ARTISTI E RICERCATORI IN RESIDENZA 2023-2024

CARLA ZOLLINGER – Processi 151

CARLA ZOLLINGER, LINA BO BARDI, DE ROMA A BAHIA


REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 151 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2023/2024

20 giugno 2024

 

LINA BO BARDI, DE ROMA A BAHIA, IL PROGETTO

“Sono sfuggita dalle rovine dell’antichità recuperate dai fascisti. Roma era una città bloccata, il fascismo era lì” (Lina Bo Bardi, Curriculum letterario).

 

“Mi sono spaventata di essere nata donna. Poi ho cercato di aggiustarmi” (Lina Bo Bardi, apuntes)

 

Il progetto approfondisce la formazione dell’architetta Lina Bo Bardi, romana di Prati del Castello, nel contesto fascista, sessista e autoritario della sua giovinezza che, proprio come il fatto stesso di essere nata donna in tale contesto, le incuteva terrore. Il periodo dell’infanzia e della formazione lasciò segni profondi nell’architetta, nella sua esperienza di vita e nel suo lavoro successivo.

Lina Bo Bardi, Da Roma a Bahia indaga la formazione e le esperienze dell’architetta romana e le mette in relazione con le opere da lei realizzate nello stato di Bahia, in Brasile, sua “patria d’elezione”.

Lina Bo Bardi è una delle architette più note a livello internazionale del XX secolo. La sua traiettoria verso l’opera costruita in Brasile affonda le radici nella sua esperienza giovanile e nella sua formazione professionale a Roma, durante il ventennio fascista. In quegli anni, la città era il teatro non solo di grandi trasformazioni urbane ma anche della contesa ideologica tra le dinamiche di appropriazione e asservimento alle logiche del regime, che si estendevano ad ogni ambito storico e culturale, e alternative offerte dal movimento moderno.

Il video documentale “La mia Roma. In viaggio con Lina Bo Bardi” ripercorre, come in un sogno, il modo in cui l’architettrice, a quell’epoca ancora Lina Bo, si muoveva nella Roma della sua formazione e della sua giovinezza.

Il libro Lina Bo Bardi, da Roma a Bahia indaga su questa esperienza e formazione di Lina Bo Bardi a Roma verso l’opera costruita in Brasile

Le due convegni promosse dalla borsista presso l’Accademia in 2024, con dialoghi sulla formazione di Lina Bo Bardi a Roma verso l’opera costruita in Brasile sono stati una parte fondamentale delle attività del progetto.

In questo scenario, gli studiosi invitati sono stati chiamati a ricostruire il contesto in cui Lina Bo si è formata e l’origine dei temi che ha sviluppato durante la sua carriera, come la formazione nella Scuola di Architettura romana, la tutela e la trasformazione della città, l’architettura razionalista e la collettività, la rete di relazioni familiari, il rapporto tra Roma e Milano, il discorso patriarcale nella professione.

Il progetto si è avvalso di collaborazioni imprescindibili come quella di  Ernesta Caviola, Fabio Colonnese, Renato Anelli, Sarah Catalano, Hugo Martín Tarruell, Gloriana Giammartino, Massimo Franchi, Ana Paula Farah, Claudio Varagnoli, Tiziana di Folco, Gemma Modolell, Eva Álvarez, Carlos Gómez, Claudia Mattogno, Simona Gabrielli, famiglia Torres Palanti, Tommaso Brasiliano, Caterina Borelli, Rocco Sciaraffa, Pedro Cembranos, Istituto Cine-TV Roberto Rossellini, Associazione Architettrici, Ordine degli Architetti di Roma, Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma, Fondazione Bruno Zevi, Accademia di Belle Arti di Roma y MoroRoma.

 

SU CARLA ZOLLINGER

Carla Zollinger

Architetta e urbanista, dottoressa di ricerca presso l’Universitat Politècnica de Catalunya, con post-dottorato in urbanistica partecipativa presso l’Universidade Federal da Bahia, Programma nazionale di post-dottorato Capes Brasil, Master Architettura: Critica e Progetto presso l’Universitat Politècnica de Catalunya. Ha conseguito la laurea in Architettura e Urbanistica presso l’Universidade Federal da Bahia con studi Intercampus/AL.E. Programma América Latina-España presso l’Universidad Politécnica de Madrid. È ricercatrice, insegnante e professionista nella pratica e nella progettazione di città inclusive con una prospettiva di genere.

Insegna al Master in Ciudad y Urbanismo della Universitat Oberta de Catalunya e alla Escola Elisava de Disseny di Barcellona. Ha collaborato e tenuto conferenze presso università di diversi paesi, come la AA School of London, Yale University, Academy of Fine Arts Vienna. I suoi principali temi di ricerca sono la teoria, la storia e il progetto di architettura, nonché la trasformazione delle preesistenze urbane; attualmente sta sviluppando una ricerca incentrata sul genere e la collettività in architettura (Universitat Politècnica de València e Universitat de Girona). Le sue ricerche sull’architetta Lina Bo Bardi sono sempre più diffuse, come il libro Mirar, cuidar y regenerar: Lina Bo Bardi en Bahia (Col·legid’Arquitectes de València, con Eva Alvarez, Carlos Gomez e Leonardo Finotti), articoli su riviste come The Journal of Architecture, mostre come Lina Bo Bardi en Bahia (Col·legid’Arquitectes de Catalunya) e Centenario de Lina Bo Bardi (Museu de Arte Moderna da Bahia).

Web: https://www.carlazollinger.com

Convegno RAER - Lina Bo Bardi

ROCÍO QUILLAHUAMAN – Processi 151

ROCÍO QUILLAHUAMAN, PURIYKACHAY


REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 151 |  MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2023/2024

20 giugno 2024

 

SCHEDA TECNICA

Puriykachay (Pasear)

Rocío Quillahuaman

2024

 

Tecnica: cartone animato/video digitale.

Durata: L’opera durerà 10 minuti, in questa mostra ne viene presentata soltanto una parte.

Genere: dramma, commedia.

Regia, sceneggiatura, disegno e animazione: Rocío Quillahuaman

Colonna sonora: Néstor F.

Descrizione dell’opera: Un cortometraggio che parla del camminare, del ricordare e dell’andare avanti.

 

PURIYKACHAY, IL PROGETTO

“Puriykachay” (titolo provvisorio) è un cortometraggio che affronta il conflitto di identità e la dissociazione che ha subito come migrante. Nelle strade di Roma, dove il presente e il passato sono in costante dialogo, una ragazza cammina e riflette sul proprio passato. Il passato in Perù, la città in cui è nata, e Barcellona, la città in cui è emigrata con la sua famiglia quando era bambina. La passeggiata scatenerà ricordi e riflessioni sui conflitti di una famiglia di migranti che non ha voluto guardare indietro per poter andare avanti, ma il cui passato ne ha plasmato l’identità e rimane latente nelle loro vite. Quest’opera audiovisiva si interroga su ciò che dobbiamo lasciarci alle spalle per avere un presente e un futuro, su ciò che perdiamo o guadagniamo nel processo di migrazione e, in generale, sul voler andare avanti.

Nota dell’autrice sulla tecnica: questo cortometraggio è principalmente di animazione, ma durante la permanenza all’Academia de España en Roma, l’autrice ha scoperto un nuovo modo di raccontare attraverso una handycam e ha voluto registrarlo nella scena “Roma”.

 

 SU ROCÍO QUILLAHUAMAN

FOTO ROCIO QUILLAHUAMAN WEBRRSSHALL

Rocío Quillahuaman è nata a Lima nel 1994 ed è emigrata con la famiglia a Barcellona nel 2005. Ha studiato Comunicazione audiovisiva all’Università di Barcellona, ha lavorato nell’ambito della produzione e anche come redattrice e sceneggiatrice. All’età di vent’anni ha iniziato a disegnare ritratti per divertimento, ma la cosa le è sfuggita di mano: ha disegnato più di 300 ritratti che ha esposto a Madrid e Barcellona. Da autodidatta, ha iniziato a creare video animati che sono diventati molto popolari sui suoi social network, grazie al loro tono critico e umoristico. Il linguaggio delle sue creazioni e il senso dell’umorismo pungente e sarcastico con cui fa osservazioni sulla cultura e la società contemporanea l’hanno resa un’artista di riferimento. Attualmente collabora alla creazione di opere di animazione e illustrazione con diversi marchi, organizzazioni ed enti. Ha realizzato circa 500 animazioni e ha scritto il suo primo libro, Marrón, pubblicato da Blackie Books.

Web: https://rocioquillahuaman.com/

Instagram: @rocioquillahuaman

KAMILA ŁAPICKA – Processi 151

KAMILA ŁAPICKA, INTORNO “LA GRAN CACERÍA”


REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PROCESSI 151 |MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2023/2024

20 giugno 2024

 

INTORNO A “LA GRAN CACERÍA”, IL PROGETTO

Il nucleo del progetto “Intorno a La gran cacería” è l’opera teatrale di Juan Mayorga scritta in seguito all’impatto che un mosaico romano della Villa Romana del Casale in Sicilia suscitò nel grande drammaturgo spagnolo. La prima dello spettacolo diretto dallo stesso autore fa parte del programma del Festival de Otoño di Madrid 2023. Il progetto, naturalmente associato a questo evento, consisterà in tre pilastri: la traduzione dell’opera teatrale in polacco, il saggio contestuale sulle fonti di ispirazione dell’autore e il sito web bilingue spagnolo-polacco. Il contenuto del sito web, creato nella fase finale del progetto, comprenderà: il testo integrale dell’opera, il saggio sopraccitato, la mappa del viaggio del protagonista di La gran cacería attraverso l’Italia, la conversazione con Juan Mayorga sul processo creativo e curiosità storiche sui luoghi citati nell’opera. Il progetto è rivolto a tutte le persone interessate al teatro, alla letteratura, ai viaggi e alle belle arti, sia di lingua spagnola che polacca.

 

 SU KAMILA ŁAPICKA


Kamila Lapicka

Dottoressa di ricerca in Scienze Umanistiche presso l’Università di Varsavia (Polonia), ricercatrice teatrale dedicata al teatro contemporaneo polacco e spagnolo, specializzata nell’opera di Juan Mayorga. La sua vita professionale è la passione della sua vita. Per questo motivo, scrive recensioni e articoli sul teatro spagnolo, traduce drammi e cerca di tenersi aggiornata sulle ricerche dei teorici del teatro che ammira: Jorge Dubatti, Patrice Pavis, José Gabriel López-Antuñano, José-Luis García Barrientos. Si considera “una ricercatrice partecipativa”, secondo la definizione di Jorge Dubatti. Il suo percorso di ricerca è consultabile al seguente link:

https://independent.academia.edu/Kamila%C5%81apicka