAGGIO CONTEMPORANEO NELLA CITTÀ DI ROMA” dIe Maral Kekejian, residente presso la Real Academia de España en Roma.

Le angurie provengono dal chiosco del Cocomeraro Vito er Trasteverino aperto dal 1959.

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BACIO ALL’ARIA – MARAL KEKEJIAN

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Dal 30 agosto al 5 settembre, ore 22.00

Bacio all’aria è un gesto culturale di amore ripetuto nei confronti della città di Roma e dei suoi abitanti. Un gesto poetico di rincontro visivo ma nella distanza fisica dei corpi. Un gesto formale, una chiamata pubblica lanciata in aria per tutti da un qualsiasi punto di Roma, consapevoli che oggi l’elemento aria emette un messaggio virulento per il suo carattere propagatore.

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SHORT THEATRE

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breathe in, breathe out 

2 settembre

19:00

Reale Accademia di Spagna

«Inizia ascoltando il tuo respiro. Amplifica il suono del tuo respiro posizionando i palmi delle tue mani sopra le tue orecchie. Ascolta mentre il suono del tuo respiro si trasforma nel suono del vento» (Pauline Oliveros).

Loreto Martínez Troncoso presenta presso la Reale Accademia di Spagna, entro il festival Short Theatre 2021, breathe in, breathe out, donde lei “parla, bisbiglia, geme, contiene il respiro, sbotta, disorganizza il sistema dell’io a favore di quella polifonia ritmica che vibra in ogni voce”.

L’artista spagnola, nella sua ricerca, si è concentrata sulla ricerca dell’esistenza attraverso la voce, la presenza o la parola, parlando e non parlando, a volte permettendo a questa presenza di emergere attraverso testi, registrazioni o film. Il silenzio è rimasto anche una parte fondamentale del suo lavoro come modo per far sorgere una voce collettiva, la voce dell’altro, a volte quella del pubblico, esplorando così i limiti istituzionali, politici e sociali.

Ulteriori informazioni su https://www.shorttheatre.org/

SERATA FARMACIA

Via Crucis: una processione in musica tra le farmacie dell’Esquilino

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Venerdì 10 e sabato 11 de settembre

Ore 22.00

Fontana del Giardino di Piazza Vittorio. Piazza Vittorio Emanuele II                                                        

I giorni e, soprattutto, le notti delle nostre città sono rischiarate a intermittenza da innumerevoli insegne cruciformi. La loro frenesia elettronica le allontana, spesso, dallo spirito dei luoghi che segnalano, nei quali si entra, in silenzio e non di rado con apprensione, per chiedere aiuto e trovare un rimedio ai propri mali. E le collega a spazi che possono sembrare opposti: quelle luci indiavolate rimandano ai laser e ai faretti che ritmicamente ricamano o squarciano il buio delle discoteche. Luoghi molto distanti, indubbiamente; anche se l’esigenza di star meglio che spinge a varcare la soglia di entrambi non è poi così diversa.

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Reading Room – Installazione

Fino al 17 settembre 2021

L’installazione Reading Room è stata concepita come un dispositivo itinerante che raccoglie una selezione di pubblicazioni realizzate dagli studi emergenti che formano parte della rete di New Generations. Durante ogni Festival, New Generations lancia una call per la raccolta di libri, articoli e paper, progetti editoriali indipendenti, progetti digitali e altri formati. Tra quelli pervenuti attraverso le call, New Generations ne ha selezionati alcuni, che verranno inseriti all’interno dell’installazione.

Reading Room  si compone di sei pezzi, ognuno corrispondente ad uno dei temi proposti attraverso il Festival. L’installazione verrà inaugurata il prossimo 30 Giugno presso la Real Academia de España en Roma, attraverso la presentazione dei primi quattro pezzi, con una raccolta di libri corrispondenti ai quattro temi affrontati durante la prima e seconda edizione della manifestazione triennale. Gli ultimi due pezzi dell’installazione, verranno presentati in occasione della terza ed ultima edizione, durante il corso del Festival New Generations che si terrà durante l’estate del 2022.

@Davide Curatola Soprana

@Davide Curatola Soprana

@Davide Curatola Soprana

@Davide Curatola Soprana

FI.DANZANTI O VIVA GLI SPOSI!/

17 settembre
20.00
Piazza di San Pietro in Montorio

Dress Code: Spose e sposi

Per partecipare a FI.DANZANTI registrati qui: https://www.eventbrite.it/e/170141147753

Jorge Dutor e Guillem Mont del Palol sono due grandi artisti spagnoli protagonisti attuali della scena della Performance contemporanea. Sono inoltre una coppia da più di 14 anni. Lo scorso 10 Luglio hanno presentato nel Centro LGTBI di Barcellona la loro Performance “Gli Oggetti del Desiderio”; e quello che hanno fatto, sorprendendo e emozionando tutti i presenti, è stato sposarsi in scena accompagnati dal pubblico, essendo proprio la presenza del pubblico a dare validità al rito dell’unione. Il lavoro di questi due artisti è spesso un interessante dialogo tra realtà e finzione, che mette in discussione la rilevanza e l’attualità delle strutture culturali e sociali davanti alla realtà. La Piazza e la Chiesa San Pietro in Montorio, costruite su richiesta dei Re Cattolici (1481 – 1500), formano parte della struttura storica della Reale Accademia di Spagna a Roma. Oggi, questi spazi sono diventati uno dei luoghi preferiti dai romani per sposarsi. Io, Maral Kekejian, vivo qui come borsista (specializzata in Commissariato e Gestione Culturale) dell’Accademia da Febbraio 2021, e da quando si è concluso lo stato di allarme in Italia, tutti i giorni osservo e apprezzo un susseguirsi inarrestabile di matrimoni che accumulano sposi, amici e familiari. In quell’istante la piazza della mia casa, dell’Accademia di Spagna, si riempie di allegria e agitazione e, io stupefatta e un pochino invidiosa vedo fiori, vestiti vaporosi e pieni di brillantini, cravatte alla moda con 35°, macchine lussuose noleggiate per l’occasione, i sanpietrini inondati di riso, coriandoli, petali finti e veri, centinaia di selfie e foto irrealizzabili tra tutti gli invitati, dopo poco vanno via dalla piazza la quale rimane vuota per alcune ore fino al matrimonio successivo…

Ho invitato Jorge e Guillen che sono parte del mio progetto a Roma. Non c’è un modo migliore per dare un altro significato e uso a una piazza pubblica della città, in più essendo quella dove io vivo, che utilizzarla in in modo allargato come la usano gli stessi romani. Questa attività è un invito ai cittadini romani di celebrare la festa degli sposi a San Pietro in Montorio. In questa celebrazione che “URMA. Spazio pubblico e paesaggio contemporaneo nella città di Roma” desidera condividere pubblicamente, dall’Accademia Reale Spagnola a Roma, due storie di vita e due professioni complementari che si incontrano cercando anche di rendere nuovamente noti gli spazi significativi della città che si uniscono per creare uno spazio nuovo e vecchio, e che ha la vocazione di essere allo stesso tempo uno spazio di riflessione e allegria.

Biografia degli artisti:
Siamo Jorge Dutor e Guillem Mont de Palol, creatori scenici e performers.
Lavoriamo ai confini di diverse discipline come la danza, l’architettura, il teatro o l’opera e i loro relativi settori che influenzano la politica e il sociale. Abbiamo un impegno molto forte con un luogo che per altri è di passaggio. Essere nel limite e non al centro delle cose è una posizione ideologica. Le nostre rappresentazioni sceniche si incrociano con linguaggi e fanno crescere qualcosa di energico e empatico. Usiamo l’umorismo, l’assurdo, la ripetizione e la musica per avvicinare le arti vive a tutto il pubblico con l’intenzione che esca facendo il trenino e che dopo ripeta quello che ha visto nelle case. Stiamo insieme in questo progetto dal 2009 collaborando con teatri, centri d’arte e Festival d’Europa e Latino America.

CREACIÓN COMO TRABAJO (contra la precariedad) – Mesa de debate

Parte del proyecto Videografías. La Cultura entre las Cámaras derivado de la exposición online www.reactivandovideografias.com

22 de septiembre 2021 a las 19.00

Debate online y presencial

Presencial: Residencia de estudiantes C/ Pinar, 21 28006 Madrid.
Plazas limitadas, imprescindible reservar. Si desea reservar, pinche aquí.

Online: www.edaddeplata.org
Si desea participar en el turno de preguntas puede escribir a preguntas@residencia.csic.es 

Esta mesa pretende abordar la transformación de las condiciones de creación, trabajo y vida de quienes hoy crean a través del vídeo en contextos de indefinición creativa, donde su propia práctica es denominada de maneras distintas. Las condiciones de precariedad, pluriempleo y desdibujamiento de tu obra como trabajo, son retos que cabe reflexionar, bajo preguntas como: en la diversidad de culturas y contextos de trabajo de estos creadores ¿quiénes crean?, ¿cómo lo hacen?, ¿qué dificultades tienen? Pero, sobre todo ¿cuáles son las actuales condiciones de producción y trabajo de estos creadores? ¿Qué dificultades y contradicciones encuentran en su producción, en la consideración de su hacer como trabajo remunerado, en su difusión, en el hábitat de la red, en los circuitos artísticos …? ¿De qué manera se vinculan con su práctica como trabajo y de qué forma es percibido y apoyado por el contexto?

Coordinada por Remedios Zafra con la participación de:

PREKARIART  Prekariart es un grupo de investigación que explora la forma de entender la precariedad en la práctica artística, en sus acepciones simbólica y material, profundizando en sus modos de gestión. PREKARIART analiza los significados de la precariedad en la producción específica de colectivos o artistas que la tematizan. En la mesa participarán Kontxa Elorza e Itziar Zorita, integrantes del proyecto I+D+I Estudio multidisciplinar de la condición precaria del arte y los y las artistas contemporáneas.

MARTA AZPARREN, es artista visual y performer. Vive y trabaja en Madrid y Barcelona. Licenciada en Bellas Artes por la UCM y máster en Estudios de Cine y Audiovisual Contemporáneo en la Universidad Pompeu Fabra de Barcelona. Su obra ha sido proyectada y premiada en numerosos festivales y exposiciones internacionales. Interesada en mezclarse con otras disciplinas, colabora con artes vivas y música como performer, dibujando en vivo o como VJ. Coordina la revista de videoarte Cuadrats. Actualmente trabaja en el ensayo visual «Diario de fábrica» sobre la huella del trabajo industrial en la actividad artística, en torno a «Europa ‘51» de Roberto Rossellini y el pensamiento de Simone Weil.

JORGE LINARES,  Guatemala, 1986. Artista visual y arquitecto. Su investigación se centra en la intervención de espacios urbanos con medios y técnicas digitales. Ha participado en exposiciones en galerías, museos y centros culturales de Centroamérica, México, Colombia, Estados Unidos, España, Suiza y Holanda. En 2016 fundó la residencia artística Chichicaste, en el Lago de Atitlán, Guatemala. En 2017 con los artistas Pablo López y Víctor Flores, funda el estudio de arte, diseño y arquitectura Estudio DS3, en Guatemala.

MILENA GARCIA, Managua, 1977. Estudia el trauma, la violencia ejercida desde el poder y sus efectos en los cuerpos. Maestria en Bellas Artes con enfasis en Cine en el San Francisco Art Institute (SFAI) con Beca Fulbright. Licenciatura en Comunicacion Social en la Universidad Centroamericana (UCA). Obtuvo Mencion de Honor en la Bienal de Artes Visuales del Istmo Centroamericano (2006) y en la Bienal de Artes Visuales de Nicaragua (2005). Vive y trabaja en Managua.

Paréntesis. Relatos desde la incertidumbre

El jueves 23 de septiembre a las 7:00 p.m. se inaugura en el Centro Cultural de España en el Salvador la exposición Paréntesis. Relatos de la incertidumbre, convirtiéndonos en la primera sede de la itinerancia de esta exposición que visitará la Red de Centros Culturales de AECID. Estará abierta al público hasta el 27 de octubre. 

Este trabajo es el fruto de la convocatoria homónima lanzada en febrero de 2021. Cuenta con 51 proyectos artísticos seleccionados, provenientes de los 18 países en los que está presente la Cooperación española a través de la Red de Centros Culturales, la Academia de España en Roma y el Centro de Formación de Cartagena de Indias (Co).

La exposición muestra un amplio espectro de reflexiones personales y colectivas que relatan las plurales experiencias de la pandemia en distintos contextos geopolíticos. Estos proyectos, que nos aproximan a las incertidumbres de un tiempo presente atravesado por las crisis políticas, sociales y económicas que conlleva la excepcional situación global que estamos viviendo, abordan el complejo horizonte existencial post-COVID desde los territorios de la estética, la poesía y el discurso crítico.

En las obras podrán encontrar imágenes que registran como las personas vivieron el confinamiento en diferentes partes del mundo, la supervivencia de aquellos en contextos sociales marcados por la pobreza, la dependencia de las personas de la tercera edad, la escalada de la violencia de género y la vida laboral con la vida familiar, entre otros.

La exposición Paréntesis. Relatos desde la incertidumbre construye así un relato colectivo, una suerte de memoria de la crisis social del presente y de un contexto histórico excepcional que ha servido como detonante y catalizador para que la creación contemporánea narre las plurales maneras en que hemos gestionado, como sociedades e individuos, una situación sin precedentes a escala global.

El equipo curatorial, formado por la comisaria Suset Sánchez y las gestoras culturales Nur Banzi y Macarena Pérez, realizó esta cuidada selección de propuestas artísticas que forman parte de la exposición itinerante. Además, como parte del taller Suset Sánchez impartirá el taller Políticas de archivo y memorias en crisis y se realizarán visitas guiadas y actividades complementarias.

Los artistas y obras que participan en la exposición son: Argentina: Alejandro Percivati, Estefanía Radawski, Laura Zanotti, Carla Camoletto, Celeste Onaindi, Matías Sarlo, Pablo Brandolini, Sado Colectivx . Bolivia: Jorge Zamora, Mitologías imaginarias, Rodrigo Figueroa. Chile: Colectiva para remendar el dolor, Grace Mallea y Pilar Galilea. Colombia: Movimiento en Colectivo/ (MEC), Mario Niño Villamizar, Saúl Gómez Mantilla. Costa Rica: Diana Villalobos Fontana, Emma Segura y Graciela Fournier. Cuba: Adriana Jácome y Silvia Rosa Jácome. El Salvador: Caja Negra, El Precipicio Films y Tania Madrigal. España: Coco Guzmán, Isidro Tascón, Mercedes Jaén, PIMES, departamento de audiovisuales y Rosalía Banet. Guatemala: Toggg (Gustavo Gómez). Guinea Ecuatorial: A.M.E.A Asociación Cultural, Aquiles Mensa. Honduras: Ariel Sosa, Violeta Mora. México: Arturo López Pío y Ampersan, Colectiva Hilos, Tania Candiani. Nicaragua: Yeinner Chicas. Panamá: Ela Spalding y Laura Fong Prosper, Meera Sachani y Milko Delgado. Paraguay: Bernardo Puente Olivera, Teresita González, Sudreal Storytelling. Perú: Genietta Varsi, Paloma Álvarez y Paola Roncal. República Dominicana: Ana María López, Marie Jiménez  y Eli Mena, Miguel Oniel. Uruguay: Cecilia Bello, Elisa Michelena, Laura Bianchi y Carla Santángelo en colaboración con Cecilia Mieres, Humo Audiovisual y María Victoria Graña Laguzzi.

Esta iniciativa forma parte del proyecto Archivos de una pandemia y cuenta con el apoyo del Programa Ventana de la AECID, que busca generar conexiones y diálogos a través del arte y la cultura en el contexto de la actual crisis sanitaria.

Consulta toda la información en la web de CCESV