GRAN HOTEL NAZARENO
PRESENTAZIONE DEL LIBRO E DEL FILM | 18.05.2023 19.00
Nel 1630 Giuseppe Calasanzio fondò il collegio Nazareno nel cuore di Roma, la prima scuola pubblica e gratuita d’Europa. Per quasi 400 anni questo collegio è stato un punto di riferimento nella società romana fino al 2014, quando l’immobile è stato venduto a una lobby alberghiera per trasformarlo in un hotel di lusso. Le sue collezioni d’arte, così come la biblioteca e il gabinetto di scienze naturali, sono state depositate in altri siti piaristi a Roma e all’estero.
La pubblicazione e il film condividono lo stesso titolo, “Grand Hotel Nazareno”, ed entrambi ci hanno permesso di avvicinarci a un ritratto e a una riflessione su ciò che è stato il collegio Nazareno e sulle sue pratiche educative in un ambiente ostile, dalla metà del XVII secolo fino ai giorni nostri. Il libro intreccia la storia del collegio con uno sguardo contemporaneo ai suoi spostamenti e alle rimozioni delle collezioni di fronte alla perdita del patrimonio immobiliare e all’oblio del suo gabinetto. La proposta cinematografica recupera questo gabinetto e soprattutto il corpo osseo di una balena catturata nel 1843 in Groenlandia. Il film documenta il trasferimento in furgone dello scheletro fino all’Academia de España en Roma, passando per quei luoghi emblematici di Roma che hanno subìto lo stesso svuotamento architettonico del collegio. Il trasferimento e la ricostruzione del corpo osseo della balena nella Sala dei Ritratti dell’Accademia sono passati attraverso le mani di una grande catena umana fino al suo assemblaggio finale. La riattivazione del gabinetto attraverso lo scheletro della balena è stata effettuata da un gruppo di ricercatori e professori di Napoli e Roma di fronte agli studenti del Liceo nel mese di settembre. Lo scheletro della balena è rimasto in Accademia per un mese e mezzo prima di essere riportato con delle casse all’Istituto Calasanzio, nella periferia di Roma.
Txuspo Poyo
I progetti di Txuspo Poyo sono stati esposti individualmente presso la Sala Montcada della Fondazione La Caixa di Barcellona, il Museo Artium di Vitoria, La Panera di Lleida, il Museo Arte y Diseño della Costa Rica e la Fondazione BBVA di Madrid. In mostre collettive presso il Museo CAAC di Siviglia, il Marco di Vigo, il CentroCentro di Madrid, il Museo di Belle Arti e il Guggenheim di Bilbao e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, tra gli altri.
I film sono stati proiettati al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian, allo Zinebi di Bilbao, all’Auditorium del Louvre di Parigi e alla Galleria Nazionale di Roma.
Ettore M. Siniscalchi
Da trenta anni alterna il lavoro di giornalista per testate nazionali e internazionali, come free lance o con contratti professionistici, a quello di ufficio stampa e comunicazione per privati e istituzioni.
Segue la politica e gli avvenimenti internazionali, con particolare attenzione alla Spagna e al sud America.
Ha lavorato per istituzioni italiane e straniere nel campo della comunicazione e dell’organizzazione di iniziative e eventi.
Come Cose Iberiche — Dopo la Spagna delle autonomie, cosa? Politica, questione territoriale, economia e cultura nella Spagna del XXI secolo” — è presente sulle principali piattaforme social (Twitter, Facebook, Medium).
Ha organizzato eventi culturali, convegni, iniziative d’arte e concerti, per committenti pubblici e privati. Ha lavorato a documentari, cortometraggi e spettacoli teatrali come autore, regista e interprete.
Negli ultimi anni ha collaborato a vario titolo con testate italiane e estere (Atlante Treccani, Europa quotidiano, Rainews 24, SkyTv, Telemontecarlo, Diario, l’Unità, Popolare Network, Articolo 21, Rtvv – Radio televisió Valenciana, Radio Svizzera Italiana, CTXT.ES, Rne – Radio Nacional de España, Cadena Ser, Radio Capodistria) con articoli e servizi o interventi in studio o in collegamento come esperto di questioni spagnole. In particolare collabora col progetto giornalistico ytali.com, rivista on-line internazionale con sede a Venezia, diretta da Guido Moltedo
È autore del libro Zapatero. Un socialismo gentile, manifestolibri 2007, prefazione di Walter Veltroni.