Annuncio del vincitore del concorso per la riabilitazione dell’Accademia

Il MITMA (Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana) annuncia il vincitore e i finalisti del concorso per progetti con intervento della giuria promosso insieme al Ministero degli Affari Esteri per la ristrutturazione e l’ampliamento della Real Academia de España en Roma.

40 team di professionisti hanno partecipato al concorso. La giuria era composta da Iñaqui Carnicero, direttore generale dell’Agenda Urbana e Architettura e presidente della giuria; Hilda Jiménez, direttore generale del Servizio Estero del Ministero degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione; Mª Ángeles Albert de León, direttrice della RAER; Marta Callejón, vice direttore generale di Architettura ed Edilizia; Juan Bordes, rappresentante della Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando nel Consiglio di Fiduciari della RAER; Elías Torres, Margherita Guccione e María Langarita come architetti di riconosciuto prestigio; ed Elena Calama, responsabile dell’area Diffusione dell’Architettura e segretaria della giuria.

Il primo premio è andato a “FUTURO PRECEDENTE”, opera dello studio di architettura Jesús Aparicio y Donaire Milans Arquitectos, degli architetti italiani ed esperti del patrimonio Francesco Cellini e María Margarita Segarra, insieme al restauratore Alejandro Pajares.

Link al comunicato stampa completo sul sito del MITMA

IL PERCORSO DELLO SPEZIALE IN ROMA – conferenza e percorso guidato

23 aprile alle 11.30h

CIRCUITO TURISTICO ATTRAVERSO I TERRITORI PATRIMONIALI RELAZIONATI ALLA STORIA DELLA MEDICINA A ROMA

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Dal 21 al 24 aprile 2022 sarà inaugurato Il percorso dello speziale a Roma, un circuito turistico unico, che unisce territori patrimoniali relazionati alla storia della medicina, alcuni dei quali precedentemente inaccessibili ai turisti o alla popolazione locale. La Real Academia de España en Roma sarà una delle tappe del nuovo itinerario romano, che vanta l’appoggio di altre prestigiose istituzioni di Roma, come la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Questo perché, anticamente, l’ubicazione della RAER confinava con l’orto botanico della spezieria di Santa Maria della Scala, situata all’interno del convento fondato dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi nella piazza di Santa Maria della Scala, proprio nel cuore del quartiere romano Trastevere.

11:30 - Conferenza di Ma. Luisa Vázquez de Ágredos Pascual y Nuria Blaya Estrada

12:30 – Láudano: passagi letterari  (percorso guidato)

Scarica il volantino per leggere più informazione

 

PROGRAMMA “CREATIVITÀ, CULTURA E SOSTENIBILITÀ” – conversazione

20 aprile ore 18.00

Nell’ambito del Ciclo di conferenze organizzato dalla Consejería Cultural de la Embajada de España en Roma: “2022 Spagna e l’era globale: V Centenario della circumnavigazione. Sfide del XXI secolo”

In presenza/Online: in presenza presso l’Accademia + trasmmisione in streaming del evento sul Facebook della Academia 

Programma:
-Presentazione di Ángeles Albert
-Dialogo tra Blanca de la Torre e Alfons Martinell
-Interventi delle borsiste residenti invitate: Elena Lavellés e Mónica Gutiérrez
-Dibattito aperto al pubblico

La Real Academia de España en Roma presenta il programma “Creatività, Cultura e Sostenibilità”, diretto da Blanca de la Torre e Alfons Martinell, con la volontà di creare uno spazio di riflessione in comune sull’importanza delle pratiche creative per gli ecosistemi culturali sostenibili. All’interno di questo programma si propongono due diverse attività:

La prima, aperta al pubblico, è il dialogo intitolato “Creatività, Cultura e Sostenibilità nell’Era Globale”, che avrà luogo il prossimo 20 aprile alle ore 18 nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato dalla Consejería Cultural de la Embajada de España en Roma: “2022 Spagna e l’era globale: V Centenario della circumnavigazione. Sfide del XXI secolo”.

Il formato consisterà in un dialogo tra i due direttori del programma, Blanca de la Torre e Alfons Martinell, in un incontro online che potrà essere seguito sia in streaming, dalla nostra pagina Facebook, che in presenza presso l’Accademia. Cominceranno con l’analisi delle loro diverse idee sui rapporti tra cultura, globalizzazione e sostenibilità per poi far confluire le loro riflessioni su politiche e pratiche culturali e creative concrete. A seguire, si darà voce a due delle borsiste residenti di quest’anno in Accademia, le cui modalità sono già profondamente intrise dell’idea di sostenibilità: Mónica Gutiérrez e Elena Lavellés. Una volta conclusi i loro interventi, la parola passerà al resto dei residenti e al pubblico presente.

 

Biografie

Alfons Martinell
Direttore onorario della Cattedra Unesco: Politiche Culturali e Cooperazione. Membro accademico della Red Española para el Desarrollo Sostenible (REDS) (Rete Spagnola per lo Sviluppo Sostenibile), SDSN in cui dirige la Comunità di conoscenza e pratica su Cultura e Sviluppo Sostenibile. Membro del Consiglio Direttivo del Cercle de Cultura di Barcellona e fondatore del Laboratorio Iberoamericano di Ricerca e Innovazione in Cultura e Sviluppo con sede a Cartagena de Indias (Colombia) e Girona. Dal 2004 al 2008 è stato direttore generale di Relazioni Culturali e Scientifici nel Ministero di Affari Esteri e Cooperazione.

Blanca de la Torre
Lavora nelle intersezioni tra arte, studi culturali, ecologia e pratiche sostenibili. In questo momento è curatrice della XV Biennale di Cuenca (Ecuador) e Responsabile dell’Aula Sostenibile del CAAM, un programma permanente dedicato all’arte e alla sostenibilità presso il Museo de Arte Contemporáneo de Las Palmas de Gran Canaria. Si occupa inoltre della curatela di mostre in musei come il MOCAB a Belgrado (Serbia) e a Pori (Finlandia). È stata a capo di mostre e progetti (2009-2014) e curatrice nel Museo ARTIUM (Vitoria-Gasteiz, Spagna) e successivamente è stata curatrice di mostre in musei internazionali (Carrillo Gil, Città del Messico; Kunstverein Salisburgo; LAZNIA, Gdansk; MACO, Oaxaca; MUSAC, León; National Gallery, Delhi; EFA New York; CentroCentro, Alcalá 31 e Fernán Gómez, Madrid, etc). È direttrice di progetti, professoressa e pubblica e impartisce regolarmente conferenze su arte e sostenibilità.

 

CCS Póster ESP

LA FERITA AL COSTATO – Lettura drammatizzata

MARTEDÌ 12 APRILE ORE 11.00 | Presentazione della traduzione di Donatella De Vivo di Pilar Campos e reading a cura di Loredana Scaramella all ‘interno di Herencias, scritture di memoria e identità. Partecipano: Giulio Benvenuti, Giacomo Faccini, Ivan Olivieri, Loredana Piedimonte, Oleksandra Soloviova.

LA FERITA AL COSTATO

Adolf Eichmann è davvero l’esempio perfetto della banalità del male? Per tentare di rispondere a questa domanda Pilar Campos ha dovuto costruire un personaggio ma, soprattutto, attendere pazientemente che esso prendesse forma attraverso lo sguardo di tutti gli altri personaggi, in una pièce in cui, di fatto, egli non è protagonista e tuttavia prende vita e, in modo inquietante, costruisce a sua volta il proprio sguardo su di noi e sul mondo.

HERENCIAS, SCRITTURE DI MEMORIA E IDENTITÀ

Il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre organizza, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, organizza questa serie di incontri con l’obiettivo di esplorare alcune delle più interessanti forme di scrittura creativa in lingua spagnola che costituiscono una riflessione collettiva sui processi di ricostruzione identitaria basati su un passato complesso e traumatico e sulla sfida imposta da un presente in cui si continuano a verificare le dinamiche di discriminazione, violenza ed emarginazione.

SCARICA LA LOCANDINA

Ciclo “IL CAMMINO SI FA CAMMINANDO. Itinerari per la Roma degli esuli spagnoli”

Sabato 9 aprile, alle 10:45.

Punto di ritrovo: Piazza Farnese.
Lingue dell’itinerario guidato: spagnolo e italiano.
Durata: 2 ore.

Si consiglia di prenotare: prenotazioni@accademiaspagna.org

A partire dagli anni ’50, si stabilì a Roma una piccola e multiforme comunità di intellettuali e artisti esuli spagnoli. Tra di essi, le sorelle María e Araceli Zambrano, Diego de Mesa, Enrique de Rivas, Ramón Gaya, Rafael Alberti e María Teresa León, solo per citarne qualcuno.

Per gli esuli spagnoli la capitale italiana non fu un semplice luogo di rifugio e di sopravvivenza, ma anche fonte di ispirazione per le loro opere. Stando a Roma, essi crearono e ricrearono la città tra la memoria, la nostalgia, il dissenso e la speranza.

Cosa cercavano gli esuli nelle strade, nelle piazze e nelle rovine romane? Cosa trovarono nel cielo, negli alberi e nelle taverne?

Roma fu per loro una città sensuale come un frutto maturo, viva e vitale, sfacciata nella sua bellezza, ma anche malinconica e divoratrice. Una città in cui è possibile seguire le tracce di chi ha osato pensare e sentire fuori dai canoni. Una città che ci ricorda che è possibile ricominciare dalle rovine. Una città per riflettere sull’esilio.

Elena Trapanese, borsista residente (2017-2018) e docente presso l’Universidad Autónoma di Madrid, guiderà i partecipanti in una terza passeggiata letteraria e poetica attraverso la Roma eterodossa degli esuli spagnoli.

 

Attività realizzata in collaborazione con il Progetto di Ricerca “Narrativas en transición: filosofía, literatura y ciencias sociales hacia la construcción de un Estado democrático” (SI1/PJI/2019-00307) dell’Universidad Autónoma di Madrid.

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IED FACTORY 2022 – 25 MARZO

I MISS YOU. DESIGN OTRE IL CONSENSO

300 studenti di IED Roma e 16 artisti internazionali lavorano insieme per una settimana su progetti trasversali tra arte e design. Performance dal vivo, video-installazioni, sfilate sonore: le opere create saranno presentate al MAXXI il 25 marzo durante un evento aperto al pubblico.

FINAL SHOW:
Venerdì 25 marzo, ore 19
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Via Guido Reni 4A, Roma
Ingresso su prenotazione a p.r@roma.ied.it fino a esaurimento posti

Roma, 15 marzo 2022 – Dal 21 al 25 marzo va in scena IED Factory. La XIII edizione dell’annuale settimana di workshop trasversali coinvolge 300 studenti dei secondi anni di Design, Moda, Arti Visive e Comunicazione dell’Istituto Europeo di Design di Roma e 16 artisti provenienti da 6 Paesi. Un’esperienza didattica e generativa che si conclude il 25 marzo alle 19 con la presentazione dei 16 progetti finali in un evento gratuito e aperto al pubblico negli spazi espositivi del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

“È con grande piacere che accogliamo al MAXXI IED Factory, progetto con il quale condividiamo pienamente lo spirito trans-disciplinare”, dichiara Domitilla Dardi, Senior Curator per il Design del MAXXI. “Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo contempla già nel suo nome il superamento delle barriere disciplinari e sin dall’inizio sostiene il confronto e il dialogo. Esattamente come la Scuola va a stimolare il lavoro di concerto tra artisti e designer”.

Performance, video-installazioni, sfilate sonore, collage artistici, nati dalla sinergia tra studenti/esse e artisti/e, riflettono sul tema I miss you. Design oltre il consenso. Il titolo si ispira alla performance del 2003 di Franko B: la sfilata della sofferenza sulla passerella della Tate come atto di ribellione e sfida al mondo della moda. “In un tempo in cui, come sostiene il filosofo tedesco-coreano Byung-Chul Han, il dolore e le alternative scomode fanno paura, il design deve dare spazio a quanto non trova consenso nel pensiero dominante, ascoltando voci spesso invisibili, alimentando sguardi liberi e pensieri tanto ribelli quanto profondi”, dichiara Laura Negrini, Direttrice di IED Roma.
Da questo nucleo allo stesso tempo fisico (il corpo) e concettuale (la mancanza, il dissenso) crescono e si diramano le opere che saranno presentate al MAXXI il 25 marzo. La regista Adele Tulli parte dal corpo come intima soggettività e strumento politico che incarna strutture di potere; l’attivista e giornalista afro-olandese Janice Deul lavorerà sugli stereotipi, le esclusioni e l’eurocentrismo nella moda; il dj tedesco Stefan Goldmann dirigerà una sfilata sonora; l’artista e designer olandese Julia Janssen porterà al centro del laboratorio il rapporto fra social media, social equity, big data e identità digitali; la pittrice Laura Federici studierà insieme agli studenti un allestimento per portare l’arte nel carcere di Regina Coeli.
Per individuare gli artisti internazionali che potessero guidare i giovani designer nell’interpretazione del tema e nell’esposizione finale al MAXXI, IED ha avviato una collaborazione con Ambasciate in Italia e Istituti di Cultura. Partner speciali di IED Factory 2022 sono infatti Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, Centro Ceco di Roma, Istituto Polacco di Roma e Real Academia de España en Roma. I 16 artisti curatori di IED Factory sono Agnes Questionmark (Agnes?), Basurama, Anouk Chambaz, Janice Deul, Jan Drozda, Laura Federici, Stefan Goldmann, Piotr Hanzelewicz, Julia Janssen, Naessi, Parasite 2.0, Vincenzo Pizzi, Marta Roberti, Davide Savorani, Stalker, Adele Tulli con Ludovica Fales.

LE DUE DIFFERENTI FASI DELLA TENSIONE – Alán Carrasco

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

OPERA


LE DUE DIFFERENTI FASI DELLA TENSIONE (2021)

Installazione. Insegna di neon a LED, trasformatori, raccordi in acciaio e installazione elettrica.

32 x 1100 cm.

Il 14 novembre 1974, appena un anno prima del suo assassinio, Pier Paolo Pasolini scrisse il suo famoso “testo corsaro” intitolato “Cos’è questo golpe? Io so” sul quotidiano Il Corriere della Sera. Nel contesto dei turbolenti Anni di piombo italiani, l’autore sosteneva di conoscere “i nomi di coloro che controllavano le due diverse – anzi, opposte – fasi di tensione”, in riferimento ai nomi dietro la responsabilità, materiale e intellettuale, delle stragi che erano state orchestrate fino a quel momento. Per sottolineare il carattere premonitore della scrittura di Pasolini, quest’opera allude agli attentati di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) e della Stazione Centrale di Bologna (2 agosto 1980), una macabra parentesi che è comprende molta della violenza di quel periodo.

L’insegna di neon è visibile dalla Via Crucis che collega Piazza San Pietro in Montorio e Via Garibaldi, così come da altre zone del Trastevere. L’opera, basata su un frammento della dichiarazione di Pasolini, è stata riprodotta nel carattere della sua macchina da scrivere, la Olivetti Lettera 22. L’impianto rimane spento durante tutta la giornata, tranne nel tempo che va dalle 16:37 alle 10:25, i rispettivi orari dei suddetti attacchi.

BIOGRAFIA


ALÁN CARRASCO

Alán Carrasco è un artista visivo e ricercatore di dottorato. La sua produzione artistica è concettualmente legata al suo lavoro di ricerca teorica. Così, il suo lavoro si concentra sui meccanismi di costruzione delle narrazioni ufficiali, prestando particolare attenzione alle strategie narrative come l’induzione selettiva della memoria e dell’oblio e la funzione dell’iconoclastia. È particolarmente interessato ai margini delle narrazioni storiche e all’analisi delle ragioni per cui certi aspetti e attori sono stati sistematicamente eliminati da esse. In progetti recenti ha anche lavorato con quelle che chiama “possibilità della storia”, cioè eventi di cui non siamo sicuri della plausibilità ma che sono, in ogni caso, plausibili.

Il suo lavoro è stato esposto al MACBA Museu d’Art Contemporani de Barcelona; CAB Centro de Arte Contemporáneo de Burgos; Sala Amós Salvador, Logroño; Maus Contemporary, Birmingham; Whitebox Harlem, New York; BIENALSUR Bienal Internacional de América del Sur; Lo Pati Centre d’Art de les Terres de l’Ebre; Centro de Cultura Contemporánea Hiriartea de Pamplona/Iruñea; Württembergischer Kunstverein, Stuttgart; Centro Cultural de España en Lima; Arts Santa Mònica, Barcelona; e l’Accademia spagnola di Roma, tra gli altri. Ha ricevuto diverse sovvenzioni e premi, come il MAEC-AECID Grant per una residenza d’artista presso l’Accademia di Spagna a Roma (2021), il MANGO Award per il miglior artista emergente durante la Swab Barcelona Art Fair (2020), le residenze di scambio tra Casa de Velázquez e Hangar (2019), l’Art Nou Award per la migliore mostra personale (2019), il SAC – FiC Residency Programme (2018) o l’Agata Baum de Bernis Grant per artisti del Goethe Institut e il Baden Württemberg-Catalunya Grant (2016).

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JUAN LUIS MORAZA, INSTANTS SHARES

REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA

INSTANTS SHARES

Libro d’artista con tre stampe originali relative a tre emissione di tempo: chronon, anthropon e aeternon.

Autore: Juan Luis Moraza

Tecnica: fotoincisione, intervento e manipolazione

Donazione dell’artista (2 marzo 2022)

 

La dedizione dell’artista è allo stesso tempo l’epitome del lavoro e la sua dissoluzione nel momento pieno della creazione. L’operosità naturale della vita si intensifica dove supera la necessità nel desiderio. Ma la produttività toglie l’eccellenza del lavoro. Negli ultimi anni ho fatto diverse esposizioni sulla nozione di “lavoro assoluto”, osservando come tutta la nostra esistenza nelle società contemporanee si sia trasformata in produttività: lavoriamo le nostre emozioni, lavoriamo il nostro corpo, le nostre relazioni, le nostre forme di riposo, lavoriamo la nostra immagine e il nostro futuro. Stiamo ammettendo una progressiva estensione del tempo e dello spazio di lavoro, delocalizzato e senza orari; il tempo del processo è sostituito dall’istantaneità del risultato o dal ritardo strategico del progetto; e abbiamo imparato a trasformare il nostro tempo libero in un sacrificio senza remunerazione: se non contribuisce all’aumento della ricchezza, vivere viene considerato una forma di pigrizia.

A queste indagini sull’esperienza del lavoro appartiene l’edizione della PRIMA SERIE di banconote della BANCA INTERNAZIONALE DEL TEMPO DI LAVORO, presentata lo scorso gennaio 2020 nella mostra “tripalium” alla Galleria Espacio Mínimo di Madrid. In essi, è stata provata una riflessione sulla capitalizzazione e la simbolizzazione del tempo. In più di venti lingue, banconote con diversi valori temporali, da 0,0001 secondi a 500.000 ore… mostravano iconografie complesse e piccoli inganni allegorici, secondo il tipo di strategie simboliche tipiche della grafica utilizzata dagli Stati da quando assunsero il monopolio dell’editoria monetaria: in ognuna di esse, la scelta di ogni dettaglio (lingua, valore, firme, tipografia, icone, ornamenti) configurava una narrazione specifica.

INSTANTS SHARES, il titolo comune delle 3 opere create in questa occasione per The Print Subscribers Club, si presenta come un nuovo saggio sull’esperienza e il significato del tempo, e sul modo frattale in cui il tutto è incluso in ogni parte. Pubblicare lavori grafici significa sempre condividere, essere parte di qualcosa. E ho pensato che questo progetto fosse un’opportunità per intensificare quell’esperienza di reciprocità e collaborazione. È in questo senso che l’edizione di AZIONI DI ISTANZE si offre come simbolo: nella sua origine greca alludeva al frammento di un recipiente che, dopo una cena tra amici, veniva rotto affinché ognuno di loro potesse conservare lo σύμβολον – emblema, insegna e contratto – dell’amicizia. Per il resto, ciò che si condivide, ciò che si offre e ciò che si riceve, ciò che si contesta e ciò che si sottrae, ciò che si trova, ciò che si ha e ciò che si perde, è sempre il tempo, attorno al quale si concentrano le associazioni e i conflitti umani: perché la vita consiste nell’intensità e nella qualità dell’esperienza del tempo.

Ogni titolo di ciascuna delle tre trasmissioni di istanti implica quindi la condivisione di un tempo reale, immaginario e simbolico. Le tre trasmissioni compongono una sorta di trilogia: (I) la fugacità dell’istante, che sfugge alla coscienza ed è evocata nelle esperienze transtemporali dell’estasi corporea, emotiva o intellettuale; (II) il corso della vita, e il suo limite irrevocabile; (III) l’ampiezza incommensurabile, il punto di fuga di tutti i calcoli e idealizzazioni sull’infinito.

 

BIOGRAFiA DEL ARTISTA

JUAN LUIS MORAZA

Borsista RAER 1991-1992

1960 (Vitoria, Spagna)

Vive e lavora a Madrid.

Juan Luis Moraza espone dal 1980 e occupa un posto rilevante tra gli artisti spagnoli, con opere in importanti musei e collezioni nazionali e internazionali. Ha rappresentato la Spagna all’Expo92 di Siviglia, alla Biennale di San Paolo nel 1994, alla Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana nel 1995 e ha presentato il suo lavoro alla Biennale di Venezia nel 2001. Le sue ultime mostre personali includono “tripalium” (Espacio Mínimo. Madrid, 2020), “de oficio” (Estrany-de la Mota. Barcellona, 2017), “trabajo absoluto” (MAC. Coruña. 2016), “república” (Reina Sofía. Madrid, 2014); “IMPLEJIDADES” (Montehermoso. Vitoria, 2009), S¡ (Elba Benítez. Madrid, 2004); “Interpasividad” (K.M. San Sebastián, 1999)… I suoi lavori come saggista includono “Estética del límite. Marcos y pedestales como dispositivos de discontinuidad”, “Corduras” (2008), “Ornamento y Ley” o “MA(non é)DONNA. Imágenes de creación, procreación y anticoncepción”, insieme a numerosi saggi in libri collaborativi, riviste specializzate e cataloghi. Ha curato mostre come “Incógnitas: cartografías del arte contemporáneo en Euskadi” (Guggenheim Bilbao, 2007), “El retorno de lo imaginario. Realismos entre XIX y XXI” (Museo Reina. Madrid, 2010), e “Tesoro público. Economías de realidad” (ARTIUM. Vitoria, 2012).

 

 

VOCI E CULTURE REGISTRATE (ripetizione e differenza) – dibatitto

“VIDEOGRAFÍAS: VOCI E CULTURE REGISTRATE (RIPETIZIONE E DIFFERENZA)

MERCOLEDÌ 2 MARZO ALLE 19:00 (GMT+1)

3º dibattito del progetto di ricerca Videografie: la cultura tra le telecamere. Mostra online www.reactivandovideografias.com

Dibattito online e presenziale

Presenziale:
Posti limitati. Prenotazione su: info@accademiaspagna.org

Online: streaming sui canali della Real Academia de España en Roma

Tratteremo qui le tematiche che si reiterano e si singolarizzano nelle opere che costituiscono Riattivando Videografie: Identità, decolonizzazione, femminismo, violenze, intimità, cultura… La ricchezza e la diversità di approcci, forme e voci del lavoro videografico di questa mostra la convertono in un significativo ed evocativo ritratto della complessità di mondi di vita.

Dalla registrazione documentaristica ed etnografica alle forme ibride di fiction e auto fiction, le possibilità della creazione audiovisiva si muovono in un ricchissimo gradiente in cui c’è posto per la realtà senza filtri e l’infiltrazione di una telecamera che vede senza essere vista, fino alla complicità di una storia creata, rappresentata o immaginata a partire da ciò che pungola chi crea, sia intimo o culturalmente condiviso. In questa tavola rotonda cerchiamo l’opportunità di parlare delle nostre culture parlando delle loro creazioni. A tale scopo proponiamo una conversazione tra i vari curatori, curatrici e artiste a artisti partecipanti al progetto.

Che cosa diciamo e che cosa mostriamo in queste opere? Che cosa nascondiamo? Che cosa reiteriamo e che cosa ci distingue? In quale misura gli interessi e le tematiche su cui lavorano artisti e curatori ci permettono di conoscere la complessità in cui abitiamo nelle sue sintonie globali e punti di intensità locali? Chi sono i soggetti di quei discorsi? Come narriamo, quali sono le nostre scritture e mezzi, i nostri espedienti, i modi di dire e le strategie? Che cosa le differenzia da altre creazioni audiovisive? Come dialogano con altre pratiche creative che si diffondono e abitano la quotidianità delle reti?

Coordinatrice:

REMEDIOS ZAFRA, saggista e Científica Titular dell’Istituto di Filosofia del CSIC. È stata professoressa universitaria di Arte, Antropologia, Politiche dello Sguardo e Studi di Genere. Orienta la sua ricerca sullo studio critico della cultura contemporanea, il femminismo e la creazione. È autrice dei libri El Entusiasmo. Precariedad y Trabajo creativo en la era digital (Premio Anagrama de Ensayo y Estado Crítico) Ojos y capital, (h)adas (Premio Meridiana e Público de las Letras), Un cuarto propio conectado e Netianas. Fa parte del Patronato della Real Academia de España en Roma. (www.remedioszafra.net)

Partecipanti:

IRIS LAM, gestrice culturale, curatrice, ricercatrice e docente. Lavora al Centro Cultural de España in Costa Rica, dirige l’organizzazione culturale strategica Global Metro Art ed è professoressa ricercatrice all’Universidad di Costa Rica. I suoi progetti si sviluppano nelle discipline delle arti visive, la sperimentazione, il video e i nuovi media; con tematiche relative ai diritti umani, migrazione, femminismo, LGTBIQ, sinologia e mercato artistico-culturale.

ESTIBALIZ SÁBADA MURGUIA, artista e dottoressa in Arte e Ricerca. Borse di studio: Academia de España en Roma 2018 e 2016, Borsa di studio Multiverso BBVA, Borsa di studio Art i Natura, La Cité Internationale des Arts de París, Fundación BilbaoArte, Museo Artium e VEGAP. Mostre al MUSAC, Matadero, Centro Centro e proiezioni video al MNCAR Madrid, MACBA, Fundació Antoni Tàpies e CDAN. Inoltre, ha diretto diversi seminari su pratiche artistiche, attivismo e femminismo in centri come Arteleku, Sala Rekalde, o Tabakalera.

GLADYS TURNER BOSSO, architetta, ricercatrice e curatrice indipendente. Membro del Consejo de Exposiciones del Museo de Arte Contemporáneo di Panamá (MAC-Panamá). Membro dello staff curatoriale della X Biennale Centroamericana (2016). Nel 2012 ha scritto per "De mi barrio a tu barrio. Streetart in Mexico, Central America and the Caribbean" del Goethe Institut. Nel 2015 ha scritto per l’antologia “Entre Siglos. Arte contemporáneo de Centroamérica y Panamá” pubblicata dalla Fundación Rozas-Botrán del Guatemala.

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Finissage della mostra “Fabbricare nell’emergenza – Il mondo maker e la sfida del COVID 19”.

Il prossimo venerdì 25 febbraio 2022 alle ore 18,30 presso la Real Academia de España en Roma avrà luogo l’evento di

L’evento sarà aperto da un talk a cui prenderanno parte – oltre ad alcuni autori dei progetti – Cristian Fracassi, ingegnere inventore delle valvole stampate in 3D che hanno salvato la vita a molti durante la pandemia, Valentino Catricalà, Curatore SODA Gallery di Manchester e lecturer alla Manchester Metropolitan University, Rosella Siani, architetto e fondatrice del gruppo di fabbricazione digitale VAHA, e Ramon Rispoli, coordinatore scientifico del programma di ricerca internazionale “Actuar en la Emergencia”.

Al termine dell’incontro, Michela Musto, architetto, CEO di The Spark Creative Hub e curatrice della mostra, ne farà una visita guidata. L’obiettivo di questa mostra è svelare il lavoro dei maker spagnoli e italiani e gettar luce su alcuni dei modi in cui il mondo della fabbricazione digitale si è mobilitato, dalla primavera del 2020 ad oggi, per far fronte all’emergenza pandemica.

Questa mostra fa parte del programma di ricerca triennale “Agire nell’Emergenza”, ormai prossimo a compiere un anno di traiettoria, che ha già prodotto una serie di interessanti analisi riguardanti in generale la capacità di azione del design (nel suo senso più ampio di progetto), delle arti visive e delle scienze sociali di fronte alla sfida del Covid-19.

Qui puoi scaricare i fogli di sala sia in spagnolo che in italiano.