“La despedida”

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“La exposición, como se podrá ver, trata del mundo de los sueños, de personajes que me rodean, mi familia, la gente cercana, personajes que duermen, mi sobrino, mis padres, mis amigos… quería incluir entre ellos este cuadro como el sueño eterno, el sueño final. Es una imagen que yo presencié de la muerte de mi padre, yo me quedé con él toda la noche, y mi madre me rogó que ella quería estar en el último momento. Yo le mentí un poquito y le dije a las enfermeras que no le quitaran nada aún, que se lo quitaran sólo cuando ella estuviera presente. Ella se emocionó mucho y yo presencié esa imagen, ya mi padre estaba muerto e hice ese cuadro. Lo pinté en mi estudio y lo presenté solamente en una exposición que hice en el Museo López Torres, de Tomelloso, Ciudad Real, el pasado diciembre. Allí mi madre lo vió por primera vez, y cuando lo vió tuvo que salir de la sala porque empezó a llorar. Luego más tarde mientras estábamos almorzando me dijo: Que sepas que a tu padre no le hubiera gustado que lo hubieras pintado. Pero bueno, mi padre me posaba fenomenal, posaba para mis cuadros siempre, y yo creo que tampoco le hubiera molestado. Es un cuadro muy dramático, muy en honor a la verdad como toda mi obra, pero no está buscando el morbo, sólo refleja un momento lleno de sentimiento como es la despedida de un matrimonio que por suerte se llevó fenomenal y se quiso mucho”.

 

“Sueño con la llegada a una ciudad desconocida”

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“Este cuadro se titula La llegada a una ciudad desconocida, y me costó muchísimo trabajar en pintarlo; yo hay cuadros que empiezo y que puede ser que los termine a los cuatro o los cinco años. Este cuadro es un sueño, pasamos a la parte de la exposición de los sueños en sí, que recuerdo porque me impactan, porque me hacen reír o porque luego no entiendo nada. Sé que la cabeza por la noche va colocando las cosas en su sitio, y en este sueño tenía como cierto sentimiento de miedo, de pavor. Llegaba a una ciudad desconocida con la familia de Antonio López, mi paisano también pintor, al que adoro, y estaba su mujer con su hija Carmen. En la misma estación de aquella ciudad desconocida empieza a perseguirnos un señor. Y Antonio López me dice: Anda, vete tú por las calles y lo despistas. Tú imagínate la responsabilidad en este caso de irme yo, para que me persiguiera ese señor, que llevaba un arma, y el miedo que yo pasé. Entonces se ve claramente que la perspectiva está basada en las miniaturas indias, tuve una beca en 2006 en India, y bueno, de esas perspectivas que yo me invento, un poco infantiles, que puede recoger lo que hacen allí. Y pinté esa ciudad de noche con ese señor y yo en primer plano.”

Presentazione del libro La Real Academia de España en Roma y el conjunto monumental de San Pedro en Montorio De los Reyes Católicos al siglo XXI

Venerdì 25 giugno alle ore 19.00

Una visita al complesso monumentale di San Pietro in Montorio e la Reale Accademia di Spagna a Roma: la loro storia, il luogo della crocefissione di san Pietro, la costruzione della chiesa e del tempietto di Bramante per i Re Cattolici, il mecenatismo della Monarchia ispanica nei secoli e le opere artistiche che ospita, la creazione nel 1873 dell’Accademia di Spagna e gli obbiettivi dell’istituzione di carattere pubblico dedita alla promozione culturale e all’ospitalità di creatori e ricercatori nel campo delle arti e delle discipline umanistiche, che nel 2023 commemorerà il suo 150 anniversario.

Ingresso gratuito previa prenotazione fino ad esaurimento posti: info@accademiaspagna.org

Partecipano:

Alfonso Dastis, Ambasciatore di Spagna in Italia
Ángeles Albert, Direttrice della Real Academia de España
Flavia Cantatore (Sapienza-Università di Roma)
Claudio Varagnoli (Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara)

Insieme agli autori:
Margarita Alonso Campoy (Real Academia de España)
Javier Andrés Pérez (Real Academia de España / Museo Nacional de Escultura de Valladolid)

LOS PASOS DEL EXILIO – PROGRAMMA

LOS PASOS DEL EXILIO – PROGRAMMA DI ATTIVITÀ 2019 – 2022

 

EL PAISAJE RECOBRADO. ESULI SPAGNOLI A ROMA. OMAGGIO A MARÍA TERESA LEÓN E RAFAEL ALBERTI

Giovedì 30 giugno alle ore 10:00

Le istituzioni culturali spagnole presenti a Roma rendono omaggio a María Teresa León e Rafael Alberti. L’Ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Dastis e il direttore dell’Instituto Cervantes, Luis García Montero, inaugureranno il progetto “El paisaje recobrado [Il paesaggio recuperato]. Esuli spagnoli a Roma”, nato dalla collaborazione tra Instituto Cervantes di Roma e Reale Accademia di Spagna a Roma.

Per l’occasione gli artisti Miki Leal e Clara Montoya hanno posizionato due opere create ad hoc nella scala del Via Crucis que collega la Reale Accademia con Via Garibaldi, in omaggio agli autori in esilio María Teresa León e Rafael Alberti, in occasione del 120 anniversario della nascita del poeta di Cadice.

Gli esuli spagnoli che si rifugiarono dopo la Guerra Civile spagnola nella Città Eterna non ebbero mai accesso alla Reale Accademia, motivo per cui le citate istituzioni culturali, per onorare la memoria e come postuma ammenda, e per ringraziare la calda accoglienza che gli riservò la città di Roma, hanno deciso di rendere omaggio promuovendo la creazione di una sorta di Passeggiata dell’Arte (El paisaje recobrado) che crescerà con i successivi interventi sul citato sito, dal grande simbolismo per via del veto posto nei loro confronti dal regime franchista.

“Schiavo del pavimento” di Miki Leal
Detto intervento prende titolo da alcuni versi del primo libro della tappa romana di Rafael Alberti intitolato Roma, pericolo per viandanti. L’interesse per l’attività stessa di camminare e girovagare per la città è il punto di partenza dell’omaggio, in forma di mosaico. Le maioliche riflettono alcuni aspetti Classici della poesia di Alberti e della sua vita in esilio, conformando una sorta di ritratto psicologico. Da una parte, i grafismi disegnati sui pezzi dalla forma di mezza luna simboleggiano la vita notturna del creatore nella capitale italiana. Allo stesso modo, in un gioco di forma e composizione cromatica, sorgono le onde che evocano il Puerto de Santa María, dove l’artista ritornò dopo gli anni a Roma e, nelle sue stesse parole, “realizzò tutto quello che aveva scritto in esilio”.

“Studio 31. Uno studio per María Teresa León” di Clara Montoya
Studio 31 è una proposta di studio bandito nell’angolo del Via Crucis, fuori dal passaggio, con vista a Trastevere, la sua casa a Roma per anni insieme a Alberti, prima di tornare in Spagna. È uno studio clandestino attaccato alla Reale Accademia di Spagna a Roma, lo studio che non ebbe mai. Gli studi degli scrittori sono, anche nell’Accademia, scarni: un tavolo, una sedia, un punto luce, corrente elettrica e WiFi. Il pezzo intende fornire un luogo dove poter riposare, studiare e scrivere all’esterno (anche se in balia degli elementi) per coloro che non hanno posto all’Accademia o in un altro luogo, o che invece ce l’hanno e vogliono essere ospiti di María Teresa León. Il pezzo è specifico per lei ma, allo stesso tempo, diventa generico per tutti coloro che non ci sono stati e non ci saranno all’interno della Reale Accademia, ma che meritano tuttavia riconoscimento e rispetto.

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IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO. ITINERARI PER LA ROMA DEGLI ESULI SPAGNOLI 

9 aprile 2022
10:45h

Punto di ritrovo: Piazza Farnese.
Lingue dell’itinerario guidato: spagnolo e italiano.
Durata: 2 ore.

prenotazioni@accademiaspagna.org

A partire dagli anni ’50, si stabilì a Roma una piccola e multiforme comunità di intellettuali e artisti esuli spagnoli. Tra di essi, le sorelle María e Araceli Zambrano, Diego de Mesa, Enrique de Rivas, Ramón Gaya, Rafael Alberti e María Teresa León, solo per citarne qualcuno.

Per gli esuli spagnoli la capitale italiana non fu un semplice luogo di rifugio e di sopravvivenza, ma anche fonte di ispirazione per le loro opere. Stando a Roma, essi crearono e ricrearono la città tra la memoria, la nostalgia, il dissenso e la speranza.

Cosa cercavano gli esuli nelle strade, nelle piazze e nelle rovine romane? Cosa trovarono nel cielo, negli alberi e nelle taverne?

Roma fu per loro una città sensuale come un frutto maturo, viva e vitale, sfacciata nella sua bellezza, ma anche malinconica e divoratrice. Una città in cui è possibile seguire le tracce di chi ha osato pensare e sentire fuori dai canoni. Una città che ci ricorda che è possibile ricominciare dalle rovine. Una città per riflettere sull’esilio.

Elena Trapanese, borsista residente (2017-2018) e docente presso l’Universidad Autónoma di Madrid, guiderà i partecipanti in una terza passeggiata letteraria e poetica attraverso la Roma eterodossa degli esuli spagnoli.

Attività realizzata in collaborazione con il Progetto di Ricerca “Narrativas en transición: filosofía, literatura y ciencias sociales hacia la construcción de un Estado democrático” (SI1/PJI/2019-00307) dell’Universidad Autónoma di Madrid.

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LOS PASOS DEL EXILIO. UMBRALES DEL PENSAMIENTO EN MARÍA ZAMBRANO. MONOGRÁFICO DE LA REVISTA BAJO PALABRA  (N. 25, 2020)

8 aprile 2022
16:00h

Presentazione del libro

María Zambrano è senza dubbio una delle figure di riferimento dell’esilio spagnolo del 1939. Le sue opere sono ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione filosofica e artistica.

Attraverso il dialogo tra discipline e prospettive, vi invitiamo a seguire le orme dell’esilio di questa grande filosofa del XX secolo e le tracce di un pensiero che si è sempre dimostrato nemico di qualsiasi frontiera, reale e metaforica. Un pensiero poroso ed aperto ad altri saperi.

Intervengono: Elena Trapanese, Inma Herrera, Ángela Bonadies e Cecilia Molano (borsisti residenti 2017-2018)

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IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO. ITINERARI NELLA ROMA DEGLI ESULI SPAGNOLI
3 luglio 2021 
10.00h
Piazza San Bartolomeo all’Isola (Isola Tiberina)
Elena Trapanese, borsista residente (2017-2018) e docente presso l’Università Autonoma di Madrid, guiderà i partecipanti in una seconda passeggiata letteraria e poetica affinché possano riscoprire Roma attraverso lo sguardo di alcuni dei protagonisti dell’esilio repubblicano spagnolo.
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IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO. ITINERARI PER LA ROMA DEGLI ESULI SPAGNOLI

14 e 15 febbraio 2020

Elena Trapanese

L’esilio repubblicano spagnolo è stato uno dei più importanti del XX secolo. Risaputo è che molti spagnoli si rifugiarono in America. Alcuni di loro decisero di rimanervi; altri, dopo la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta dei totalitarismi italiano e tedesco, decisero di tornare in Europa, stabilendosi prevalentemente in Francia e in Italia.
Roma fu la città italiana che ricevette il maggior numero di esuli spagnoli, che si inserirono in un clima di fervente interesse per la
Spagna e la sua cultura. Durante la loro permanenza, Roma fu per loro una città creata e ricreata attraverso il ricordo, la nostalgia, la dissidenza, la speranza e lo sguardo rivolto all’ignoto.

⭕ Venerdì 14 febbraio alle ore 18:00 presso Academia de España presentazione del libro

⭕ Sabato 15 febbraio itinerario alle ore 11.00 con partenza da piazza Giuseppe Gioacchino Belli. Durata 2 ore.

Prenotazione obbligatoria a: info@accademiaspagna.org

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COLLOQUIO INTERNAZIONALE MARÍA ZAMBRANO: MUJER Y PENSADORA

15 e 16 febbraio 2019

Quest’anno si celebra l’80o anniversario di uno degli esili più importanti del XX secolo: l’esilio repubblicano spagnolo del 1939, del quale fu protagonista mezzo milione di persone di tutti gli strati sociali. Fu una vera e propria amputazione nel corpo vivo della nazione, una frattura le cui conseguenze continuano tutt’oggi ad offrire spunti di riflessione. In occasione di questa ricorrenza, abbiamo deciso di ricordare una delle personalità di spicco dell’esilio del 1939: María Zambrano. Il suo esilio durò quasi 45 anni e la portò a risiedere in Messico, a Cuba, in Porto Rico, Francia, Svizzera ed Italia.

Parlare della sua figura di donna e pensatrice a Roma ha un significato speciale, dato che Zambrano trascorse nella capitale italiana ben undici anni, tra il 1953 ed il 1964 –oltre ad altri due brevi periodi– che marcarono profondamente la sua vita ed il suo pensiero. «Mi sentivo nel centro della vita stando in Italia», scriverà anni dopo.

PROGRAMMA

Colloquio: “Vigencia del pensamiento de María Zambrano: arte, política y pensamiento”

Venerdì 15 febbraio:  ore 15:00-18:00

  1. Una mujer del primer tercio del siglo XX. José Luis Mora (UAM)
  2. Una mujer exiliada. Francisco José Martín (Università degli Studi di Torino)
  3. La filosofa a Roma. Elena Trapanese (UAM. Residente RAER 2017-18)

Sabato 16 febbraio: ore 11:00-13:30

  1. Le fonti mistiche. Veronica Tartabini (UAM)
  2. Vedere “altrimenti”. Lucia Parente (Università degli Studi de L’Aquila)
  3. Educación y democracia. Juana Sánchez-Gey (UAM)
Organizza e collabora:
Real Academia de España en Roma
Instituto Cervantes de Roma
Fundación María Zambrano (Vélez-Málaga)
Instituto Universitario “La Corte en Europa” (IULCE)
Departamento de Antropología Social y Pensamiento Filosófico Español. Universidad Autónoma de Madrid
Dipartimento di Filosofía e Scienze dell’Educazione. Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Scienze Umane. Università degli Studi de L’Aquila
Proyecto “La Herencia de los Reales Sitios: Madrid, de Corte a Capital (Historia, Patrimonio y Turismo)” H2015/HUM-3415
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Altre attività legate all’esilio:

New Generation Festival

30 GIUGNO, 1 E 2 LUGLIO 2021

(City &) Tecnology (City &)  Image

La prossima edizione del Festival New Generation porterà a Roma una selezione di studi emergenti europei  durante tre giorni di attività tra cui presentazioni pubbliche, e online, workshop, e un’installazione che raccoglie testi selezionati realizzati dai partecipanti.

Ingresso su prenotazione qui

Scarica qui il programma completo

READING ROOM

Dal 30 Giugno al 3 Settembre, Installazione Reading Room (Press Box)

La manifestazione prevede inoltre la realizzazione di un’installazione per la raccolta di progetti editoriali realizzati dagli autori coinvolti all’interno delle attività di Festival. L’installazione, demominata “Reading Room”, è stata concepita come un dispositivo mobile composto da sei pezzi. Ogni pezzo dell’installazione corrisponde ad un tema affrontato durante il Festival, e raccoglie una serie di libri, riviste, pubblicazioni indipendenti, che verranno esposte durante i giorni del Festival presso la Real Academia de España en Roma. L’installazione rimarrà esposta presso gli spazi dell’Accademia fino al mese di Settembre.

Lorca nell’Accademia di Spagna

INCONTRO TRA LAURA GARCÍA LORCA
E LO SCRITTORE CARLOS PARDO

VENERDÌ 2 LUGLIO /ORE 18.00

La Fondazione Federico García Lorca ha il compito di preservare l’eredità dell’universalmente riconosciuto poeta e drammaturgo. Inoltre, emulando l’eternamente moderno autore, la Fondazione è diventata uno dei maggiori spazi internazionali di sperimentazione artistica contemporanea. La sua direttrice, Laura García Lorca, parlerà dell’eredità vivente di Lorca e del futuro della Fondazione insieme allo scrittore Carlos Pardo.

INGRESSO GRATUITO PREVIA PRENOTAZIONE FINO AD ESAURIMENTO POSTI:  prenotazioni@accademiaspagna.org

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Space is the place/The place is space. In qualche luogo lontano: Roma

SESSIONE 5 con Sara Benaglia
9 giugno alle 16.00 all’Accademia di Spagna, Roma

E’ un programma facente parte del progetto di ricerca di Bulegoa z/b Space is The Place/The Place is Space il cui obiettivo è analizzare il ruolo dell’arte come pratica critica capace di offrire strumenti per arrestare, osservare e collocarsi nel mondo, per generare situazioni e immaginare modelli di vita e di produzione dello spazio.

Scarica qui il programma della sessione 5.

El Póster de Sostenibilidad de la Academia de España en Roma

Scarica qui:

Il manifesto della sostenibilità dell’Academia de España en Roma

Giornata mondiale dell’Ambiente 2021

Probabilmente la maggior parte di noi ritiene che la cultura e la sostenibilità debbano procedere di pari passo, ma abbiamo bisogno di elementi essenziali più precisi con i quali operare. Questa è la ragion d’essere di questa pubblicazione in formato poster, un’iniziativa il cui fine è quello di promuovere, a partire dalle istituzioni, nuove abitudini di approccio alla cultura con una modalità molto più rispettosa nei confronti del pianeta che abitiamo.

È stato concepito in maniera versatile e modulare, con l’idea che ciascuna delle sue facciate possa essere ritagliata e funzioni in maniera autonoma, combinandosi liberamente. L’idea è che si intenda come un manuale di elementi basici, non univoco né unidirezionale, ma che serva come punto di partenza per incoraggiare ogni organizzazione, istituzione, individuo o collettivo, a sviluppare delle linee di lavoro che contribuiscano a costruire un futuro più sostenibile.

Non c’è istituzione o agente culturale che possa ovviare il momento di crisi climatica nella quale ci troviamo, e dobbiamo affrontare la complessità di questa crisi ecologica con ottimismo, fermezza e una grande capacità di previsione ed empatia.

Questa proposta opera attraversa questo prisma, poliedrico e multifocale, nel quale la cultura svolge un ruolo cruciale nella ricerca di alternative più sostenibili e della formulazione di altre vie che ci aiutino a tracciare un cambiamento di paradigma.
Un progetto di Blanca de la Torre per la Real Academia de España en Roma

“Ci vuole più di un giorno per la sostenibilità”

La Ribot

DISTINGUISHED ANYWAYS 2021

- POSTI ESAURITI -
19, 20 y 21 de giugno


Il progetto Piezas distinguidas dell’artista La Ribot continua a crescere e a svelare nuovi profili poetici di questa singolare accumulazione di azioni sceniche iniziata nel 1993 e oggi ancora attiva.

Le nuove Piezas distinguidas sono state create a Roma in risposta all’invito rivolto dalla Real Academia de España. Per la prima volta, La Ribot propone una serie di Piezas distinguidas che nascono dal dialogo con un luogo specifico. Se in precedenza l’artista ha presentato le Piezas distinguidas in spazi teatrali o museali, in quest’occasione si avvicina all’architettura, alla storia e perfino all’astronomia, per creare uno spazio di rappresentazione effimero che occuperà e trasformerà un luogo tanto peculiare quale è la Real Academia de España en Roma.

Fondata nel 1873, la Real Academia de España ha accolto a Roma più di mille artisti che, anno dopo anno, a partire da allora, sono arrivati in città per imparare e far sì che le meraviglie che in essa si conservano trasformassero e fecondassero sia i loro progetti artistici che i loro sguardi. Situata nell’antico convento di San Francesco, sul Montorio, un luogo privilegiato sul colle del Gianicolo, i suoi studi, i chiostri, i giardini, le due torri e il magnifico tempietto di San Pietro disegnato da Donato Bramante, sono stati testimoni della vita di moltissimi artisti le cui opere, sguardi ed esperienze sono state accumulate generazione dopo generazione nell’Accademia. La Ribot si unisce con Distinguished Anyways a questa lunga e feconda linea di artisti che hanno trovato a Roma una fonte di ispirazione per le loro creazioni.

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