JUAN LUIS MORAZA, INSTANTS SHARES
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
INSTANTS SHARES
Libro d’artista con tre stampe originali relative a tre emissione di tempo: chronon, anthropon e aeternon.
Autore: Juan Luis Moraza
Tecnica: fotoincisione, intervento e manipolazione
Donazione dell’artista (2 marzo 2022)
La dedizione dell’artista è allo stesso tempo l’epitome del lavoro e la sua dissoluzione nel momento pieno della creazione. L’operosità naturale della vita si intensifica dove supera la necessità nel desiderio. Ma la produttività toglie l’eccellenza del lavoro. Negli ultimi anni ho fatto diverse esposizioni sulla nozione di “lavoro assoluto”, osservando come tutta la nostra esistenza nelle società contemporanee si sia trasformata in produttività: lavoriamo le nostre emozioni, lavoriamo il nostro corpo, le nostre relazioni, le nostre forme di riposo, lavoriamo la nostra immagine e il nostro futuro. Stiamo ammettendo una progressiva estensione del tempo e dello spazio di lavoro, delocalizzato e senza orari; il tempo del processo è sostituito dall’istantaneità del risultato o dal ritardo strategico del progetto; e abbiamo imparato a trasformare il nostro tempo libero in un sacrificio senza remunerazione: se non contribuisce all’aumento della ricchezza, vivere viene considerato una forma di pigrizia.
A queste indagini sull’esperienza del lavoro appartiene l’edizione della PRIMA SERIE di banconote della BANCA INTERNAZIONALE DEL TEMPO DI LAVORO, presentata lo scorso gennaio 2020 nella mostra “tripalium” alla Galleria Espacio Mínimo di Madrid. In essi, è stata provata una riflessione sulla capitalizzazione e la simbolizzazione del tempo. In più di venti lingue, banconote con diversi valori temporali, da 0,0001 secondi a 500.000 ore… mostravano iconografie complesse e piccoli inganni allegorici, secondo il tipo di strategie simboliche tipiche della grafica utilizzata dagli Stati da quando assunsero il monopolio dell’editoria monetaria: in ognuna di esse, la scelta di ogni dettaglio (lingua, valore, firme, tipografia, icone, ornamenti) configurava una narrazione specifica.
INSTANTS SHARES, il titolo comune delle 3 opere create in questa occasione per The Print Subscribers Club, si presenta come un nuovo saggio sull’esperienza e il significato del tempo, e sul modo frattale in cui il tutto è incluso in ogni parte. Pubblicare lavori grafici significa sempre condividere, essere parte di qualcosa. E ho pensato che questo progetto fosse un’opportunità per intensificare quell’esperienza di reciprocità e collaborazione. È in questo senso che l’edizione di AZIONI DI ISTANZE si offre come simbolo: nella sua origine greca alludeva al frammento di un recipiente che, dopo una cena tra amici, veniva rotto affinché ognuno di loro potesse conservare lo σύμβολον – emblema, insegna e contratto – dell’amicizia. Per il resto, ciò che si condivide, ciò che si offre e ciò che si riceve, ciò che si contesta e ciò che si sottrae, ciò che si trova, ciò che si ha e ciò che si perde, è sempre il tempo, attorno al quale si concentrano le associazioni e i conflitti umani: perché la vita consiste nell’intensità e nella qualità dell’esperienza del tempo.
Ogni titolo di ciascuna delle tre trasmissioni di istanti implica quindi la condivisione di un tempo reale, immaginario e simbolico. Le tre trasmissioni compongono una sorta di trilogia: (I) la fugacità dell’istante, che sfugge alla coscienza ed è evocata nelle esperienze transtemporali dell’estasi corporea, emotiva o intellettuale; (II) il corso della vita, e il suo limite irrevocabile; (III) l’ampiezza incommensurabile, il punto di fuga di tutti i calcoli e idealizzazioni sull’infinito.
BIOGRAFiA DEL ARTISTA
JUAN LUIS MORAZA
Borsista RAER 1991-1992
1960 (Vitoria, Spagna)
Vive e lavora a Madrid.
Juan Luis Moraza espone dal 1980 e occupa un posto rilevante tra gli artisti spagnoli, con opere in importanti musei e collezioni nazionali e internazionali. Ha rappresentato la Spagna all’Expo92 di Siviglia, alla Biennale di San Paolo nel 1994, alla Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana nel 1995 e ha presentato il suo lavoro alla Biennale di Venezia nel 2001. Le sue ultime mostre personali includono “tripalium” (Espacio Mínimo. Madrid, 2020), “de oficio” (Estrany-de la Mota. Barcellona, 2017), “trabajo absoluto” (MAC. Coruña. 2016), “república” (Reina Sofía. Madrid, 2014); “IMPLEJIDADES” (Montehermoso. Vitoria, 2009), S¡ (Elba Benítez. Madrid, 2004); “Interpasividad” (K.M. San Sebastián, 1999)… I suoi lavori come saggista includono “Estética del límite. Marcos y pedestales como dispositivos de discontinuidad”, “Corduras” (2008), “Ornamento y Ley” o “MA(non é)DONNA. Imágenes de creación, procreación y anticoncepción”, insieme a numerosi saggi in libri collaborativi, riviste specializzate e cataloghi. Ha curato mostre come “Incógnitas: cartografías del arte contemporáneo en Euskadi” (Guggenheim Bilbao, 2007), “El retorno de lo imaginario. Realismos entre XIX y XXI” (Museo Reina. Madrid, 2010), e “Tesoro público. Economías de realidad” (ARTIUM. Vitoria, 2012).