Processi 143

MOSTRA FINALE REAL ACADEMIA DE ESPAÑA
Processi 143 è una mostra che presenta il lavoro degli artisti e ricercatori residenti, con particolare attenzione al processo creativo che hanno svolto durante il loro soggiorno presso di noi

Susana Arenillas
Fátima Bethencourt
Gabriela Bettini
Antonio Blanco Tejero
Andrés Catalán
Jorge Conde
María Elena Cuenca
Alberto Díaz
Benjamín Domínguez Gómez
Jaime J. Ferrer
Jaime González Cela
Manuela Pedrón Nicolau
Iñaki Gracenea
José Guerrero
Ulises Juárez Polanco
Martín López Lam
Jesús Madriñán
Inés Molina
Clara Montoya
David Muñoz
Julia Ramírez Blanco
Josep Tornero
Rafael R. Villalobos
Juan Zamora

UNA GIORNATA SCORSA – OFFICINA DEL FUMETTO

Dal 30 maggio fino al 3 giugno

 

UNA GIORNATA SCORSA sarà un fumetto collettivo di 5 metri di lunghezza, diviso in 32 piccoli segmenti, che nell’insieme formeranno un’unica vignetta panoramica. Sarà elaborato a 8 mani dai fumettisti Serena Schinaia, Silvia Rochi, Roberto Massò e Martín López Lam, nel corso di cinque mattine e all’interno di un unico spazio, il quale rimarrà aperto al pubblico perché questo possa essere testimone dell’elaborazione del fumetto e partecipare attivamente alla sua creazione, qualora lo desideri.

Una Giornata Scorsa, più che una mostra, è un laboratorio e un gioco in cui, attraverso alcune norme, si cercherà di intrecciare un racconto sulla periferia urbana. Ma, in quanto laboratorio e gioco, il suo obiettivo non è quello di portare a termine una storia in un determinato lasso di tempo, bensì quello di sottolineare il processo di elaborazione. In altri termini, la mostra ha come obiettivo la narrazione, in tempo reale, di come viene realizzato un fumetto di gruppo, laddove non è importante se il prodotto finale manca di un significato tematico, ma è importante lasciare una traccia del processo stesso.

Essendo il processo la base su cui si fonda il progetto, il suo sviluppo sarà improvvisato, seppure subordinato ad alcune regole concrete e basilari, un po’ come quando i jazzisti improvvisano a partire da alcune variazioni. Per esempio, ad ogni autore verranno assegnate una o più tecniche concrete: uno userà il pennello, un altro il pennarello, un altro ancora la matita, un altro il pastello, etc.; i segmenti cambieranno posizione ogni giorno, ad eccezione di alcuni specifici che fungeranno da unità ritmiche all’interno della panoramica. Lo spettatore potrà inoltre far ramificare la “storia” con delle aggiunte che si distaccano dal tronco principale di cinque metri. Inoltre ci saranno una serie di parole chiave, preventivamente concordate, che rimanderanno all’idea di periferia o di frontiera e che saranno utili al momento di disegnare.

Carlos Garaicoa – I MARTEDÌ CRITICI

24 maggio 

19.30 ore  – Tempietto del Bramante 

La pratica artistica di Carlos Garaicoa si sviluppa a partire da una riflessione sull’architettura e sul ruolo cruciale che occupa oggi nella società, tanto da contribuire, oltre al cambiamento dell’assetto urbano, anche alle trasformazioni più profonde a livello sociale, ideologico e politico. L’ispirazione principale deriva dalla città natale dell’artista, L’Avana, caratterizzata da un’urbanizzazione complessa e stratificata che testimonia in maniera eloquente la storia stessa della città. Gli edifici in decadenza e abbandonati o le architetture rimaste incomplete – già in stato di rovine prima ancora di essere terminate e vissute – diventano per Garaicoa luoghi aperti ad accogliere infinite possibilità narrative e progettuali, grazie alla forza di trasfigurazione dell’immaginazione. Utilizzando media diversi ed eterogenei – dal disegno alla maquette, dall’ installazione all’incisione sul polistirolo e alla fotografia – l’artista esplora la città come se fosse un organismo in continua trasformazione e agisce sulla discrepanza riscontrabile nel suo aspetto concreto tra le ambizioni, le teorie, i progetti e i risultati effettivi, innestando in quello spazio sospeso del tessuto urbano una trama narrativa, dettata dal desiderio. In Continuity of Somebody’s Architecture (2002), presentata a Documenta 11, l’artista ha progettato in alcune maquettes una serie di interventi per completare le architetture non finite di Cuba, attraverso un’indagine approfondita che ha incluso lo studio dei progetti originali. Para transformar la palabra política en hechos, finalmente (2009) è il titolo di una serie di fotografie che ha per soggetto il paesaggio urbano. Agli edifici fotografati, l’artista sovrappone strutture immaginarie, fatte di ritagli o di disegni eseguiti con fili colorati tesi su spilli sottilissimi, fissati alle fotografie: sulla reale architettura interviene il disegno della mente, che può essere allo stesso tempo frutto di una memoria del passato o una proiezione di un tempo futuro. In alcune fotografie, Garaicoa completa le grandi scritte che compaiono in cima a vecchi edifici decadenti, apportando modifiche significative. Oltre che di queste fotografie, la dimensione “testuale” delle città è il soggetto di una serie di lavori in ceramica e di arazzi stampati, che riproducono in maniera fedele le insegne e le scritte in giro per la città e i loro supporti. Isolate dal contesto, le parole assumono un valore diverso e abbassato di tono, come fossero solo il residuo di grandi ambizioni, o aspettative deluse. Nella serie fotografica El dibujo, la escritura, la abstracción (1997-2012) Garaicoa rappresenta alcuni graffiti tracciati sui muri de L’Avana. La fitta trama di segni è costituita da una stratificazione di desideri, umori, sogni, paure e fallimenti; è la voce di un immaginario collettivo che, dal contesto specifico cubano, si estende a una dimensione universale.

Carlos Garaicoa vive tra L’Avana e Madrid. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive presso l’Art in General e il MOMA a New York, la Biblioteca Luis Angel Arango a Bogotá, il Nasjonalmuseet a Oslo, il Museo de Arte Reina Sofía a Madrid e la Tate di Liverpool. Ha partecipato alla 18a Biennale of Sydney, alla 5a, 6a, 7a e 11a Havana Biennial, alla 12a Fellbach Triennale in Germania, alla 1a Johannesburg Biennale, alla 17a Biennial, Arte de Paiz, in Guatemala, alla 8a Shanghai Biennale in Cina, alle edizioni 24a, 26a e 28a São Paulo Biennial in Brasile, a Documenta XI in Germania, alla 1a Yokohama Triennale in Giappone e alla Biennale di Venezia nel 2005 e nel 2009. I lavori di Garaicoa sono conservati in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui ricordiamo: il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York, la Maison Européenne de la Photographie a Parigi, l’Art Gallery of Ontario a Toronto, il Museo Nacional de Bellas Artes a L’Avana e la Tate Modern a Londra. Nel 2005 si è aggiudicato il 39° International Contemporary Art Prize di Montecarlo e il Katherine S. Marmor Award, Los Angeles M.O.C.A.

È attualmente in corso l’esposizione Testigos / Las raíces del mundo presso la sede di San Gimignano della Galleria Continua.

INFO PUBBLICO:
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Reale Accademia di Spagna
Real Academia de España en Roma
Tempietto del Bramante
Piazza San Pietro in Montorio, 3, Roma
eventi@accademiaspagna.org
http://www.accademiaspagna.org/

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051

BLIND WIKI

Il progetto di Antoni Abad, borsista 2014/15 viaggia a Berlino 

Svelare ciò che non si vede

BlindWiki è una rete di registrazioni audio geolocalizzate in cui i cittadini non vedenti e ipovedenti condividono le loro scoperte tramite post vocali utilizzando il proprio smartphone. La piattaforma non contiene soltanto informazioni su difficoltà e barriere architettoniche, ma è anche un archivio di esperienze, opinioni e storie, e in questo modo genera una cartografia creativa e collaborativa di ciò che non si vede.

 

BlindWiki app

L’app per cellulare permette ai collaboratori di pubblicare istantaneamente sulla piattaforma BlindWiki registrazioni audio geolocalizzate. I partecipanti possono spostarsi all’interno della loro città e nel frattempo postare e ricevere descrizioni audio, storie, ostacoli o narrazioni geolocalizzate previamente inserite tramite l’app.

 

Interazione remota

I partecipanti che viaggiano in altre città possono usufruire delle mappe locali e contribuire con le proprie registrazioni. La comunicazione può essere stabilita in anticipo per dare così la possibilità ai visitatori di coinvolgere la comunità locale e facilitare l’interazione tra i locali e gli ospiti.

 

Consapevolezza sociale

BlindWiki mette a disposizione un forum internazionale in cui i partecipanti hanno l’opportunità di condividere, analizzare, discutere e confrontare l’accessibilità delle proprie città d’origine, e di fare lobby per ottenere maggiori e migliori strutture che facilitino l’orientamento. Il progetto BlindWiki punta a suscitare una consapevolezza sociale sul paesaggio urbano così come viene percepito dai non vedenti e dagli ipovedenti.

 

Unisciti a noi!

I cittadini non vedenti o ipovedenti, nonché gli utenti vedenti e gli amici, sono invitati a contribuire alla mappa sensoriale BlindWiki scaricando l’app dai seguenti link:

 

iPhone app download

 

Android app download

LA NOTTE DEI MUSEI ALLA REALE ACCADEMIA DI SPAGNA

 

Sabato prossimo, 21 maggio 2016, la Reale Accademia di Spagna a Roma apre le sue porte anche in orario serale, con motivo della celebrazione della Notte dei Musei, grande evento europeo che coinvolgerà quest’anno oltre 3000 musei di

circa 30 paesi.

 

Fino le 24.00, apertura straordinaria del Tempietto del Bramante e delle sale del nuovo percorso espositivo recentemente inaugurato, dedicato alla storia del complesso di San Pietro in Montorio, del monumento bramantesco e della Reale Accademia di Spagna.

Visita della mostra “Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d’Ávila”, dell’artista Omar Galliani, allestita nel Tempietto.

Nella sala mostre sarà aperta l’esposizione dell’artista Antoni Muntadas, dal titolo “PROTOCOLLI E DERIVE VENEZIANI”.

 

VI ASPETTIAMO!

Concierto de música experimental

 

Sábado 28 a las 19:00 

Real Academia de España en Roma 

 

 

BURRO ÁCRATA (DIY – Circuit Bending / Madrid)

Primero fue el juguete, luego vino un bruto y lo rompió. Así nació la basura. Melancólico paseaba un burro ácrata por el vertedero en busca de inspiración y pilas a medio gastar, abriendo juguetes desechados. A veces expiraban un último grito al arrancar los voltios de las tripas. Se le ocurrió al equino melómano que bien se merecía un público tan singular sonido. Una veces limpiados y repeinados los cacharros pasearon por los escenarios de medio mundo bajo la batuta del Burro Ácrata, satisfecho con el invento. La crítica y los aficionados llaman el engendro «circuit bending». Pero en realidad solo se trata de música.
CROCANTI  (Extreme Toy Music – Berlino)

Crocanti is one of the projects by Martí Guillem Císcar, based on the research of sounds in electronic devices, toys, and retro stuff, developing personal interfaces with the art of circuit bending, which are his own way of playing music, based on noises, randomness and live-performance.
Most of the elements are recycled or reused and also some d.i.y. instruments are often used, mixing them to generate a concrete audiovisual experience.
POLISONUM (fields recordings / Roma)
POLISONUM Uso improprio di spazio urbano
“Sire, io vengo dall’altro paese. Nelle citta ci annoiamo, non c’e piu un tempio del Sole. I diversi quartieri di
questa citta potrebbero corrispondere all’intera gamma di umori che ognuno di noi incontra per caso nella vita di ogni giorno. “
POLISONUM e un progetto di ricerca sonora sui luoghi. E reinventare lo spazio urbano, destrutturandolo, rompendo gli schemi e la routine, mettendo in relazione tutto quello che sfugge all’occhio umano. Il progetto nasce da una visione ludica di utilizzo degli ambienti urbani. L’idea e quella di costruire nuovi spazi sonori, le cui caratteristiche principali sono la breve durata, la mutazione permanente e la mobilita per osservare, percepire, vivere e abitare le citta.
Il fields recording concert  Quiet Landscapes traccia una mappatura dello Jutland danese e riscrive i processi acustici degli spazi. Il soundscape e il risultato della ricerca sonora che si trasforma in musica attivando un processo di ridefinizione di un luogo.

 

 

PARCO FALAFEL

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PARCO FALAFEL

Martín López Lam

 

27 mayo- 9 junio, 2016 M-V 9.00-16.00 / S-D y festivos 10.00-18.30

Inauguración 26 de mayo, 19.00

MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA DI BOLOGNA, Strada Maggiore, 34 (Bolonia)

comisariada por Jaime González Cela, Manuela Pedrón Nicolau

dentro del programa BilBolBul 2016 primavera-estate

con el apoyo de Real Academia de España en Roma

El próximo jueves 26 de mayo inaugura la exposición Parco Falafel del artista Martín López Lam en el Museo de la Música de Bolonia (Italia), dentro del contexto del Bilbolbul Festival Internacional de Cómic de Bolonia. López Lam es uno de los más importantes exponentes del cómic independiente y experimental en España y actualmente es residente en la Real Academia de España en Roma. Esta exposición presenta sus últimos trabajos y reflexiona acerca de la relación entre los lenguajes del cómic y los lenguajes expositivos.

 

Martín López Lam llegó a Roma siguiendo las huellas de un poeta peruano, Jorge Eduardo Eielson, que vivió en Italia desde los años 70 pero del que no queda apenas rastro. Parco Falafel presenta los frutos de esta investigación, donde la figura del viejo poeta parece haberse reducido a algunos destellos en una Roma periférica y crepuscular convertida en protagonista del relato.

Al igual que ocurre en obras anteriores de Martín, esta narración no cuenta con un nudo y un desenlace claro, sino que introduce al espectador-lector en una suerte de larga tensión serena poblada de personajes secundarios. Parco Falafel es un territorio extraño en el que la naturaleza se mezcla con lo urbano y los restos del pasado clásico se alternan con elementos propios de la sociedad globalizada contemporánea. Esta fusión de elementos está muy presente en la experimentación con el lenguaje que desarrolla Martín. En sus dibujos combina la línea clara para la representación de arquitecturas con la utilización compulsiva de manchas que en ocasiones se acercan a la abstracción. A ello se suma la apropiación de dibujos y estilos que encuentra en las calles y un amplio catálogo de tipografías procedentes de los diversos rótulos de los negocios de la ciudad.

La exposición se organiza en tres espacios, donde el primero y el último sirven como prólogo y epílogo a la historia que se desarrolla en los dibujos originales de la sala central. Éstos se distribuyen en paneles para crear líneas narrativas y conexiones extrañas, siguiendo el ritmo de los comics del autor, donde cada viñeta tiene entidad de dibujo propio y es mediante el trabajo de maquetación que se convierte en parte de una unidad mayor. También es en ese momento de postproducción cuando, sobre los originales de tonos oscuros, Martín trabaja la composición de colores por capas, a través de manchas y transparencias.

Parco Falafel es un fragmento de ciudad poblado de puestos de comida rápida, neones, retazos de naturaleza salvaje e inquietantes presencias. Parco Falafel es una exposición y será un comic, que recoge el trabajo que Martín López Lam desarrolla durante 2016 en la Real Academia de España en Roma, donde se ha topado con Jaime González Cela y Manuela Pedrón Nicolau, curadores de la exposición, y el equipo del Festival Internazionale di Fumetto BilBOlBul.

MARTÍN LÓPEZ LAM (Lima, 1981)

http://cargocollective.com/martinlopez

Martín López Lam, artista gráfico peruano, vive y trabaja en Valencia desde el 2003. Desarrolla diferentes proyectos como autor y editor en torno a la publicación independiente, el cómic, la serigrafía y el dibujo. Ha colaborado con publicaciones como ARGH (España), Carboncito (Perú), El Buen Salvaje (Perú), Kuti (Finlandia), Puck (Italia), Kus (Letonia) o KomfortMag (Rep. Checa), además de publicar en editoriales como Media Vaca, Edicions De Ponent o Fulgencio Pimentel. Desde el 2010 lleva el sello gráfico Ediciones Valientes, desde donde publica a diferentes autores de diversas partes del globo, en antologías o pequeños zines, participando en festivales gráficos en Portugal, España, Francia, Italia, Bélgica y Alemania, Colombia y Perú.

CÓMIC Y AUTOEDICIÓN EN ESPAÑA

Martín López Lam, Olaf Ladousse, Klari Moreno y Roberto Massó.

Moderan Andrea Bruno y Cristina Portolano.

 

26 de mayo, 15.00

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA- AULA MAGNA

Con motivo de la exposición Parco Falafel de Martín López Lam, organizamos este encuentro dirigido a presentar el trabajo de algunos dibujantes asentados en España y hablar, a través de sus proyectos, de la situación de la autoedición en ese contexto. Para ello, Cristina Portolano conversa con Roberto Massó y Klari Moreno y a continuación Olaf Ladousse y Martín López Lam se encuentran con Andrea Bruno.

OLAF LADOUSSE (París, 1967)

http://www.olafladousse.com/

Artista de origen belga que reside desde 1992 en Madrid, graduado por Les Atelier, Escuela de Creación Industrial de París. Es dibujante, ilustrador, diseñador y músico en los grupos Solex y Los Caballos de Düsseldorf, donde hace sonar sus doorags, de los cuales es luthier. Es impulsor del fanzine ¡Qué suerte! y del proyecto El Cartel, pasquín gráfico encolado en las calles de Madrid desde 1998 para el que ha colaborado con numerosos dibujantes.

KLARI MORENO (Madrid, 1993)

http://golondrinamente.tumblr.com/

Hija de librera y dibujante. Estudia Bellas Artes en la Universidad Complutense de Madrid, dibuja tebeos mudos y autoedita fanzines por pasión. Ha publicado con Ediciones Valientes Suspensión líquida, una historia mágica sobre una sesión de sexo duro y bondage. Actualmente trabaja en su primer tebeo largo.

ROBERTO MASSÓ (Cáceres, 1987)

http://robmasso.tumblr.com/

Dibujante especializado en autoedición, cómic y obra sobre papel. Ha publicado Medieval Rangers con Dehavilland Ediciones (Barcelona, 2014) y ha colaborado con Ediciones Valientes, Fosfatina, Chucherías de arte o Aristas Martínez, entre otros. Es licenciado en Bellas Artes por la Universidad de Salamanca y ha expuesto en Barcelona, Madrid, Cáceres, Mérida y Salamanca. Actualmente dirige junto a María Ramos y Carlos González Cero Eficacia Ediciones desde donde publican todo tipo de fanzines.

Esta jornada sobre cómic y autoedición cierra con el concierto de Burro Ácrata (aka Olaf Ladousse) a las 20.30 en el Museo de la Música.

Para más información:

Hamelin Associazione Culturale

www.bilbolbul.net I info@bilbolbul.net I 051 233401

Real Academia de España en Roma

www.accademiadispagna.org

Comisarios: hola.jaimeymanuela@gmail.com

+39 3483744693 I +39 065 812806

 

I MARTEDÍ CRITICI – Ferran Barenblit

 

Martedì 17 maggio avrà luogo il settimo appuntamento della stagione primaverile dei «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al settimo anno di attività.

 

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno a Roma, in diverse sedi, alternandosi tra il Museo MACRO di via Nizza, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – La Farnesina e il Tempietto del Bramante sul Gianicolo, sede dell’Accademia di Spagna.

 

Ad affiancare Alberto Dambruoso nella conduzione delle interviste, si avvicenderanno interlocutori di volta in volta diversi: Lorenzo Canova, Claudio Crescentini, Sara De Chiara, Marco Di Capua, Guglielmo Gigliotti, Helga Marsala.

 

Ospite del settimo appuntamento, martedì 17 maggio, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Spagna, sarà  Ferran Barenblit (Buenos Aires, 1968).

 

Nel settembre 2015, Ferran Barenblit è stato nominato nuovo direttore del MACBA, Museo di Arte Contemporanea di Barcellona. Storico dell’arte, laureatosi presso l’Universitat de Barcelona nel 1991 e specializzatosi in Museologia presso la New York University nel 1995, Barenblit vanta di un’esperienza internazionale sia in campo curatoriale, sia in campo accademico.

Dal 1994 al 1996 è stato assistente curatore presso il New Museum di New York, dove collaborato con il direttore Marcia Tucker. Rientrato in Spagna, dal 1996 al 1998, e poi nel biennio 2000-2001, è stato capo curatore di Espai 13, alla Fundació Joan Miró, dove ha organizzato numerose mostre, tra cui ricordiamo Ironia, svoltasi presso le gallerie della Fundació nel 2001, e concetrata sui cambiamenti radicali che si sono sviluppati nell’arte a partire dagli anni Sessanta.

Dal 2002 al 2008, Barenblit è stato direttore del Centre d’Art Santa Mònica, uno spazio dedicato alla promozione dell’arte contemporanea. Il programma spicca per la partecipazione di numerosi artisti internazionali, tra cui: Martí Anson, Alicia Framis, Christian Jankowski, Dora García, Jiri Kovanda, Maria Nordman, Esther Partegàs e Fernando Sánchez Castillo.

Dopo quest’esperienza, dal 2008 Barenblit ha diretto CA2M – Centro de Arte Dos de Mayo della Comunidad de Madrid a Móstoles, nell’area metropolitana di Madrid, inaugurato in quello stesso anno. Fin dalla sua fondazione, il CA2M si è rivelato un centro artistico vivace e dinamico, attento al rapporto con il pubblico; accanto a un’intensa attività espositiva, ha sviluppato un ricco programma di eventi pubblici, laboratori educativi e relizzato numerose pubblicazioni.

Nel 2008 è stato anche co-curatore della Site Santa Fe Biennial, in New Mexico e nel 2014 membro della giuria della Bienal de Cuenca, Ecuador.

 

Barenblit ha tenuto conferenze presso Università, Istituzioni e Musei di tutto il mondo, tra cui ricordiamo: UC Berkeley; UC Santa Barbara; Arizona State University; Otis School of Art, Los Angeles; Cincinnati Arts Center; Universidad Nacional Autónoma de México; Universidad de Buenos Aires; Universidad Santa Cecilia, São Paulo; Université Paris III – Sorbone Nouvelle; Royal Academy of Fine Arts, Copenhagen; Biennale di Venezia; Townhouse, Cairo; Indian Art Fair, New Delhi; Association of Japanese Art Critics, Tokyo. Dal 2006 al 2011 è stato docente ospite del Royal College of Art di Londra, nel programma in Curating Contemporary Art.

Barenblit è inoltre membro dell’ACCA, Catalan Association of Art Critics (commissione 2000-2002); IKT, International Association of Contemporary Art Curators (commissione 2011-2014); ADACE, Asociación de Directores de Arte Contemporáneo de España (commissione dal 2007); CIMAM, International Committee for Museums and Collections of Modern Art.

 

OPEN HOUSE ROMA 2016

7 e 8 maggio 2016

 

Oltre 170 siti di architettura antica, moderna e contemporanea, 60 eventi speciali e un programma completamente rinnovato: torna il 7 e 8 maggio 2016, per la quinta edizione, Open House Roma, la manifestazione che ogni anno, in un solo weekend e in maniera completamente gratuita, apre le porte dell’architettura più rappresentativa della Capitale.

Open House Roma nel 2015, con oltre 150 edifici aperti e 50 eventi speciali, ha offerto al pubblico romano più di 70.000 visite guidate.

Organizzata dall’Associazione Open City Roma, quella del 2016 sarà un’edizione speciale: nella comunicazione e nella struttura del programma, ripensate per fornire ai partecipanti una chiave interpretativa diversa della storia e della cultura della nostra città.

Con più del 50% di nuovi siti da visitare, anche quest’anno saranno presenti edifici storici, moderni e contemporanei tra cui anche case private, studi di architettura, cantieri e tantissimi eventi collaterali, luoghi della Capitale solitamente non aperti al pubblico e che permettono la scoperta di aspetti inediti della città. Il programma, suddiviso per la prima volta in “aree tematiche”, restituirà una lettura intuitiva e multilivello, dalla Roma Antica al contemporaneo, suggerendo una selezione degli edifici da visitare, e degli eventi e dei tour a cui partecipare, non sulla base della classificazione storica o dell’area geografica, ma piuttosto dei propri gusti culturali. Si parte dal tema dell’”Abitare”, passando per “Factory e Produzione” fino ad arrivare a “Attraversare la storia”.
Tra le tante novità per il contemporaneo si potrà visitare l’Agenzia Spaziale Italiana, un volume astratto sospeso tra cielo e terra ad opera degli architetti dello studio 5+1AA.  Restando nell’attualità, segnaliamo le visite presso il cantiere dei nuovi headquarters BNL del gruppo BNP PARIBAS nell’area tiburtina.

Per l’architettura moderna, invece, l’apertura straordinaria del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che, insieme al Salone d’Onore del CONI all’interno del Palazzo H, offriranno una visione inedita delle bellezze dell’area del Foro Italico.
Per gli appassionati di architettura di stampo classico, la visita a Palazzo Koch, oggi sede della Banca d’Italia, e quella all’Antica Insula Domenicana, un gioiello nel cuore di Roma che racchiude La Biblioteca della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, la Biblioteca Casanatense ed il Convento domenicano della Minerva.

Per ogni informazione è necessario andare sul sito web www.openhouseroma.org e seguire le semplici istruzioni che permetteranno di partecipare all’evento gratuitamente.

L’evento è patrocinato dal Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e sostenuto da MiBACT-Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, Roma Capitale e Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia.
Open House coinvolge, nel mondo, più di 30 città tra cui Roma. Grande novità del 2016, l’adesione al format internazionale della città di Milano che inaugura una prima edizione proprio il 7 e 8 maggio, proponendosi come evento “gemello” all’ormai attesissimo evento di romano.
Open House Roma è reso possibile grazie al lavoro che, ormai dal 2012, svolge l’Associazione Open City Roma, insieme ai suoi partner e dei più di 700 volontari tra studenti, professori, architetti e semplici appassionati, che ogni anno fanno sì che i tesori della Capitale possano di nuovo rivelarsi gratuitamente a tutti gli appassionati

 

Per Info e Prenotazioni:

www.openhouseroma.org

info@openhouseroma.org

06 45563543

 

 

 

 

 

 

RAFAEL ALBERTI E L’ITALIA: ARTE E LETTERATURA TRA ESTETICA E SEMIOTICA (1902 – 1999)

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SIMPOSIO

28-29 APRILE 2016

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

PIAZZA SAN PIETRO IN MONTORIO, 3

 

Organizzano:

Real Academia de España en Roma

Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Universidad Politécnica de Valencia

Enti patrocinatori:

Consejería Cultural de la Embajada de España en Italia

 

 

GIOVEDÌ 28 APRILE

9.00 RICEVIMENTO DEI PARTECIPANTI

9.30 SALUTI

Ángeles Albert /Direttrice della Real Academia de España en Roma

Marina Righeti / Direttrice Dipartimento  di Storia dell’arte e spettacolo, Sapienza Università di Roma

Amparo Latorre Romero e Carla Subrizi / Direttori scientifici

 

10.00 PRIMA SESSIONE

Claudio Zambianchi / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Qualche esempio di ekphrasis in Rafael Alberti

 

Felipe Garín Llombart /  Universidad Politécnica de Valencia                                                   “A la pintura” de Alberti, sesenta años después…

 

PAUSA CAFFÉ

 

Carla Subrizi / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

L´esilio a Buenos Aires e il ritorno alla pittura: le liricografie.

 

Amparo Latorre Romero/ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Abiezione nell´Adefesio di Alberti.

 

 

Proiezione intervista Beatriz Amposta

 

 

 

INTERVALLO DEI LAVORI

 

16.30 SECONDA SESSIONE

 

José María Paz Gago / Universidade da Coruña

Sinestesias: Alberti plástico.

 

Paloma Alonso Alberti/

Alberti y el viaje: orillas y periferias.

 

Fernando Martínez de Carnero Calzada/ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Ut pictura poiesis e ars aemula naturae: Bosch e Goya nella letteratura di Alberti.

 

Francisco Lobera/ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Il quadro senza cornice.

 

PAUSA CAFFÉ

 

Ricardo Bertolotti / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Alberti: caminante compromisso/viandante a rischio.

 

Paolo Sorrentino / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Alberti: L’occhio dell’artista.

 

Andrés Catalán / Becario de la RAER

Los espejos del exilio: Alberti, Salinas, Cernuda.

 

Eladio Mateos / Universidad de Granada

Alberti y la Música

 

 

Martina Conte / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Alberti Ritratti di contemporanei.

 

 

 

VENERDÍ 29 APRILE

 

 

10.00 TERZA SESSIONE

 

 

Teresa Cháfer Bixquert / Universidad Politécnica de Valencia

El dibujo como pre-texto.

 

Norbert Von Prellwitz/ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Resbalando los ojos sobre sombras angélicas de Rafael Alberti.

 

 

Luisa Cerrón/ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

La arboleda perdida.

 

 

Cristina Greco / Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

Il testo artistico come campo della libertà perduta. Strategie di scrittura.

 

 

PAUSA CAFFÉ

 

Proiezione del film : Ritratto del Poeta di Fernando Birri

 

 

 

TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA: Modera  Isabella Pezzini

Paloma Alonso Alberti

Fernando Birri

Fernando Martínez de Carnero Calzada

Carla Subrizi

Amparo Latorre Romero