GeKiPe | Masterclass – Workshop

PhS1

 

GeKiPe – interfaccia gestuale interattiva per la performance audiovisiva.

Masterclass a cura di José Miguel Fernandez, Alexander Vert e Philippe Spiesser

L’ Ensemble Flashback – Musiques d’aujourd’hui & nouvelles technologies presenta GeKiPe, interfaccia gestuale per l’espressione musicale, che combina immagini e suoni, generati e controllati in tempo reale da un performer. GeKiPe viene sviluppata come parte di un progetto artistico, per il controllo di strumenti virtuali attraverso la gestualità specifica degli interpreti, dei percussionisti in particolare. L’interfaccia è stata utilizzata per la realizzazione della performance (Sculpt), nella quale i gesti e i movimenti dei musicisti vengono ripresi in modi diversi (telecamere a infrarossi della Kinect e sensori di movimento sui guanti del controller). L’uso di GeKiPe per il controllo del suono e dell’immagine permette di combinare movimenti del corpo, gesti musicali ed espressioni audiovisive per creare performance stimolanti ed interattive.

Durante la masterclass, i curatori Vert, Fernandez e Spiesser condivideranno le loro esperienze in materia di scrittura gestuale per questo dispositivo per l’esecuzione audio-visiva in tempo reale, nonché il rapporto tra performer, gesto, suono e immagine.
Illustreranno i ruoli di ciascuno di loro nelle varie tappe che conducono all’opera finale, dall’ideazione fino alla presentazione scenica delle opere e illustreranno il loro rapporto con le nuove tecnologie (interazione gestuale con diversi dispositivi: telecamera, sensori a infrarossi, accelerometri..).

ALEXANDER VERT
Compositore da più di 20 anni è anche direttore dell’ Ensemble Flashback, ensemble dedicato alla musica contemporanea e alle nuove tecnologie, che ha fondato nel 2012. Il suo linguaggio musicale si nutre sia di musica tradizionale, ascoltata e registrata durante i suoi numerosi viaggi (India, Australia, Giappone, America del sud…) che della musica Pop da cui ha iniziato e della musica contemporanea occidentale. Il suo repertorio, ad oggi, comprende più di 60 opere (brani misti, elettroacustici e strumentali, multimediali) ed è diffuso a livello internazionale (Cina, Spagna, Inghilterra, Svizzera, Germania, Giappone..). Dal 2015, è co-responsabile del progetto di ricerca “GeKiPe” (Gesto, Kinect e Percussioni) dell’Ensemble Flashback, condotto in partnership con la HEM – Haute Ecole de Musique di Ginevra (CH) e L’IRCAM (F). Ha composto diversi brani per GeKiPe, sviluppa iniziative culturali all’interno di conservatori, scuole e università sull’interattività. Dal 2015 è docente di Création sonore et Musiques d’aujourd’hui al CRR – Conservatorio Regionale di Perpignan.

JOSÉ-MIGUEL FERNANDEZ
Compositore cileno, ha studiato Musica e Composizione all’università del Cile e al Laboratorio di Ricerca e Produzione Musicale (LIPM) di Buenos Aires, Argentina. Poi ha seguito i corsi di Composizione al CNSMD di Lione e ha partecipato al corso annuale di Composizione dell’IRCAM. Ha composto opere strumentali, elettroacustiche e miste, eseguite in prima assoluta in America, Europa, Asia e Oceania e ha realizzato concerti di musica mista ed elettroacustica presso numerosi festival. Nel 2014, è stato compositore in residenza all’IRCAM ove ha approfondito l’interazione nella musica mista. Sta preparando un dottorato in musica: Ricerca nella Composizione (UPMC, Università Sorbona e L’IRCAM). Nel frattempo lavora su diversi progetti pedagogici e di composizione che utilizzano l’Informatica Musicale.

PHILIPPE SPIESSER
Percussionista che coniuga esperienze inedite e incontri con creatori di tutti i generi. Si arricchisce a contatto con altri mondi come la danza, il teatro, i video, l’elettronica e incentiva la scrittura di nuovi pezzi per percussione. Concertista appassionato, si esibisce in tutto il mondo come solista e in formazioni da camera. E’ regolarmente invitato in numerosi festival internazionali. E’ professore e responsabile della classe di Percussione alla HEM – Haute Ecole de Musique di Ginevra (CH) dal 2009, e docente al CRR – Conservatorio Regionale di Perpignan dal 1995. Desideroso di trasmettere la sua passione, tiene spesso masterclass e conferenze nelle università di tutto il mondo. Da qualche anno si dedica anche alla ricerca musicale e alle nuove tecnologie (Progetti “Feed Drum”, “SkinAct” in collaborazione con il CRM – Centro Ricerche Musicali) e recentemente al progetto “GeKiPe” sostenuto dalla HEM di Ginevra e in partnership con l’IRCAM centro Pompidou a Parigi e l’Ensemble Flashback.

Evento realizzato in collaborazione con l’Istituto Svizzero di Roma.

Info: www.crm-music.it | www.artescienza.info
Prenotazioni: 06 45563594 | info@crm-music.it

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Il Festival ArteScienza 2019 è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Cultura Roma – e realizzata in collaborazione con SIAE.

PROCESSI 146

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Processi 146

Mostra finale degli artisti e ricercatori residenti

Real Academia de España en Roma
(Piazza S. Pietro in Montorio, 3)

Inaugurazione – Giovedì 20 giugno 2019 dalle 20.00 alle 22:00
(apertura al pubblico: 21 giugno-settembre 2019)

La mostra presenta i progetti e i lavori realizzati dagli artisti e ricercatori durante la loro residenza presso l’Academia de España nell’anno 2018/2019.I residenti, 23 in tutto, tra spagnoli e latinoamericani, sono i vincitori dell’annuale concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, e sono stati chiamati a realizzare un progetto dedicato all’Italia e in particolare alla città che li ospita. Roma, dunque, è al centro della loro ricerca, che va dalla fotografia al cinema, dall’architettura al teatro, dalla letteratura al design, dall’arte visuale alle performance, dalla storia dell’arte e il restauro alle tecnologie multimediali, mettendo in mostra tutta la loro creatività.Sono già 966 i borsisti che sono stati ospitati alla Real Academia dall’anno della sua fondazione avvenuta nel 1873, un lungo percorso che ha visto l’Academia diventare una delle residenze più importanti di Spagna, sviluppando un ruolo fondamentale nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e ibero americani.

La mostra rappresenta anche l’opportunità di visitare un complesso monumentale solitamente chiuso al pubblico, con i suoi grandi tesori nascosti, come il chiostro, i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.

Orari di apertura:

Dal martedì alla domenica
dalle ore 10.00 alle ore 18.00
lunedì chiuso

Infoline: +39 06 5812806 – info@accademiaspagna.org

COLOQUIO: Política de la memoria desde los años ochenta a la actualidad en Argentina. Experiencias entre arte y militancia

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GAC-GRUPO DE ARTE CALLEJERO
Miércoles 15 de Mayo – 19:00h

El GAC-GRUPO DE ARTE CALLEJERO se formó en 1997 en la ciudad de Buenos Aires, siendo uno de los colectivos más importantes que se puedan tomar en consideración a la hora de elaborar el mapa de relaciones entre arte, política, activismo y comunicación que se configura en el actual ciclo histórico de protesta. Surgió de la necesidad de crear un espacio donde lo artístico y lo político formasen parte de un mismo mecanismo de producción, y es por eso que su trabajo ha desdibujado desde el comienzo los límites establecidos entre los conceptos de militancia y arte.
Se podría decir que el GAC ha operado siempre contra un doble “sentido común”. Por un lado, contra el sentido común de la institución artística. Así, el GAC ha intervenido fundamentalmente en el espacio público urbano y en el campo de los movimientos sociales haciendo uso de herramientas experimentales heredadas de la tradición de las vanguardias históricas. Por otro lado, habiendo formado parte de la agrupación HIJOS (Hijos e Hijas por la Identidad y la Justicia, contra el Olvido y el Silencio) y cooperado con otros movimientos sociales argentinos, el GAC ha contribuido a remodelar las formas de expresividad y a innovar en la dimensión comunicativa de los movimientos surgidos desde el interior y contra las políticas neoliberales que dominaron las décadas de 1980-1990. Su trabajo de producción de señales urbanas, de representación cartográfica y de “contradiseño”, concebido siempre como una “práctica colaborativa” con agentes sociales, constituyó un elemento esencial en la renovación generacional que experimentó en la Argentina —durante la segunda mitad de la década de 1990— el movimiento por los Derechos Humanos que ha sostenido históricamente el reclamo de memoria y justicia frente a los crímenes perpetrados por la última dictatura militar de ese país.
GAC-GRUPO DE ARTE CALLEJERO es uno de los seis artistas y colectivos participantes en la exposición “Artivism: The Atrocity Prevention Pavilion (Artivism: Il Padiglione per la Prevenzione delle Atrocità)” que acogerá el Palazzo Dandolo de Venezia hasta el próximo 24 de noviembre, organizada por el Auschwitz Institute for Peace and Reconciliation.
PIAZZA

Conferenza di Josep Massot. La ribellione di un bambino di 5000 anni: Joan Miró

Joseph Massot (Palma, 1956) lavorò come giornalista culturale per La Vanguardia dal 1987 al 2018. Nel campo delle arti plastiche pubblicò la corrispondenza inedita Dalì-Miró e numerosi testi su Tàpies e Miró. Scrisse la prima biografia esaustiva di Joan Miró, ossia “Miró: il bambino che parlava con gli alberi” (Galaxia Gutenberg, 2018, 840 pagine) e i diari di Jules Renard ( Random House Mondadori). Attualmente è collaboratore abituale del País.

 La ribellione di un bambino di 5000 anni

Dei tre grandi artisti del ventesimo secolo nati in Spagna Miró è il grande sconosciuto. Gli altri due avevano biografie esaustive (John Ricgardson y Ian Gibson). Tuttavia Miró era rimasto nell’ombra dopo la sua opera che non sempre veniva compresa totalmente. Nella biografia che ho appena pubblicato infine riempio questa clamorosa laguna.

Miró non è stato l’eterno fanciullo, l’uomo ingenuo rintanato nel suo ufficio, né l’uomo per metà monaco, per metà contadino che si isolava nei suoi lunghi silenzi e parlava solo mediante monosillabi accompagnati da gesti ed onomatopee. La vita di Miró è un grande esempio del superamento dei suoi limiti, un ribelle perpetuo che, un giorno della sua infanzia attraverso la maschera di un borghese elegante, si è proposto di essere al comando del mondo artistico ed innalzare la sua mano verso il cielo per raggiungere le stelle.

Dipingeva come un bambino di 5.000 anni fa per restituire all’umanità l’innocenza persa durante i periodi di barbarie e mercantilismo. L’amore per la natura, gli uomini e le donne di tutte le razze e classi sociali ha guidato Miró il quale ha lasciato in eredità la vibrazione di libertà che esprimono le sue opere caratterizzate da una vivacità a volte poetica e in altri casi selvaggia come cura alle tirannie con lo scopo di accendere la fiamma interiore di generazioni future.

OPEN STUDIOS 2019

I nuovi progetti della promozione 2018/2019 degli artisti e ricercatori residenti alla Real Academia de España en Roma saranno presentati alla stampa, al pubblico e agli operatori del settore culturale giovedì 21 marzo 2019.

Gli Open Studios, che da anni offrono la migliore creatività dei vincitori del Bando di Concorso del Ministero degli Affari Esteri spagnolo su progetti in sinergia con il panorama artistico e culturale italiano – romano in particolare – saranno ancora una volta l’occasione per incontrare ed esplorare da vicino, proprio all’interno degli atelier dei residenti, le singole realtà e le espressioni dei linguaggi prescelti che vanno dall’arte figurativa alla performance, dalla storia dell’arte alle tecnologie multimediali.

Ê l’occasione dunque per conoscere i 23 progetti “in fieri” che saranno successivamente presentati nella versione finale, come di consueto, il prossimo 20 giugno in una serata ad hoc organizzata negli stessi spazi.

L’Accademia, istituzione dipendente dalla Embajada de España en Italia – Ambasciata di Spagna in Italia , che festeggia quest’anno il suo 146º anniversario, a partire dalla sua fondazione nel 1873 svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli, italiani e iberoamericani. Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica di riferimento per stimolare le promesse e i talenti affermati, ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.

Amondarain, Jose Ramón – Pittura

Ardanaz, Taxio – Pittura

Barrio Diez, Itziar – Videoarte

Bragado Fernández, Igor- Architettura

Canepa Olaechea, Andrea – Scultura

Combarro García, Nicolás – Fotografia

Díaz Ramos, Isolina – Restauro

Dopazo Ruibal, Lara – Letteratura

Fernández Palomar, Silvia – Design

Ferrer Forés, Angeles – Musica

Fidalgo Lareo, Pablo – Teatro

González Romero, Pedro – Nuove Tecnologie

Huertas, Begoña – Letteratura

Huete Iglesias, Julia – Fumetto

Moraleda Gamero, María – Restauro

Portillo, George – Letteratura

Ramos-Yzquierdo, Marta – Curatoria

Sadaba Muguia, Estíbaliz – Videoarte

Sánchez-Cabezudo, Fernando – Teatro

Santomé Rodríguez, Borja – Cinema

Talens Pardo, Anna – Scultura

Villafranca, Maria del Mar – Storia dell’Arte

Vizcaíno, Antonio – Archeologia

Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee (XX-XXI secoli) – 8 marzo

In occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, la Real Academia de España organizza una Giornata di studi in collaborazione con i Dipartimenti di Storia dell’Arte della UMA Universidad de Málaga e il Dipartimento di Storia dell’Arte “La Sapienza” . Chiuderà l’evento l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis. Essendo l’8 Marzo una giornata di riflessione su tematiche di genere e sul ruolo delle donne in diversi ambiti, e costituendo l’uguaglianza di genere una delle priorità dell’Agenda per lo Sviluppo 2030 della Cooperazione Spagnola nonché delle politiche della UE, il seminario studierà l’influenza delle questioni di genere e della soggettività sia sui processi creativi che sull’interpretazione che di essi fanno la critica e la storiografia seguendo meccanismi archetipici che fanno parte dell’inconscio collettivo. L’incontro sarà coordinato dalle professoresse Maite Méndez Baiges (Universidad de Málaga e residente RAER 1992-1993) e Carla Subrizi (la Sapienza Università di Roma). Si inserisce, inoltre, nella cornice delle attività del Congreso internacional Géneros y subjetividades en las prácticas artísticas contemporáneas – siglos XX y XXI – che si terrà a Málaga dal 28 al 30 marzo 2019, e che verrà presentato ufficialmente il giorno 8 presso l’Academia.

La Giornata si articola in due momenti ben distinti: Dalle 9.30 alle 14.30 si svolgerà il seminario di lavoro sul tema Generi e soggettività nelle pratiche artistiche contemporanee – XX e XXI secolo –. I gruppi di ricerca di entrambi i Dipartimenti – Málaga e Roma – condivideranno approcci, metodologie, dubbi, etc., per arricchire il lavoro individuale e collettivo e identificare punti, problemi e possibili soluzioni in comune. Il frutto di queste discussioni, che verrà raccolto in un documento congiunto, servirà anche da lavoro preparatorio al Congresso internazionale di Málaga.

Dalle 17 ore verrà presentato il Congreso internacional di Málaga, che affronterà la presenza della soggettività – e delle forme poliedriche che adotta – nella produzione artistica contemporanea e nel mosaico di interpretazioni che riceve da parte della critica e della storiografia. Dalla prospettiva metodologica e l’approccio multidisciplinare forniti dagli studi di genere, si analizzerà criticamente come agisce la soggettività in determinati campi della creazione e della sua interpretazione (http://arteygenero.com/). Dopo questa breve presentazione, la professoressa Carla Subrizi esporra le rispettive conferenze, seguite da un dibattito. La sessione verrà moderata dalla professoressa Maite Méndez Baiges.

PROGRAMMA Venerdì 8 Marzo 2019

9.30-16.30       Seminario di lavoro (aperto a ricercatori, su invito)

9.30-10.00       Saluti istituzionali Introduzione: Maite Méndez Baiges e Carla Subrizi

10.00-11.30     Interventi del gruppo di ricerca dell’Universidad de Málaga

11.45-13.00     Interventi del gruppo di ricerca della Sapienza Università di Roma

14:30                Visita mostra “Footnote to a footnote*”: Real Academia de España en Roma / Fondazione Baruchello

17.00-17.45     Discussione e conclusioni

17.45-18.30     Carla Subrizi “La memoria del trauma e la sfida della storia: corpo e genere in Carol Rama”

18.30-19.00     Dibattito (Modera: Maite Méndez Baiges) 19.00 Chiusura dell’Ambasciatore di Spagna in Italia

*Il Congresso e il seminario si inseriscono nel Proyecto I+D Prácticas de la Subjetividad en las Artes Contemporáneas (HAR-2016-75662-P), finanziato dal Ministerio de Ciencia, Innovación y Universidades spagnolo, e diretto da Maite Méndez Baiges e Luis Puelles Romero.

CONCERTO “IL CANTO DELLA SIBILLA”

22 febbraio – Ore 19.00: Il Canto della Sibilla è un testo liturgico con melodia gregoriana che ebbe una grande diffusione durante il Medioevo nel sud d’Europa e che si interpreta tradizionalmente durante la Messa della Vigilia di Natale nelle chiese di Maiorca (tra i quali spiccano quelli interpretati nel Monastero di Lluc e nella Cattedrale di Palma) e nella Cattedrale di Alghero in Sardegna.

Maiorca e Alghero sono gli unici due luoghi nei quali il canto rappresenta una tradizione che si protrae dal Basso Medioevo fino ai giorni nostri, essendo rimasta immune anche all’abolizione avvenuta nel Concilio di Trento (1545-1563) e a qualsiasi altra vicissitudine. Il 16 novembre 2010 fu dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Precedentemente era stato dichiarato Bene di Interesse Culturale (BIC) dal Consiglio Insulare di Maiorca il 13 dicembre 2004.

 

COLLOQUIO INTERNAZIONALE MARÍA ZAMBRANO: mujer y pensadora. Una visión italo-spagnola

Quest’anno si celebra l’80o anniversario di uno degli esili più importanti del XX secolo: l’esilio repubblicano spagnolo del 1939, del quale fu protagonista mezzo milione di persone di tutti gli strati sociali. Fu una vera e propria amputazione nel corpo vivo della nazione, una frattura le cui conseguenze continuano tutt’oggi ad offrire spunti di riflessione. In occasione di questa ricorrenza, abbiamo deciso di ricordare una delle personalità di spicco dell’esilio del 1939: María Zambrano. Il suo esilio durò quasi 45 anni e la portò a risiedere in Messico, a Cuba, in Porto Rico, Francia, Svizzera ed Italia.

Parlare della sua figura di donna e pensatrice a Roma ha un significato speciale, dato che Zambrano trascorse nella capitale italiana ben undici anni, tra il 1953 ed il 1964 –oltre ad altri due brevi periodi– che marcarono profondamente la sua vita ed il suo pensiero. «Mi sentivo nel centro della vita stando in Italia», scriverà anni dopo.

PROGRAMMA

Colloquio: “Vigencia del pensamiento de María Zambrano: arte, política y pensamiento”

Venerdì 15 febbraio:  ore 15:00-18:00

  1. Una mujer del primer tercio del siglo XX. José Luis Mora (UAM)
  2. Una mujer exiliada. Francisco José Martín (Università degli Studi di Torino)
  3. La filosofa a Roma. Elena Trapanese (UAM. Residente RAER 2017-18)

Sabato 16 febbraio: ore 11:00-13:30

  1. Le fonti mistiche. Veronica Tartabini (UAM)
  2. Vedere “altrimenti”. Lucia Parente (Università degli Studi de L’Aquila)
  3. Educación y democracia. Juana Sánchez-Gey (UAM)
Organizza e collabora:
Real Academia de España en Roma
Instituto Cervantes de Roma
Fundación María Zambrano (Vélez-Málaga)
Instituto Universitario “La Corte en Europa” (IULCE)
Departamento de Antropología Social y Pensamiento Filosófico Español. Universidad Autónoma de Madrid
Dipartimento di Filosofía e Scienze dell’Educazione. Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Scienze Umane. Università degli Studi de L’Aquila
Proyecto “La Herencia de los Reales Sitios: Madrid, de Corte a Capital (Historia, Patrimonio y Turismo)” H2015/HUM-3415

Footnote to a footnote*

Footnote to a Footnote* è una mostra che si svolgerà in due sedi romane adiacenti: la Real Academia de España en Roma a San Pietro in Montorio e la Fondazione Baruchello in Via del Vascello, 35. Il progetto è il risultato di un anno di residenza del curatore Javier Hontoria alla Real Academia de España en Roma, dove ha svolto una ricerca sul lavoro di Gianfranco Baruchello.

 La mostra presenta i lavori di otto artiste spagnole di diverse generazioni e contesti, molti dei quali non sono ancora mai stati visti in Italia. Alcune di esse, tuttavia, hanno avuto una forte presenza in Italia, vale a dire Dora García e Lara Almarcegui, le quali hanno rappresentato la Spagna alla Biennale di Venezia rispettivamente nel 2011 e nel 2013. A Itziar Okariz toccherà nel 2019. La mostra cerca di tracciare un dialogo tra alcuni aspetti del lavoro di Gianfranco Baruchello e delle artiste selezionate. Questi spaziano dall’ispezione dei sogni come scintilla creativa (“un modello per un gioco, un umore palpabile”, disse una volta Baruchello), i miti femminili della terra, il nomadismo, le narrative frammentate, la mancanza di un centro, la politica o il modo in cui la Storia viene raccontata a bassissima voce. A questi temi va inevitabilmente aggiunta la pratica dell’archivio, essenziale nella carriera di Baruchello e punto cruciale nella struttura di questa mostra.

 Il titolo della mostra, Footnote to a Footnote*, fa riferimento alla mancanza di centro che avvolge l’opera di Baruchello. Nel suo lavoro, una nota a piè di pagina non si riferirebbe mai a una narrativa primaria. Anzi, al contrario, si indirizzerebbe ad altre note a piè di pagina e poi ad altre note in una sequenza che potrebbe estendersi ad infinitum. Dato che il progetto si svolge in due mostre, queste diventano note a piè di pagina l’una dell’altra, poiché molti dei lavori sono soggetti a una dislocazione, un decalage con cui intendere svolte su un terreno scivoloso. Il discorso in una sede diventa immagine nell’altra, il testo diventa azione, il presente storia, la realtà mito.

 La mostra è stata resa possibile dal sostegno de Acción Cultural Española, AC/E

 Inaugurazione 15 febbraio 2019

 *Un progetto di Javier Hontoria, con Lara Almarcegui, Patricia Esquivias, Dora García, Núria Güell, Alicia Kopf, Fina Miralles, Itziar Okariz, Julia Spínola e Gianfranco Baruchello sullo sfondo.