I nuovi progetti della promozione 2017/2018 degli artisti e ricercatori residenti alla Real Academia de España en Roma saranno presentati a stampa, pubblico ed operatori del settore culturale giovedì 22 marzo 2018, all’interno degli spazi dell’Accademia in San Pietro in Montorio (Gianicolo). Gli Open Studios, che da anni offrono la migliore creatività dei vincitori del Bando di Concorso del Ministero degli Affari Esteri spagnolo su progetti in sinergia con il panorama artistico e culturale italiano – romano in particolare – saranno ancora una volta l’occasione per incontrare ed esplorare da vicino, proprio all’interno degli atelier dei residenti, le singole realtà e le espressioni dei singoli linguaggi prescelti che vanno dall’arte figurativa alle performance, dalla storia dell’arte alle tecnologie multimediali.
L’occasione è dunque propizia per conoscere i 23 progetti “in fieri” che saranno successivamente presentati nella versione finale, come di consueto, il prossimo 22 giugno in una serata ad hoc organizzata negli stessi spazi.
L’Accademia, istituzione dipendente dell’Ambasciata di Spagna in Italia, che festeggia quest’anno il suo 145º anniversario, a partire dalla sua fondazione nel 1873 svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero nella formazione di numerose generazioni di artisti e intellettuali spagnoli, italiani e iberoamericani. Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica di riferimento per stimolare alla produzione sia delle promesse che degli affermati talenti, ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.
Questo l’elenco dei residenti e dei progetti che saranno presentati durante gli Open Studios:
Javier Arbizu (Estella, 1984) – NEOMEDIOEVO
Juan Baraja (Toledo, 1984) – L’ORDINE DELLE COSE
Ángela Bonadies (Caracas, 1970) – UN’OPERA AL GIORNO
Roberto Coromina (Remolinos, Saragozza, 1965) – IAM TANDEM ITALIAE FUGIENTES PRENDIMUS ORAS
María Teresa Chicote (Pieve di Cadore, 1991) – I MARCHESI DI VILLENA E IL PAPATO (1445-1529). MANIPOLARE LA MEMORIA STORICA ATTRAVERSO L’ARTE
Julia de Castro (Ávila, 1984) – LA RETORICA DELLE PUTTANE
Miren Doiz (Pamplona, 1980) – RIEDIZIONI
María Esteban Casañas (Madrid, 1991) – BARROCO COMPUTACIONAL: UNA REINTERPRETACIÓN CONTEMPORÁNEA DEL ORNAMENTO ARQUITECTÓNICO EN ROMA
Javier Hontoria (Madrid, 1975) – GIANFRANCO BARUCHELLO
Cecilia Molano – (Madrid, 1976) LUCCIOLE
Inma Herrera (Madrid, 1986) – MAGNETISMO IN TRANSIZIONE (RIBERA – TIEPOLO)
Miguel Leiro (Santiago de Compostela, 1994) – CIVITÁ
Miguel Marina (Madrid, 1989) – LA X NON SEGNA IL LUOGO
Leire Mayendía – (Bilbao, 1973) – FUIMOS
Álvaro Negro – (Lalín, Pontevedra, 1973) – LA PRESENZA PITTORICA COME MOTIVO
Nuria Núñez Hierro (Jerez de la Frontera, 1980) – SOTTO L’OMBRELLO DELLA FANTASIA
Santiago Pastor (Alcoy, 1979) – IL RESTAURO CRITICO DI BRANDI
Abel Paúl – (Valladolid, 1984) – ITINERARIOS DE LA ESCUCHA EN LA ACADEMIA: MÚSICA Y DE ARCHITECTURA
Milena Rossignoli (Quito, Ecuador, 1990) – EXCURTIARE
María Gisèle Royo – AUGURES. A QUALE TIPO DI UCCELLI FACCIAMO SCEGLIERE IL NOSTRO DESTINO?
Javier Sáez Castán (Huesca, 1964) – NINETTA LA MOSCA PER LE VIE DELLA CITTÀ
Elena Trapanese (Roma, 1985) – SPAGNOLI NOSTRI A ROMA. UNA RETROSPETTIVA
Ana Zamora (Madrid, 1975) – INFLUENZE ITALIANE NEL TEATRO RINASCIMENTALE SPAGNOLO: RESUSCITANDO TORRES NAHARRO
Informazione complementaria dei progetti Open Studios 2018