LOCOMOCIÓN. Templar el Templete

DANZA | 27.04.2023

Israel Galván, Premio Nazionale di Danza di Spagna nel 2005, offrirà il suo personale omaggio all’Academia attorno al Tempietto del Bramante. Percussioni, zapateo e voci in dialogo con un’architettura emblematica e patrimonio dell’umanità. Un interprete unico, in uno spazio unico, in una serata che sarà altrettanto unica.

PRIMO INGRESSO: 17:00 | SECONDO INGRESSO: 19:00

Sarà garantito l’accesso ai visitatori con prenotazione fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo e fino al raggiungimento della capienza massima.

CAPACITÀ MASSIMA RAGGIUNTA


José Bergamín nel suo Obra Taurina parla diffusamente di temple(termine intraducibile che esprime laccordo dei movimenti di torero e toro nella corrida), temperare, accordare, tempo, ritmo e matematica nell’arte della tauromachia.

Quando per la prima volta mi sono seduto davanti al Tempietto del Bramante, per immaginare questo progetto, mi sono chiesto se lanimale fosse il tempietto o se lo fossi io.

Ovviamente non stavo pensando a una performance sulla tauromachia, ma mi sono venuti in mente questi termini:temple, tempo, temperare, nel mio gioco performativo con l’immobilità dell’architettura. L’azione del temperare consiste nellaccordare ritmicamente la velocità di movimento che il torero imprime al drappo con la velocità della carica del toro. Belmonte diceva che il toro deve entrare nella muleta come un uragano e uscirne come una brezza, cosa meteorologicamente applicabile al movimento della muleta e al lancio della cappa.

La mia idea è stata quindi di cominciare a lavorare dall’interno dell’architettura e darle un suono: come suona il tempietto? come parla? come danza? per amplificare le sensazioni di quello che c’è dentro. E concentrandomi sul concetto di temperare, danzare varie versioni di questa parola, di questo modo di essere. 

Prima di danzare, mi sfrego sempre le mani come se avessi della terra sulle mani. È il mio modo di temperare, di sintonizzarmi, di cercare il ritmo. Prima di iniziare a danzare e prima di fare un passo scuoto i piedi – perché landare è già danzare. 

Mi accompagnano il suono delle percussioni, dei fiati, del mio zapateo e voci di bimbi. E sedici piccoli ‘tablao.


 

ISRAELGALVAN-InesVM-2

Nato a Siviglia, figlio dei  danzatori di flamenco José Galván e Eugenia de los Reyes, Israel Galván fin dalla sua prima creazione ¡Mira! / Los zapatos Rojos (1998), si apre a un nuovo spirito del flamenco, discostandosi dalla tradizione. Ogni sua creazione si rivela una pietra miliare nella sua ricerca di una danza che cerca di affrancarsi da caratteristiche ereditate da un flamenco cristallizzato e si concentra sugli aspetti vivi della danza. Tra i suoi spettacoli più recenti, La Edad de oro (2005),FLA.CO.MEN (2013), Torobaka, con Akram Khan (2015), La Fiesta (2017), El Amor Brujo con musiche di Manuel de Falla(2019), La Consagración de la Primavera con musiche diStravinsky (2019), Mellizo Doble (2020), il cortometraggioMaestro de Barra (2021) e il suo ultimo spettacolo, Seises(2022).

Ha ricevuto premi prestigiosi come il Premio Nacional de Danza (Spagna), il New York Bessie Performance Award, il National Dance Award for Exceptional Artistry (UK). Nel 2016 è statonominato Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia.

A Galván è dedicato un ritratto nella docuserie sulla danza, Move, prodotta da Netflix.

È artista associato del Théâtre de la Ville di Parigi.

© Ines Vansteenkiste-Muylle, 2022