ESSENZA E ESSENZIALITÀ IN ARCHITETTURA – ciclo di conferenze

17 GIUGNO APPUNTAMENTOCON H Arquitects ALLE ORE 18:00 IN ACCADEMIA

“Essenza e essenzialità. Metodi ed elementi del progetto architettonico”, a cura di Gianpaola Spirito, prof.ssa di progettazione architettonica Sapienza- Programma organizzato dal DIAP Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma e la Real Academia de España en Roma.  Da aprile a giugno 2022.

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Il ciclo di conferenze intende indagare alcune metodologie ed elementi che caratterizzano il progetto di architettura del XXI secolo, che non sono innovativi ma profondamente radicati nella storia e nella cultura dei luoghi e dell’architettura.
In seguito alla recente crisi economica e culturale che ha profondamente modificato la realtà e le condizioni nelle quali si interviene, alcuni architetti ricercano l’essenzialità, lavorano con temi e elementi fondamenti dell’architettura, che l’hanno caratterizzato fin dalle sue origini: il tempo, la luce, la tettonica, le relazioni urbane, la reinterpretazioni di spazialità e elementi che appartengono all’architettura spagnola.

ULTIME SERE CON TERESA D’ÁVILA – Presentazione del libro di Cristina Morales

GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2022 /ORE 18:00, PRESENTAZIONE DELLA EDIZIONE IN ITALIANO

CRISTINA MORALES IN CONVERSAZIONE CON DILETTA BELLOTTI

A causa di un imprevisto Claudia Durastanti non potrà partecipare all’evento

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Alla soglia dei cinquant’anni, Teresa d’Ávila si trova ospite nel palazzo di donna Luisa de la Cerda con il compito di consolare la padrona di casa, rimasta vedova da poco. Qui, oltre a gettare le basi per la fondazione del suo nuovo convento, Teresa attende alla stesura di quello che sarà un testo cardine del genere autobiografico, il Libro della Vita.

Ma… e se la santa avesse lavorato in parallelo a un diario più intimo, redatto per evocare il suo passato e raccontarsi come essere umano, non solo come religiosa? La Teresa di Cristina Morales riscrive quindi se stessa e la sua storia: una donna vista attraverso lo specchio di una madre che ha passato la vita intera a partorire finché proprio la morte per parto non se l’è portata via; una figlia che ha sempre rifiutato di adeguarsi alle aspettative, e fin da piccola ha cercato la ribellione attraverso i libri, la lettura, i giochi con i cugini; una suora che non ha mai accettato intermediari nella sua relazione d’amore con Dio; una scrittrice potente, che ha scelto di raccontarsi in prima persona, con una prosa attorcigliata, danzante, al servizio della più grande delle sfide, dire l’indicibile. Cristina Morales reinventa una straordinaria e suggestiva figura femminile che diventa simbolo di radicalismo ed emancipazione, una Teresa, se non libera da vincoli e doveri, sicuramente pronta a combatterli, una donna capace di determinare il proprio destino in una società pensata da e per gli uomini.

Cristina Morales, Granada, 1985. Autrice dei romanzi Lectura fácil (Anagrama, Premio Nazionale di Narrativa 2019 e Premio Herralde del Romanzo 2018), Terroristas modernos (Candaya, 2017), Últimas tardes con Teresa de Jesús (Lumen 2015, Anagrama 2020) e Los combatientes (Caballo de Troya 2013, Anagrama 2020); vincitrice del Premio INJUVE di Narrativa 2012 e, inoltre, autrice del libro di racconti La merienda de las niñas (Cuadernos del Vigía, 2008). Le sue storie sono state pubblicate in numerose antologie e riviste letterarie.
In qualità di drammaturga, ha lavorato per svariati teatri e compagnie, tra cui Sol Picó, Sara Molina, il Teatro Nacional de Cataluña e il Teatro del Barrio.
Nel 2017, le è stata conferita la Borsa di studio di Scrittura Montserrat Roig; nel 2015, quella della Fondazione Han Nefkens e, nel 2007, la Borsa di studio della Fondazione Antonio Gala per Giovani Creatori. Nel 2021 è stata borsista presso la Reale Accademia di Spagna a Roma ed è stata selezionata tra i 25 migliori scrittori spagnoli sotto i 35 anni dalla rivista Granta.
Laureata in Diritto e in Scienze Politiche, e specializzata in Relazioni Internazionali, è anche ballerina e coreografa di Iniciativa Sexual Femenina e produttrice esecutiva del gruppo punk At-Asko. Inoltre, è archivista e diffonditrice di mugrelindas con il collettivo BachiniBachini.

www.iniciativasexualfemenina.es   at-asko.bandcamp.com   Instagram: @bachini.bachini

Diletta Bellotti, classe 1995, autrice e attivista romana, laureata in Diritti umani e Migrazione alla University of Kent per poi specializzarsi nella lotta alle agromafie. Nel 2019, insieme ad alcune realtà del territorio, ha lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione “Pomodori Rosso Sangue.” Lo scorso ottobre è uscito il suo libro di The Rebel Toolkit edito De Agostini. Dal 2020 è ricercatrice presso la Fondazione Osservatorio Agromafie.

Trame della memoria – mostra e ciclo di conferenze

Dal 3 marzo al 22 maggio 2022

Mostra a cura di Benedetta Tagliabue. Un progetto della Fundació Enric Miralles con il supporto della Dirección General de Agenda Urbana y Arquitectura del Ministerio de Transportes, Movilidad y Agenda Urbana, in collaborazione con l’Accademia di Spagna a Roma.

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CICLO DI CONFERENZE

10 maggio ore 10:30
Dipartimento di Architettura Università degli Studi Roma Tre. Via Aldo Manuzio, 68L  Ex Mattatoio, aula Adalberto Libera

Intervengono:
Maria Margarita Segarra Lagunes (Docente Dipartimento di Architettura Università degli Studi Roma Tre)
Benedetta Tagliabue, Direttrice dello studio EMBT e Presidente della Fondazione Enric Miralles

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12 maggio 2022 ore 10.00
Aula Magna, Facoltà di Architettura, Piazza Fontanella Borghese, 9

Saluti: Orazio Carpenzano, Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze dell’Architettura
Introduce: Federica Morgia, Docente Dottorato in Paesaggio e Ambiente, Sapienza Università di Roma
Lectio Magistralis: Benedetta Tagliabue, Direttrice dello studio EMBT e Presidente della Fondazione Enric Miralles

Un doppio omaggio: Antón García Abríl versus Ennio Morricone – Venerdì Musicali

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EMILIO CALANDÍN HERNÁNDEZ VENERDÌ 29 APRILE 2022/ ORE 19:00 & FREON ENSEMBLE (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti)

Il concerto presenta opere composte tra la seconda metà del XX secolo e le due decadi del XXI. Si tratta di un omaggio ai compositori Antón García Abríl y Ennio Morricone, deceduti recentemente, le cui idee hanno contribuito ad arricchire la creazione musicale. Oltre alle opere dei già citati García Abríl e Morricone, il programma include brani dei compositori Luciano Berio, Mauro Cardi, Jesús Rueda, Manuel Rodríguez, César Camarero y Emilio Calandín. Tutti i compositori spagnoli sono stati, o sono, borsisti presso l’Academia de España en Roma.

Il concerto, ideato e coordinato dal compositore e borsista RAER Emilio Calandín, sarà interpretato dal FREON ENSAMBLE, fondato a Roma nel 1993 da Stefano Cardi.

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Concerto di Pianoforte – Premio Internazionale Maria Canals

VENERDÌ 13 MAGGIO 2022/ ORE 19:00 Concerto di SANDRO GEGECHKORI, VINCITORE 66ª EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI PIANOFORTE MARIA CANALS

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Il Concorso María Canals venne fondato nell’anno 1954 dalla pianista María Canals e da suo marito, lo scrittore Rossen Llates. A partire da allora, il Concorso è organizzato annualmente presso il Palau de la Música di Barcellona.

Sandro Gegechkori, pianista ventenne, è uno dei giovani pianisti di maggior successo della Georgia . Ha ottenuto riconoscimenti sia nel suo paese nativo che all’estero ed è stato definito un “mago del pianoforte” dal quotidiano Georgian Journal. Sandro è vincitore del Primo Premio e della Medaglia d’Oro del 66° Concorso Internazionale di Musica María Canals tenutosi a Barcellona nell’anno 2021.

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Concerto di Pianoforte Salome Jordania – Concerto di Pianoforte XXI Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi

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VENERDÌ 6 MAGGIO ORE 19.00 Concerto di Pianoforte Premio Iturbi SALOME JORDANIA A. Scriabin e J. Brahms (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti)

Il Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi nasce nel 1981 per commemorare la memoria del pianista valenziano José Iturbi. Il Concorso Internazionale Pianistico di Valencia Premio Iturbi è una competizione di carattere biennale che ha tenuto la sua XX edizione nel 2017. Dopo una breve pausa, riprende la sua seconda tapa con la XXI edizione in giugno 2021, anno del suo 40 anniversario.

Salome Jordania iniziò gli studi all’età di sette anni nel suo paese nativo Tbilisi, in Georgia. In giovane età vinse la Competizione Nazionale di pianoforte di Georgia, seguita dalla Competizione Internazionale di Tbilisi e dall’ottava edizione della Competizione Televisiva Internazionale per giovani musicisti di Mosca. Inoltre, vinse il primo premio della Competizione Nazionale Chopin di Tbilisi e, successivamente, il Sindaco della città le conferì il premio speciale per il ruolo di Cultural Ambassador to Georgia.

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OPEN STUDIOS 2022 – 19 maggio

PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DEGLI ARTISTI RESIDENTI 2021/2022   

Giovedì 19 maggio 2022

ore 10.00 – 17.00 ingresso su appuntamento per gli operatori culturali e professionisti del settore: cristina.redondo@maec.es / info@accademiaspagna.org
ore 17.00 – 19.00 ingresso libero per il pubblico

Gli Open Studios sono l’occasione per conoscere da vicino la creatività dei borsisti dell’Accademia. Negli atelier dei residenti sarà possibile vedere i loro progetti, attualmente in corso d’opera, declinati secondo le tecniche artistiche prescelte, che per questa stagione spaziano dall’arte figurativa alla fotografia, dal teatro al cinema, dal fumetto alla moda, fino alla gastronomia.

Questo giorno sarà inoltre possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia solitamente chiusi al pubblico, come i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.

Giovedì 19 maggio 2022 si rinnova l’appuntamento con gli OPEN STUDIOS della Real Academia de España en Roma, una giornata in cui sarà possibile visitare gli studi e i work in progress degli artisti in residenza presso l’Accademia per la stagione 2021/2022.

Dopo due anni di chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria, sarà di nuovo possibile incontrare di persona gli artisti e conoscere in anteprima i loro processi creativi che li porteranno alla realizzazione dei loro progetti finali.

 

Come dichiara María Ángeles Albert De León, Direttrice dell’Accademia “Da quasi 150 anni le residenze in Accademia rappresentano per i borsisti una grande opportunità di crescita personale e artistica, oltre ad essere una vera e propria fucina di creatività che ha portato anno dopo anno a consolidare il ruolo della Real Academia de España di Roma come polo della cultura spagnola all’estero”.

 

Nel 2023 l’Accademia si prepara a festeggiare il suo centocinquantesimo anniversario, è dal 1873 infatti, che questa istituzione si è dedicata alla formazione di generazioni di artisti e intellettuali spagnoli e ibero-americani. Per questa speciale ricorrenza è previsto un fitto calendario di attività culturali e artistiche tra Italia e Spagna.

 

Nella giornata degli OPEN STUDIOS sarà possibile visitare gli atelier dei 22 artisti residenti (sono  1031 ad oggi i borsisti ospitati dall’Accademia in 149 anni di attività) vincitori di un bando di concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, e vedere i loro lavori attualmente in corso d’opera, che traggono ispirazione da Roma e la sua storia.

I lavori saranno successivamente presentati al pubblico in occasione della grande mostra finale, Processi 149, che verrà inaugurata il 15 settembre 2022.

 

Molto ricca e variegata la proposta culturale per questo anno accademico, che vede artisti e ricercatori esprimersi in svariate discipline, dalla scultura di David Bestué, a  Paradosso/Romolo di Sergio Arribas, progetto multidisciplinare legato alla Moda, a Carles Tarrasò che con il suo progetto Estetica della spezia esplora il ruolo della gastronomia come arte multisensoriale, da Manù Blàzquez, che  ha in programma Il Giardino di Euclide, un libro d’Artista realizzato con la tecnica dell’incisione a Isaias Griñolo con  un lavoro di videoarte ispirato ai graffiti, al progetto fotografico di Jorge Fuenbuena, ispirato e dedicato a Pasolini nel centenario della sua nascita. E ancora: Francisco Javier Muñoz, che vuole indagare la figura di José Manuel Aizpùrua e il suo legame con Roma, Alex Nogué che propone un lavoro dedicato al binomio cultura/natura ispirato ai dipinti della Villa di Livia, il progetto cinematografico di David Pérez dedicato alla Garbatella, al fumetto muto di Brais Rodriguez Still Life, al progetto di mediazione artistica di Leire San Martin Goikoetxea. Alla musica sono dedicati lo studio time.notime di Manuel Rodriguez Valenzuela che indaga la percezione del tempo nella musica e il lavoro di Daniel Moro, uno studio  di musicologia sull’influenza dell’Italia nella musica spagnola d’avanguardia.

 

Forte anche la presenza femminile, con Monica Gutierrez del collettivo Basurama che propone un’indagine sul tema dell’ibridazione applicata nell’arte, Elena Lavellés, con il progetto pittorico Ruina montium: una stratrigrafia aurea, Almudena Ramìrez-Pantanella  che con l’opera teatrale Arringa vuole avvicinarsi al teatro ludico romano, fino al cinema sperimentale di Marta Azparren e  alla scultura di Mireia C.  Saladrigues.

 

Sono inoltre quattro i borsisti provenienti da paesi latinoamericani: Diego Aramburu, drammaturgo boliviano con il progetto teatrale A occhi chiusi, Daniel de la Barra, peruviano, con un lavoro pittorico Questo non è un paesaggio: pittura di viaggio e dialoghi dell’esilio, lo scrittore argentino Manuel Ignazio Moyano, con un saggio letterario su J. Rodolfo Wilcock e dal Messico Luisa Irazù Lòpez Campos con un interessante studio dedicato alla Conservazione del Patrimonio e ai giovani.

 

Riprendono inoltre quest’anno le visite aperte al pubblico- “Siamo felici – continua Albert – di aprire le porte della nostra Academia non solo agli addetti ai lavori ma di offrire al pubblico l’opportunità di avvicinarsi e conoscere i lavori dei nostri residenti”. Oltre agli studi degli artisti sarà possibile vedere anche alcuni dei luoghi dell’Accademia, solitamente chiusi al pubblico, come il chiostro, i giardini, la terrazza, il salone dei ritratti e la sala da pranzo del piano nobile.

 

La Real Academia de España en Roma, istituzione dipendente dell’Ambasciata di Spagna in Italia, svolge da sempre un ruolo fondamentale e strategico per la politica culturale spagnola all’estero.

Piattaforma culturale e centro di produzione e innovazione artistica ha come obiettivo primario quello di proiettare e diffondere la cultura creativa a livello internazionale.

Dal 2016 gode del supporto dell’Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo (becas MAEC – AECID).