NATI BERMEJO, CROCI E ARANCE
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 148│MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI RESIDENTI, STAGIONE 2020/2021
Dal 7 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022
PROGETTO
CROCI E ARANCE
Quando giro per la città lo faccio in verticale. Vivo nello studio 27 nella torre dell’Accademia che si trova nella parte alta di Trastevere. I miei itinerari iniziano e finiscono salendo e scendendo pendii e scalinate, e a volte rimango sospesa in aria.
La traiettoria di una moneta lanciata in aria compie un tragitto verticale dall’alto verso il basso, un axis mundi. La croce e l’arancia potrebbero essere le due facce della moneta. Testa, il piacere di essere vivi, croce, il dolore per la fragilità dell’esistenza.
La situazione della pandemia ha rafforzato la consapevolezza di queste due realtà, che convergono in questo progetto dalle connotazioni simboliche e formali e rimandano al genere della Vanitas e al Carpe Diem. In questo momento, la sua filosofia trova una replica nelle sirene delle ambulanze, negli aperitivi con gli amici o nei festeggiamenti superficiali del carnevale.
Come nelle collezioni – gabinetto di immagini di Aby Warbourg, ho cercato affinità concettuali e formali tra le cose mettendo a confronto: le croci luminose delle farmacie con le croci delle chiese. I tendoni temporanei per fare il test del Covid, con le preghiere scritte dai fedeli nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere. I coriandoli del carnevale della Garbatella con gli atomi fluttuanti di Lucrezio. Il Tevere che scorre di Du Bellay con le stelle filanti, il nome di Keats scritto nell’acqua e i cigni di porcellana. Le ossa di capra che vendono a Porta Portese con le arance italiane, i fiori e la primavera del cesto di frutta di Caravaggio. Le aureole splendenti dei santi di Zurbarán con le nubi di tempesta e le basi dorate per le torte della pasticceria Le Levain di via Luigi Santini.
Il risultato del mio lavoro è un’installazione di disegni, collage, oggetti ed elementi a carattere scultoreo. Ho lavorato a un progetto mutevole correlato al contesto e al ritrovamento fortuito, che mira a intessere legami con il passato per comprendere il presente.
OPERE
CROCI DI FARMACIA
(4 disegni)
Materiali: grafite e guazzo su carta.
140 x 74 cm ciascuno. 2021
I disegni sono realizzati a partire da sequenze di video delle croci cinetiche delle farmacie. In essi voglio stabilire una relazione tra il significato profano della croce, che indica il luogo di un esercizio commerciale in cui si vendono prodotti curativi, e il suo significato religioso.
Questa duplicità simbolica rimanda ai momenti più critici di questa pandemia, l’antica combinazione di scienza e religione. Il vaccino è la salvezza. Le équipe mediche, angeli.
Febbraio 2021
Nella piazza di Santa Maria in Trastevere ci sono una chiesa e una farmacia. In farmacia la gente si mette in fila per fare il test del COVID. In chiesa scopro una piccola cesta in cui i fedeli lasciano scritte le proprie preghiere su foglietti piegati. In entrambi i luoghi ci sanifichiamo le mani prima di entrare.
FARMACIA RELLECATI
Disegno in grafite circondato da forme circolari e croci.
138 x 88 cm. 2021
Le forme mantengono un rapporto simbolico con l’architettura della tenda, in un’allusione ai nimbus circolari dei santi e alle offerte depositate sugli altari.
Febbraio 2021
Accanto alle farmacie hanno messo delle tende per fare test antigenici che nella notte risplendono come nel Sogno di Costantino di Piero della Francesca.
NIMBUS-COLLAGES
L’insieme Nimbus Collages prende spunto dall’associazione formale tra i tondi dorati delle basi per le torte della pasticceria Le Levain a Trastevere e le aureole dei santi dei dipinti di Zurbarán. Appaiono altri materiali come ortiche, fiori, arance e frutta, ossa, coriandoli, stelle filanti, fango, etc.
Virgilio chiama nimbus la nube splendente che avvolge le divinità, ma un nimbus può anche essere una scura nuvola di temporale. Utilizzo in questi collage i due significati contrapposti, oscuro e luminoso, come i due lati di una moneta.
Nimbus è anche il nome della principale associazione di meteorologi in Italia.
CORIANDOLI
Due disegni in grafite e guazzo su carta di 140 x 109 cm ciascuno. 2021
Nelle feste di Carnevale il suolo delle strade di Roma si riempie di coriandoli. Per la forma, la leggerezza del materiale e il fatto di fluttuare a caso, il coriandolo è imparentato con la neve, i petali di fiore e le stelle. Coriandoli. Zoom in. Il coriandolo si fabbrica ritagliando circoli in serie sulla carta. Dalle intersezioni e dagli errori di taglio si ottengono forme irregolari di croci e mezze lune. Introduco queste forme ampliate nell’installazione per formare composizioni simboliche.
VIA DEL VERANO… STRADE DI ROMA
VIA DEL VERANO│PIAZZA DEL GRILLO│VIA BON TEMPS│VIA BON COMPAGNI│VIA DEL PANE│VIA DELLA PILOTA│VIA DELLA LUCE│VICOLO DEL BUCO│VIA DELLA STELLETTA│VIA DEGLI SPECHI│VAL CRISTALINA│VAL D’ALA│VAL FIORITA│VIA DELLE GRAZZIE│VIA DELLE CARINE│VIA FRANGIPANE│TEMPIO DELLA FORTUNA VIRILE│PIAZZA DEL DRAGO│PIAZZA DEL RISORGIMENTO│VIA GAROFANO│PIAZZA DEL ORO│VIA DEL MELONE│VIA ZUCCARI│VIA DELL’ ARANCIO│VIA DEI TRE OROLOGI│VIA SAPRI│VIA DELLA PACE│VIALLE DELLE MAGNOLIE│PIAZZA DELLA LIBERTA
Via del Verano… Strade di Roma. Installazione a terra. Misure variabili 30-35 m circa. Coriandolo adesivo, PVC rimovibile dipinto. L’azione spontanea di lanciare coriandoli trasforma la città. Il coriandolo, in aria e per terra, suscita sensazioni contrastanti di allegria e nostalgia da fine della festa. L’installazione consiste in una composizione nella quale si intrecciano i nomi di 32 strade di Roma scritti per terra con i coriandoli. I nomi scelti celebrano la sorpresa, il caso e i sensi.
Maggio 2021
Percorrendo la città trovo i nomi che avevo già scelto sulla cartina. Mi risultano familiari, un déjà vu.
I nomi delle strade nel tempo perdono il loro significato e ne acquisiscono altri. Sono una nuova residente di Roma e confondo il nome di via del Grillo con un insetto, non conoscendo la famiglia dei Grillo, e commetto errori linguistici: la via della Pilotta non è la via del pilota (piloto) ma della palla (pelota). La via del Verano non è la via dell’estate, è la strada che porta al cimitero del Verano e la sensazione di allegria, paradossalmente e per caso, diventa tutto l’opposto.
BIOGRAFIA
NATIVIDAD BERMEJO
Laurea presso la Facoltà di Belle Arti, Universidad Complutense, Madrid e Dottorato in BB.AA., Universidad di Salamanca 1991. Riceve la borsa di studio CESIC. 1987-1990 e borsa di studio Beca Banesto, 1991. Attualmente concilia il proprio lavoro di creazione artistica con la docenza presso la Facoltà di BB.AA. dell’Universidad di Vigo. Il suo lavoro è stato rappresentato principalmente nella Galería EGAM a Madrid e a Estrany de la Mota a Barcellona.
Tra le ultime mostre personali si distinguono: 2008 “Big-Bang”. C.A.B. di Burgos; “Look left-look right”, Galería Estrany de la Mota. Barcellona. 2009; “La nave de los locos I”. Galería Egam, Madrid-Galería Rafael Ortiz. Siviglia. 2012. “La tormenta”, Museo del dibujo ABC. Madrid. “20Hz-20Kz”. Galería EGAM, Madrid 2013. Nati Bermejo-Ana Prada. Imago – bild. Estrany de la Mota. Barcellona 2018
Esposizioni collettive recenti: “Huésped: colección del MUSAC en el MNBA”. Buenos Aires. Museo Castagnino e Museo de Arte Contemporáneo di Rosario; APROXIMACIONES I. Arte español contemporáneo en la colección Helga de Alvear. Cáceres; “Lo parcial como significativo”. Colección CAB di Burgos; Centro de Arte Alcobendas, Madrid; “Sobre papel. On paper”, Fundación Helga de Alvear, Badajoz 2015. “Ver (re) velar … “MUSAC .2016; “Pintura en voz baja. Ecos de Giorgio Morandi… Centro José Guerrero. Granada; “El relato desprovisto…” Instituto Cervantes, Pechino e Art Pechino, 2016; “Muchos Caminos…” Real Academia de España en Roma 2017 e MUSAC, 2018; Displays of Affection I: Cartografiar la memoria, Estrany de la Mota 2017. Galería Die Ecke. Santiago del Cile. 2018.