LUZ SANTOS RODERO – Processi 150

luz santos rodero, CARTE DU CIEL. 64°55°


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 150 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2022-2023

28 giugno 2023

 

SCHEDA DATI

1. Misura

2023

Micro ricamo a punto croce eseguito a mano con filo di cotone naturale nero su tela di lino.

150 cm x 97 cm

Quest’opera indaga la codificazione del linguaggio utilizzato nella costruzione del telaio a basso liccio e il suo legame grafico con il codice informatico.
L’elaborazione della tessitura a basso ordito richiede alcune fasi, precedenti alla tessitura dell’ordito, in cui vengono analizzati, strutturati e disegnati lo schema combinatorio e l’intreccio delle fibre che guideranno la creazione del tessuto finale sul telaio. Questo schema si ritrova alle origini dei modelli informatici di schede perforate, pionieri nell’invenzione dei nostri attuali computer.
L’opera è composta da un insieme di grafiche ricamate, meta-scritture a cascata, che rappresentano schemi codificati a basso liccio, in cui sono incorporati schemi di codice binario estratti da immagini stellari.

 

2. Oppure

2023

Cucito in ordito/tessuto con filo di cotone mercerizzato su foglia di magnolia essiccata.

20 cm x 8 cm x 5 cm

Appunti su tensioni e trame. Studio che mostra la pratica tessile attraverso micro-orditi tridimensionali e come questi vengono applicati nello sviluppo di strutture geometriche iperboliche.

L’universo in espansione è descritto dalla geometria iperbolica. Questo esercizio di concettualizzazione su una superficie naturale “minima” indaga le possibilità di giocare con le strutture della geometria “hypar” (paraboloide iperbolico). Un’analisi poetica del dialogo che si genera in una semplice composizione geometrica attraverso la tensione esercitata dalla torsione e dalla leggerezza della sua configurazione nello spazio tridimensionale del tessuto vegetale.

 

3. Niente di più

Campione di prova di tessitura continua, realizzata a mano con materiali naturali su telaio precomputazionale TC2.

110 cm x 70 cm

Elaborato dal basso verso l’alto, è suddiviso in tre aree di codificazione simbolica:

  • Studio dei materiali (cotone, seta, lino e filo di rame), dei legamenti e delle trame.
  • Dettaglio degli spettri stellari tessuti mediante l’applicazione di una selezione di legamenti in codice alfanumerico.
  • Fasi / dissoluzione dell’eclissi solare tessuta attraverso l’applicazione di legamenti e l’inserimento di fibra di rame in aree specifiche.

La trama, costituita da un doppio tessuto composto da strati separati dall’intreccio di due orditi e due trame, ne consente la lettura su entrambi i lati.

4. Trattini semicerchi quadrati

2023

Ricami a mano con filo di cotone naturale su tessuto batista antico.

95 cm x 185 cm

Alfabeto astronomico ricamato ispirato alla grafica dei libri di testo dell’inizio del secolo scorso. L’origine astronomica dell’alfabeto.

La precisione dei calcoli necessari per rilevare i dati delle osservazioni effettuate dalle donne “calcolatrici” nel campo dell’astronomia, trova il suo parallelo nella necessità di contare attraverso la scrittura ad ago.
C’è qualcosa di interessante nella fusione delle scale più grandiose e più intime dell’esistenza, quella astronomica e quella profondamente umana del cucito: forse perché i tratti creati dai punti dell’ago lasciano una traccia testuale che trascrive e codifica la conoscenza universale. La creazione di questo alfabeto si concentra su questa strana e curiosa intersezione tra ricamo e astronomia.

 

5. Specola

‘Ross 7 – Orionis’ Stampa di un’immagine scannerizzata (positivo/negativo) di una lastra fotografica del progetto astronomico internazionale “Carte du Ciel” (Archivio della Specola Vaticana) + Targhette perforate in cartone di vecchi telai jacquard.

49 cm x 49 cm

Vediamo stelle dove ci sono solo sfere, cerchi o punti. Nell’astrofotografia il punto stellare è il tempo incapsulato come spazio di determinazione simbolica, una costellazione che delimita una lettura dell’universo. Perché le stelle che vediamo potrebbero non esistere già più.
Le schede perforate sono lastre di cartone che contengono informazioni sotto forma di perforazioni secondo un codice binario. Ogni scheda corrisponde a una linea di scrittura in trama rappresentata dalla presenza o dall’assenza (positivo/negativo) di fori (cerchi/punti) in posizioni predeterminate.

 

CARTE DU CIEL. 64°55°, IL PROGETTO

Carte du Ciel. 64°55° è una ricerca che si addentra negli archivi astronomici, partendo dal materiale fotografico storico di un progetto internazionale dei primi del Novecento, che cercava di mappare e identificare le coordinate astronomiche di milioni di stelle nella volta celeste.

Al progetto aderirono osservatori di tutto il mondo, a ciascuno dei quali fu assegnato un lembo di cielo. La Specola Vaticana avrebbe contato le stelle situate tra i paralleli 64° e 55° nel firmamento della città di Roma. Questo compito sarebbe durato diversi decenni e sarebbe stato portato avanti dal lavoro paziente e meticoloso di quattro monache “calcolatrici” iniziate all’astronomia.

Partendo da questo approccio e incorporando altri riferimenti documentari sul lavoro delle donne astronome di secoli ancora precedenti, la ricerca si addentra nella creazione di una storia virtuale legata alle coordinate tecnologiche del IIIF (Quadro internazionale di interoperabilità delle immagini nelle Gallerie, Biblioteche, Archivi e Musei); e alla sua successiva decodifica visiva attraverso la creazione di strati di scrittura elaborati come tessuti testuali.

Attraverso questo lavoro esploro lo sviluppo poetico e concettuale dei legami tra testo e tessuto come spazio di determinazione simbolica, una costellazione che delimita una lettura e un’interpretazione dell’universo.

 

SU luz santos rodero

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Laureata in Filosofia e Storia dell’Arte, è tecnica superiore in Arte Tessile, con specializzazione in Biblioteconomia e Documentazione. Lavora a progetti che collegano arte, testo e processi di scrittura tessile.

Ha collaborato con istituzioni come Patrimonio Nacional, Subdirección General de Promoción del Libro e Secretaría de Promoción de Bellas Artes (Ministero della Cultura), MUSAC (Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León), INTEF (Ministero dell’Educazione) o INJUVE; ha svolto soggiorni di ricerca in spazi come Matadero Madrid, Medialab Prado, Inéditos – La Casa Encendida o Fundación Cerezales Antonino y Cinia, promuovendo progetti basati sulla creazione e la produzione culturale in Spagna, Argentina, Brasile e Messico.

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