RADIX

 

RADIX

Ideato e diretto da Cristiano Leone, RADIX è un progetto audiovisivo che promuove il confronto tra creazione contemporanea, patrimonio storico e lingua come strumento di diplomazia culturale

Il primo capitolo di RADIX, sostenuto dall’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna a Roma con la collaborazione dell’Accademia Reale di Spagna a Roma e dell’Istituto Cervantes di Roma, è dedicato alla relazione tra la danza del coreografo spagnolo Iván Pérez, la lingua latina di Seneca, e un monumento emblematico della storia romana e spagnola, il Tempietto del Bramante.

Quest’ultimo è un esempio eccezionale della storia della diplomazia culturale tra Spagna e Italia: commissionato dai monarchi spagnoli all’inizio del XVI secolo, sorge nel punto esatto in cui, secondo una tradizione medievale, avvenne il martirio di San Pietro.

Come il Tempietto, la coreografia di Iván Pérez è costruita attorno a un principio di circolarità. Attraverso un movimento a spirale ascendente, il coreografo trasforma il tempo in un vettore di movimento ed espansione che riporta in vita le colonne del Tempietto, suggerendo una soluzione di continuità tra Roma antica, rinascimentale e contemporanea.

La performance di Pérez è accompagnata dalla lettura in latino di alcuni brani tratti dal De Brevitate Vitae di Seneca. La scelta di quest’autore ha una valenza profondamente simbolica: egli non è solo uno dei filosofi più importanti della cultura latina, ma nacque anch’egli su suolo ispanico e fu, inoltre, contemporaneo di San Pietro.

Insieme a Seneca, il coreografo “conversa” con i nostri illustri antenati, da Socrate ad Epicuro, passando per gli stoici e i cinici. Ed è grazie a questo dialogo che la sua storia personale si estende all’infinito, come suggerisce il filosofo cordovese.

L’estetica del cortometraggio rievoca anche la Liberazione di San Pietro dell’amico di Bramante, Raffaello, a sottolineare l’idea del convivio di spiriti nobilissimi a cui siamo tutti invitati.

In futuro, RADIX auspica coinvolgere anche altri artisti contemporanei per esplorare le nostre radici comuni, trarre ispirazione dal nostro patrimonio storico, valorizzarlo, e porre la nostra genealogia culturale comune al centro del dibattito sull’identità europea.

Iván Pérez
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© Susanne Reichardt

Il coreografo spagnolo Iván Pérez è il direttore artistico del Dance Theatre Heidelberg (DTH) al Theater und Orchester Heidelberg. Ha assunto la direzione artistica del DTH nel settembre 2018, oltre a essere il curatore della Tanzbiennale Heidelberg e del Centro Coreografico di Heidelberg.

Ex membro del Netherlands Dance Theatre, Pérez ha fatto il suo debutto coreografico nel 2011 con “Flesh”. Da allora, ha creato nuovi lavori per l’Oeéra di Parigi, Balletboyz, Moscow Ballet, National Dance Company e Dance Forum Taipei, tra gli altri.

Nel 2018, la sua creazione per il Balletto dell’Opera di Parigi, “The Male Dancer”, parte di una serata con Crystal Pite, Hofesh Shechter e James Thiérrée, è stata trasmessa da Arte e ha raggiunto i cinema di tutto il mondo. Prima di iniziare il suo mandato al DTH, ha creato “Flutter” per Natalia Osipova e Jonathan Goddard, che ha debuttato al Sadler’s Wells Theatre di Londra; “Flutter”, coprodotto dal New York City Center, continua a girare il mondo. Nel 2016, il lungometraggio “Young Men”, basato sul lavoro teatrale creato per Balletboyz al Sadler’s Wells, è stato presentato in anteprima su BBC2 / Arte e ha vinto i premi Rose d’Or e Golden Prague.

Come coreografo associato per la società di produzione olandese Korzo, ha interpretato “Kick the Bucket” (2011), “Hide And Seek” (2013), “Exhausting Space” (2015) e “Waiting for the Barbarians” con il regista Michiel de Regt (2016 ). Quest’ultimo lavoro ha portato alla prima documentazione scritta della sua pratica: “moving thinking capture, Iván Pérez | A Choreographic Toolbox” scritta da Hannah Shakti Bühler. Nel 2016 ha fondato la sua azienda, INNE, nei Paesi Bassi, dove ha sviluppato le sue capacità imprenditoriali e di leadership. Insieme a INNE ha creato la sua prima opera site specific, “The Inhabitants”, commissionata dal Festival Operaestate d’Italia. Ha anche coreografato “ISLAND” in collaborazione con il regista Grzegorz Bral e Song of the Goat Theatre in Polonia. “Becoming” è stato l’ultimo lavoro svolto con INNE in coproduzione con Dance Forum Taipei ed è stato presentato al Taipei National Theatre durante il Taiwan International Arts Festival (TIFA).

Da quando ha assunto la direzione artistica del Dance Theatre di Heidelberg, Pérez ha creato opere di grande scala, promosso nuove voci coreografiche e creato comunità attorno alla danza. Oggi, la sua trilogia di opere che esaminano la generazione millennial attraverso la danza, le arti visive e la musica continua a svolgersi attraverso “Impression”, “Dimension” e “Oscillation”.

Cristiano Leone

c.leoneCristiano Leone è titolare di un dottorato di ricerca in Filologia Romanza (Scuola di dottorato europeo in Filologia Romanza dell’Università di Siena) e di un Executive Master in Management (Solvay Brussels School of Economics and Management). Ha insegnato Linguistica e Filologia all’Université de Namur, Humanités e Histoire a Sciences Po Paris, Programmazione culturale all’università LUISS Guido Carli. Attualmente, insegna Direzione artistica e Performance Art a Sciences Po Paris e Performing Arts Management all’università Bocconi. Al centro della sua attività si situano la direzione artistica, la comunicazione e, più in generale, le politiche culturali legate all’educazione. È stato, infatti, dapprima responsabile della Formazione presso Sorbonne Universités (2014-2016), e poi responsabile della programmazione culturale e della comunicazione dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici (2016-2019). Nel 2019, è stato drammaturgo delle Troiane di Euripide al Teatro Greco di Siracusa (regia di Muriel Mayette-Holtz e allestimento di Stefano Boeri) e autore dello speciale televisivo “Il giorno della Libertà” (Rai Tre), in occasione dei trent’anni dalla caduta del muro di Berlino. Autore di due edizioni di testi latini pubblicati per la Salerno Editrice e per l’Accademia Nazionale dei Lincei, di articoli su argomenti filologici apparsi su riviste internazionali, ha curato o coordinato numerosi cataloghi dell’Accademia di Francia a Roma editi da Electa. Ha ideato e diretto il Festival multidisciplinare Ō al Museo Nazionale Romano (produzione Electa) sin dalla sua prima edizione nel 2018, con l’obiettivo di incoraggiare il dialogo tra la creazione contemporanea e il patrimonio storico e artistico.

Scheda tecnica

Direzione: Cristiano Leone
Danza e coreografia: Iván Pérez
Assistente alla Coreografia: Renan Martins
Testo: Lucius Annaeus Seneca, De Brevitate vitae, trad. Tommasso Gazzarri (Oscar Classici: Mondadori)
Musica: Machinefabriek con Berlinde Deman- Luchtwezen. Composto da Rutger Zuydervelt e Berlinde Deman
Voce: Riccardo Floris
Produzione: CLP SRLS
Assistente alla Produzione: Sol Costales Doulton
Ingegnere del suono: Edoardo Pietrogrande
Direttore della fotografia: Alessandro Viero
Montaggio: Alessandro Massara
Luci: Federico Viero
Macchinista: Daniel Ciorba
SteadyCam e Cameraman: Alessandro Massara
Pilota APR: Mirko Mattei
Fornitura tecnica: Colorsound Service
Progetto sostenuto dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna a Roma, in collaborazione con l’Accademia Reale di Spagna a Roma e dell’Istituto Cervantes di Roma.

Il video sarà presentato venerdì 18 dicembre alle ore 11:00 tramite:
– il portale digitale dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna a Roma: https://www.piazzadispagna.es/event/radix
– il portale digitale della Reale Accademia di Spagna a Roma:

https://www.accademiaspagna.org/radix/

– il canale Youtube dell’Istituto Cervantes di Roma: https://cultura.cervantes.es/roma/it/Radix/139444

Contatto
Sol Costales Doulton
Assistente curatrice
s.costales@gmail.com
0034 616692286
0039 3519853276

In corso

in corso

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PROCESSI 147 – MOSTRA VIRTUALE

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 www.accademiaspagna.org/processi147

Disponibile online da settembre

Per la prima volta la Academia de España en Roma offre una mostra virtuale con una selezione dei progetti dei 22 creatori e ricercatori residenti durante 2019/2020: Processi 147. Si aggiunge alla mostra temporanea che, nelle sale della Academia, ha aperto al pubblico in giugno e che rimarrà esposta fino alla fine dell’anno.

Una opportunità di avvicinarsi per conoscere meglio coloro che hanno usufruito di questa prestigiosa borsa, in una esperienza totalmente differente. Uno strumento che si somma alle diverse pubblicazioni, immagini o video che, durante il loro soggiorno, hanno diffuso i lavori realizzati e che, a partire da questo progetto pilota, si incorporeranno annualmente con un linguaggio proprio, concepito per tutti i pubblici e per arrivare in tutti i luoghi.

CLICCA QUI PER VISITARLA!

 

RIATTIVANDO VIDEOGRAFIE

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www.reactivandovideografias.com

Disponibile online dal 26 novembre

Riattivando Videografie mette insieme in una mostra virtuale una selezione di opere audiovisuali di più di 70 artisti procedenti di Argentina, Bolivia, Cile, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Guinea Equatoriale, Honduras, Italia, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Peru, Repubblica Dominicana, Spagna e Uruguay. Il progetto verrà arricchito con una serie di tavole rotonde e residenze presso la Real Academia di Spagna a Roma distribuite lungo la durata del progetto.

L’inaugurazione, sempre virtuale, è stata fatta online il 26 dicembre attraverso il nostro canale facebook (ancora disponibile qui), con diversi partecipanti relazionati con il il progetto.

La mostra, curata dalla artista e dottoressa in Arte e Ricerca Estíbaliz Sádaba Murguía, raccoglie una cartografia estesa e abitata da una enorme pluralità di voci dalla quale emerge la diversità di modi di lavoro e formati, il tutto con l’obiettivo di offrire una profonda riflessione attorno un’unica caratteristica omogenea: la videoarte. Ancora una volta, la tecnologia si trasforma in un potente alleato, affrontando la sfida e concependo un’esposizione in tempi di difficile presenzialità.

La piattaforma web è stata disegnata per poter accedere in maniera intuitiva e diretta a tutte le opere, che vanno accompagnate da una sinossi e la biografia dell’artista, e i testi curatoriali.

 

EL VIAJE A ROMA. FOTÓGRAFOS BECARIOS EN LA ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

APERTURA EL 26 DE NOVIEMBRE EN EL CENTRO CULTURAL DE MONTEVIDEO
DE 11.00 A 19.00 (GMT-3)

Mañana, jueves 26 de noviembre de 2020 y hasta el 20 de febrero de 2021 se inaugura en el Centro Cultural de España en Montevideo la exposición “El viaje a Roma. Fotógrafos becarios en la Academia de España en Roma”. Se trata de la tercera etapa de una itinerancia que inició el Centro Niemeyer de Avilés entre junio y septiembre de 2019, que después se presentó en Casa de América en Madrid y que gracias al apoyo de AECID la muestra continuará su itinerancia internacional a lo largo de 2021 por diversos países americanos.

Esta exposición reúne una muestra de la obra de algunos de los fotógrafos españoles contemporáneos más reconocidos por su calidad artística: Paula Anta, Juan Baraja, Nicolás Combarro, Naia del Castillo, Julio Galeote, Germán Gómez, José Guerrero, David Jiménez, Aitor Lara, Jesús Madriñán, Fernando Maquieira, José Noguero, Jorge Yeregui y Begoña Zubero. Junto a sus obras se expone también un amplio grupo de fotografías de Gregorio Prieto y Eduardo Chicharro, los primeros artistas que abordaron la fotografía en la Academia de España en Roma.

Todos estos creadores conforman un conjunto de fotógrafos que hoy constituyen la primera línea de la fotografía española. A pesar de su diferencia de edad, forman una suerte de generación que asume la fotografía como un lenguaje propio con el que realizar un análisis subjetivo del entorno y una documentación de una época o de un lugar. Con sus obras, la comisaria Rosa Olivares presenta esta exposición con el objetivo de mostrar que es lo que actualmente se está haciendo en España en el ámbito de la fotografía. Al mismo tiempo, la exposición visibiliza cuál fue el punto de inicio de esta disciplina, con las atrevidas fotografías de Gregorio Prieto y Eduardo Chicharro, ambos becarios de esta institución entre 1920 y 1930.

La Academia de España en Roma desde su creación, en 1873, ha desempeñado un papel fundamental en la formación de diversas generaciones de artistas e intelectuales españoles. Esta institución de la Administración General del Estado en el exterior tiene por objeto primordial contribuir a la formación artística y humanística de creadores, restauradores e investigadores, con la finalidad de lograr una mayor presencia cultural española en Italia, un mejor entendimiento de las culturas de ambos países y una mayor vinculación cultural entre Europa e Iberoamérica. La Academia abarca en la actualidad disciplinas tan diversas como cine, arquitectura, escultura, fotografía, moda o restauración.

Rosa Olivares: coordinadora de exposiciones de fotografía del Centro Niemeyer y comisaria de este proyecto, es una de las mujeres que más ha colaborado en la difusión y conocimiento del arte contemporáneo y sus profesionales en nuestro país. Editora, periodista, crítica, gestora cultural y comisaria, desde el año 2000 es editora y directora de la revista especializada en fotografía contemporánea “Exit” y, desde 2002, también de “Exit Book”, una revista que analiza libros de arte y de cultura visual contemporánea.

Inaugurazione virtuale Riattivando Videografie

RIATTIVANDO VIDEOGRAFE

26 novembre alle ore 19 in diretta su FACEBOOK

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Un progetto dell’Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo (AECID), in collaborazione con la Real Academia de España en Roma e la Rete di Centri Culturali della Cooperazione Spagnola, inquadrato dentro di Programa Ventana.

Riattivando Videografie offrirà un percorso espositivo virtuale con una selezione di lavori audiovisivi di più di 70 artisti provenienti da  Argentina, Bolivia, Cile, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Guinea Equatoriale, Honduras, Italia, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Peru, Repubblica Dominicana, Spagna e Uruguay.

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Cuentos en Red

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“Cuentos en Red” è una serie di audioracconti in podcast, iniziativa della Red de Centros Culturales de España appartenente alla Agencia Española de Cooperación Internacional pata el Desarrollo; si tratta di una raccolta di venti racconti di venti città di tre continenti. A partire da lunedì 18 maggio, per venti giorni consecutivi, si pubblicheranno en ivoox e spotify i racconti selezionati per ogni paese.
Con questa iniziativa la Rete dei Centri Culturali propone un avvicinamento alla letteratura attraverso strumenti digitali, raccoglie racconti di autrici e autori di paesi ispanoablanti in uno spazio comune con l’obiettivo di far conoscere in maniera interattiva la ricchezza della narrativa in lingua spagnola, così come la possibilità di questo genere e l’importanza della ficcion per la costruzione di immaginari possibili.

I racconti sono narrati da scrittrici e scrittori, giornalisti, attrici e attori di Santo Domingo, Città del Messico, Città del Guatemala, Tegucigalpa, San Salvador, San José de Costa Rica, Managua, Panamá, Lima, Santiago del Cile, Cordoba, Rosario, Buenos Aires, Montevideo, Asunción, La Paz, Malabo, Bata, Roma e Madrid. Città dove si trovano i centri culturali e i centri associati della Cooperación Española, così come l’Academia de España en Roma e la Biblioteca di AECID.

I Cuentos en Red possono essere ascoltati gratuitamente da computer, tablet o semplicemente da smartphone accedendo al Link di IVoox o attraverso il link di Spotify

Giorno dei Morti

celebrazione giorno dei morti

dia de muertos

FINO AL 20 NOVEMBRE
L’Accademia si unisce alla celebrazione messicana del Giorno dei Morti, con l’installazione di un Altare dei Morti e un Teschio monumentale nel chiostro dell’Accademia, grazie alla collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Italia.
Il Giorno dei Morti, dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO, è un festival sincretico tra la cultura preispanica e la religione cattolica che, data la natura pluriculturale e multietnica del Messico, ha dato origine a diverse espressioni popolari, trasmesse di generazione in generazione. di generazione e ai quali, con il passare del tempo, si sono aggiunti significati ed evocazioni differenti a seconda degli indigeni, della comunità o del gruppo che li attua.
L’Altare e la Calavera saranno visitabili fino al 20 novembre negli orari abituali di visita.

CONCERTO: ROMA: RECINTI SACRI E SPACIALIZZAZIONE SONORA

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

Eduardo Soutullo

Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora

 

Domenica 5 luglio 2020 ore 19.00

Chiesa di San Pietro in Montorio,

Roma, Piazza S. Pietro in Montorio 3

 

Domenica 5 luglio alle ore 19.00 presso la Chiesa di San Pietro in Montorio, si terrà il concerto del compositore Eduardo Soutullo (Bilbao, 1968). Durante il concerto verrà eseguita per la prima volta in assoluto Pentaphonics, composizione realizzata dal Mº Soutullo durante il suo soggiorno a Roma, al quale ha partecipato con il progetto Roma: recinti sacri e spazializzazione sonora. Il risultato del progetto è stata la composizione di un lavoro di musica da camera della durata di quindici minuti, il cui obiettivo è quello di esplorare la spazializzazione del suono, usando il linguaggio contemporaneo partendo dal lavoro di alcuni compositori di musica del XVI e XVII secolo come Orazio Benevoli (1605-1672), Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743) e Andrea Gabrieli (1533-1585).

 

A Roma, per la prima esecuzione della sua composizione, il maestro Soutullo ha scelto la chiesa di San Pietro in Montorio poichè lo spazio interno della chiesa consente di collocare i cinque musicisti del quintetto della PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble (violino, violoncello, clarinetto, flauto, pianoforte) alla maniera della musica policorale, come nelle opere barocche, creando un effetto sonoro surround che avvolge lo spettatore.

Il concerto inoltre prevede l’esecuzione di alcune musiche rinascimentali riarrangiate dal compositore, HODIE COMPLETI SUNT di Andrea Gabrielli (1533-1585), CANTATE DOMINO e VIAS TUAS DOMINE di Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743).

CONCERTO SOUTULLO

Il concerto, a ingresso gratuito su prenotazione, fa parte di Processi 147, mostra dei borsisti 2019/2020, aperta fino al 31 dicembre 2020 e inaugurata lo scorso 25 giugno, che presenta i lavori finali degli artisti residenti.