Irazú López – processi 149

IRAZÚ LÓPEZ CAMPOS, RE-PENSAR EL PATRIMONIO


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 | Mostra finale degli artisti e ricercatori residenti, stagione 2021/2022

Dal 15 settembre al 27 novembre 2022

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SCHEDA daTI

A. Panel esquema de resultados conceptuales del taller participativo-horizontal “Ri-Pensare il Patrimonio”: Nos muestra los conceptos con los cuales los participantes de los talleres efectuados con jóvenes habitantes de los 15 Municipios de Roma relacionaron la palabra Patrimonio antes y después de haber vivido el taller. Patrimonio + Ri-Pensare = Il mio Patrimonio.

B.  Material audiovisual: Dentro del baúl patrimonial se encuentra una pantalla donde se proyectan distintas cápsulas que hablan acerca de detalles temáticos del proyecto de “Re-Pensar el Patrimonio” tales como: la metodología de trabajo utilizada, la importancia del trabajo con participación ciudadana y jóvenes en temas de Patrimonio y detalles acerca de los talleres participativos y resultados del proyecto.

C. Intervención participativa del visitante: Dentro del baúl patrimonial se encuentran las instrucciones para realizar una acción participativa donde se invita a los visitantes a intervenirlo, pegando en él un Post-it donde enlisten los elementos que consideran que conforman su Patrimonio Personal, su Patrimonio Emocional.

D. Maleta patrimonial (Baúl Patrimonial): Uno de los resultados más relevantes del proyecto “Ri-Pensare il Patrimonio” fue el concepto de Patrimonio Portátil, en el que los jóvenes participantes de los talleres llegaron a la conclusión de que el Patrimonio viaja contigo, se mueve y evoluciona y se transporta con cada individuo. Es lo que conforma nuestra maleta patrimonial.

Cápsula 1 “Metodología de trabajo”. Duración: 4:00 minutos.

Cápsula 2 “La importancia del trabajo participativo con niños y jóvenes” Duración: 5:04 minutos.

Cápsula 3 “¿Por qué es fundamental la participación ciudadana y el trabajo en torno a la temática del Patrimonio?” Duración: 4:55 minutos.

Cápsula 4 “Proyecto Re-Pensar el Patrimonio. El Patrimonio de Roma y sus 15 municipios” Duración: 4:56 minutos

Cápsula 5 “El Patrimonio Emocional, el Patrimonio Portátil”. Duración: 5:25 minutos.

E. Panel explicativo del proyecto Ri-Pensare il Patrimonio: Rodeado de fotografías que nos muestran el trabajo realizado durante el proyecto “Ri-Pensare il Patrimonio” se encuentra un texto explicativo que nos da las pistas para poder conocer su metodología, proceso, puesta en marcha y resultados preliminares.

F. Panel mapa patrimonial juvenil de Roma: Están representados, en el interior del mapa de Roma, los conceptos con los cuales los jóvenes habitantes de los 15 municipios, que participaron en los talleres del proyecto “Ri-Pensare il Patrimonio”, vincularon a su ciudad.

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Ri-Pensare il Patrimoni, IL PROGETTO

Il processo di “patrimonializzazione”. L’importanza della partecipazione cittadinagiovanile nella conservazione del Patrimonio. Il caso di Roma.
È un progetto di ricerca, artistico-culturale, che mira ad avere una visione patrimoniale delle città, a partire dallo sguardo dei suoi cittadini giovani. In questa occasione si è lavorato a Roma, con giovani abitanti dei suoi 15 municipi.

Come percepiscono il luogo in cui vivono e con quali elementi si sentono identificati? Coincide la loro visione patrimoniale con la visione istituzionale? Possiamo, dalla cittadinanza giovanile, apportare investimenti affinché le Istituzioni concepiscano progetti patrimoniali attuali e adeguati? A partire da una metodologia partecipativo- orizzontale, di mia concezione, di generazione di apprendimento in tempo reale, si è lavorato su ciò che è per loro il Patrimonio e quali sono gli elementi con i quali si sentono identificati nella loro città e nel loro quartiere. Come risultato si cerca una radiografia patrimoniale di Roma, vista dai suoi giovani.

La proposta si trova all’interno dell’azione-ricerca. Si tratta di approfondire i processi di costruzione sociale del Patrimonio, a partire dalla concezione e avviamento di laboratori partecipativo-orizzontali con giovani abitanti di Roma. Suddetto dispositivo funziona generando e stimolando apprendimento patrimoniale cittadino giovanile che può servire da base al possibile sviluppo di politiche pubbliche patrimoniali.

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SU IRAZÚ LÓPEZ CAMPOS

Foto Irazú QR Processi 1495 giugno 1980
Città del Messico, Messico.
E-mail: irazu13@yahoo.com

La sua formazione iniziale è in Comunicazione, dove è nato il suo interesse per la ricerca e ha sviluppato abilità per la concezione e l’avviamento di progetti. Ha svolto un Master in Mediazione Culturale, in Direzione di Progetti Culturali e un Dottorato in Storia Culturale e Artistica, entrambi presso la Sorbonne di Parigi, propendendo per il tema del Patrimonio, utilizzando come strumento di miglioria della qualità della vita e di consolidamento di autostima e identità. Specialista in temi di Patrimonio, educazione patrimoniale, partecipazione cittadina, metodologie partecipative e orizzontali; e mediazione e comunicazione culturale. Ha conciliato la parte teorica e accademica con la parte pratica e sperimentale. Ha collaborato come consulente con Organismi come l’UNESCO, in temi di Patrimonio Mondiale; in istituzioni come il Ministerio de Cultura de España, dove ha coordinato un programma di educazione patrimoniale: “Patrimonio Joven”; e la Secretaría de Hacienda, in Messico, dove ha concepito e avviato un progetto di riorganizzazione delle aree culturali, fondato sulla democratizzazione della cultura. Il suo lavoro si basa sull’addentrarsi nelle problematiche delle “soluzioni partecipative”. Si è incentrato sull’approfondimento della nozione e della percezione del Patrimonio, il Patrimonio emotivo, le divergenze e le convergenze tra discorso istituzionale e cittadino, e lo studio di metodologie partecipative e orizzontali per proporre uno strumento metodologico personale, chiamato: “Metodologia partecipativo-orizzontale di generazione di apprendimento di gruppo in tempo reale”.

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Mónica Gutiérrez (BASURAMA) – Processi 149 – tempesto

MÓNICA GUTIÉREZ (BASURAMA), IN SERERE


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 |MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021-2022

Dal 15 settembre 2022 al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATI

Limone Femminello “Zagara Bianca” + Arancia de Valencia

2022

Vaso liso, terracota Impruneta

È una mutazione del “Femminello comune” conosciuto fin dall’antichità, che è la cultivar più diffusa in Sicilia. Questa varietà altamente produttiva si differenzia dalle altre per il colore dei suoi fiori, che sono bianchi, e per i giovani germogli, che sono verde chiaro come quelli della pianta arancio, invece del più tipico colore porpora. La pianta è abbastanza vigorosa, i rami sono talvolta spinosi e le foglie sono di forma ovale con punte leggermente arrotondate. Il frutto è di media grandezza, ovale con base e zecca arrotondate, guscio giallo paglierino. Se la temperatura scende troppo in inverno la pianta tende a perdere le foglie.

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IN SERERE, IL PROGETTO

In Serere è un progetto di ricerca, creazione e mediazione artistica che utilizza la tecnica dell’innesto come pratica performativa di cura. L’obiettivo è applicare questa tecnica agricola per generare legami relazionali tra gli orti urbani comunitari di Roma. La creazione di simbiosi coscienti, basate sulla cura, che favoriscano la transizione da una città antropocentrica a una più agropolitana. Integrare forme di produttività alternativa, favorendo lo scambio di conoscenze e il passaggio a nuovi modelli di sostenibilità. Il progetto lavora con alberi di agrumi, non solo per la stretta relazione che la Spagna e l’Italia hanno nella coltivazione degli stessi, ma per recuperare l’idea delle “chimere agrumarie”, molto note ai tempi dei Medici, nuove varietà che si producevano o per mutazione spontanea o per ibridazione e che si conservavano e custodivano come veri tesori. Recuperare le chimere come metafora sulla necessità di preservare la diversità genetica vegetale. Dunque l’ibrido, il mutevole, il diverso permettono di speculare su possibili futuri e al contempo servono da meccanismo di riflessione contro l’omogeneità imperante nelle nostre città di oggi e come contrario al modello di consumo e società neoliberale dominante. In Serere vuole proporre immaginari di collaborazione interspecifica che ci allontanino dal cittadino-consumatore e si incamminino verso un cittadino-produttore-creatore-curatore. Rendere visibile e collaborare con movimenti cittadini che aiutino a immaginare futuri migliori.

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SU MÓNICA GUTIÉRREZ

10 Monica GutierrezMónica Gutiérrez adora il nuoto, la marmellata e i broccoli. Studia Scienze Ambientali e, successivamente, due master, uno in Cooperazione Internazionale e un altro in Gestione di Progetti Culturali. Attualmente è membro di Basurama, collettivo che da più di vent’anni lavora tra l’arte, l’architettura e l’ambiente. Incentrano la loro area di studio e di azione nella città e nei processi complessi che in essa convivono. Networking, partecipazione attiva, valorizzazione di risorse locali e creatività sono i punti chiave per sviluppare progetti di trasformazione sociale. Premiati, tra gli altri riconoscimenti, con il Curry Stone Social Design Circle, UN-Habitat Innovative Practices on Waste Education, Premio Graffica e finalisti a Innovation in Politics Awards e Le Monde Prize Urban Innovation Awards. Hanno realizzato più di 150 progetti in 40 paesi; tra essi progetti per Museo Reina Sofía, BMW Guggenheim Lab, Victoria & Albert Museum, Fondazione Calouste Gulbenkian, World Design Capital Taipei 2016, World Design Capital Cape Town 2014, Philadelphia Mural Arts, AECID España, La Casa Encendida, Zürich Kunsthalle, Casa DAROS Rio de Janeiro , SESC Sao Paulo, Matadero Madrid, CaixaForum, Museo Thyssen Bornemiza, Museo Nacional del Prado, Suzu-Noto Triennale, Seoul Design Week, Bochum Schauspielhaus … e molti progetti in auto-promozione.

 Sitio web di BasuramaFacebook BasuramaTwitter BasuramaInstagram BASURAMA

Posta elettronica info@basurama.org // monica@basurama.org

Mónica Gutiérrez (BASURAMA) – Processi 149 – terrazza

MÓNICA GUTIÉREZ (BASURAMA), IN SERERE


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 |MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021-2022

Dal 15 settembre 2022 al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATI

Limone Femminello “Zagara Bianca” + Arancio Moro

2022

Vaso liso, terracota Impruneta

È una mutazione del “Femminello comune” conosciuto fin dall’antichità, che è la cultivar più diffusa in Sicilia. Questa varietà altamente produttiva si differenzia dalle altre per il colore dei suoi fiori, che sono bianchi, e per i giovani germogli, che sono verde chiaro come quelli della pianta arancio, invece del più tipico colore porpora. La pianta è abbastanza vigorosa, i rami sono talvolta spinosi e le foglie sono di forma ovale con punte leggermente arrotondate. Il frutto è di media grandezza, ovale con base e zecca arrotondate, guscio giallo paglierino. Se la temperatura scende troppo in inverno la pianta tende a perdere le foglie.

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IN SERERE, IL PROGETTO

In Serere è un progetto di ricerca, creazione e mediazione artistica che utilizza la tecnica dell’innesto come pratica performativa di cura. L’obiettivo è applicare questa tecnica agricola per generare legami relazionali tra gli orti urbani comunitari di Roma. La creazione di simbiosi coscienti, basate sulla cura, che favoriscano la transizione da una città antropocentrica a una più agropolitana. Integrare forme di produttività alternativa, favorendo lo scambio di conoscenze e il passaggio a nuovi modelli di sostenibilità. Il progetto lavora con alberi di agrumi, non solo per la stretta relazione che la Spagna e l’Italia hanno nella coltivazione degli stessi, ma per recuperare l’idea delle “chimere agrumarie”, molto note ai tempi dei Medici, nuove varietà che si producevano o per mutazione spontanea o per ibridazione e che si conservavano e custodivano come veri tesori. Recuperare le chimere come metafora sulla necessità di preservare la diversità genetica vegetale. Dunque l’ibrido, il mutevole, il diverso permettono di speculare su possibili futuri e al contempo servono da meccanismo di riflessione contro l’omogeneità imperante nelle nostre città di oggi e come contrario al modello di consumo e società neoliberale dominante. In Serere vuole proporre immaginari di collaborazione interspecifica che ci allontanino dal cittadino-consumatore e si incamminino verso un cittadino-produttore-creatore-curatore. Rendere visibile e collaborare con movimenti cittadini che aiutino a immaginare futuri migliori.

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SU MÓNICA GUTIÉRREZ

10 Monica GutierrezMónica Gutiérrez adora il nuoto, la marmellata e i broccoli. Studia Scienze Ambientali e, successivamente, due master, uno in Cooperazione Internazionale e un altro in Gestione di Progetti Culturali. Attualmente è membro di Basurama, collettivo che da più di vent’anni lavora tra l’arte, l’architettura e l’ambiente. Incentrano la loro area di studio e di azione nella città e nei processi complessi che in essa convivono. Networking, partecipazione attiva, valorizzazione di risorse locali e creatività sono i punti chiave per sviluppare progetti di trasformazione sociale. Premiati, tra gli altri riconoscimenti, con il Curry Stone Social Design Circle, UN-Habitat Innovative Practices on Waste Education, Premio Graffica e finalisti a Innovation in Politics Awards e Le Monde Prize Urban Innovation Awards. Hanno realizzato più di 150 progetti in 40 paesi; tra essi progetti per Museo Reina Sofía, BMW Guggenheim Lab, Victoria & Albert Museum, Fondazione Calouste Gulbenkian, World Design Capital Taipei 2016, World Design Capital Cape Town 2014, Philadelphia Mural Arts, AECID España, La Casa Encendida, Zürich Kunsthalle, Casa DAROS Rio de Janeiro , SESC Sao Paulo, Matadero Madrid, CaixaForum, Museo Thyssen Bornemiza, Museo Nacional del Prado, Suzu-Noto Triennale, Seoul Design Week, Bochum Schauspielhaus … e molti progetti in auto-promozione.

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Posta elettronica info@basurama.org // monica@basurama.org

Carles Tarrassó – Processi 149 JF

CARLES TARRASSÓ, Spazio viscerale


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021/2022

Dal 15 settembre al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATI

Sin título

2022

Papel fotográfico

Instalación: Carles Tarrassó

Fotografías: Jorge Fuembuena

Con la colaboración de Sergio Arribas y Marta Azparren

SPAZIO VISCERALEA, IL PROGETTO

Questa installazione propone un parallelismo tra gli spazi residuali e occulti in cui sopravvivono specie vegetali e stili di vita tradizionali, alcune a rischio di estinzione, e gli spazi della psiche in cui risiedono i nostri desideri, aneliti e sogni.
Attraverso incontri e pranzi condivisi con abitanti di Roma legati alla cura della vita e della biodiversità, questo progetto entra in contatto con piante silvestri e coltivate presenti nella città e altre regioni d’Italia, ponendo una particolare enfasi su varietà antiche, in disuso, e di recente introduzione.
Queste varietà botaniche che fanno parte della gastronomia sono frutto di secoli di scambi. Si tratta di una natura manipolata per il godimento estetico e gustativo, generata attraverso i tentativi, il trasferimento di semi e l’incrocio e la mutazione di specie vegetali sul campo. Riflettono la diversità biologica e sociale italiana, minacciata dagli effetti della crisi socio-ecologica.
Icone come il carciofo, singolarità come gli agrumi ornamentali della famiglia Medici, o vegetali comuni e dimenticati come le piante silvestri che crescono in parchi e giardini, si trasformano in specie e
condimenti mediante l’applicazione di tecniche culinarie tradizionali e d’avanguardia.
L’obiettivo è godere delle sensazioni che ci suscita il mondo vegetale attraverso preparazioni come il bergamotto fermentato, l’aglio secco o la ciliegia ossidata come mezzo per la riflessione, l’introspezione e l’apertura al diverso.

 

SU CARLES TARRASÓ

22 Carles-Tarrassó-500X676Carcaixent, 1995. È specializzato in user experience design (progettazione dell’esperienza utente). I suoi progetti esplorano il ruolo della gastronomia come arte multisensoriale, lavorando
sull’intersezione tra cucina, arte e ricerca in un ambiente interdisciplinare e collaborativo. Laurea e master in Scienze Gastronomiche presso il Basque Culinary Center, e master in Scienze Umane Ecologiche e Transizione Eco-sociale alla UPV e UAM. Negli ultimi anni ha progettato esperienze gastronomiche in Ecuador volte a rivitalizzare edifici storici come Hacienda la Herrería, e in luoghi come il Parque Nacional Cotopaxi. Attualmente collabora come ricercatore progetti cheuniscono gastronomia e sviluppo territoriale in BCC Innovation.
I suoi progetti più recenti si incentrano sull’ideare alternative auspicabili attraverso l’estetica della natura, nel contesto attuale di cambio di paradigma provocato dalla crisi eco-sociale. Ha presentato i suoi lavori al Navarra Gastro Summit 2021 di Pamplona, al Science and Cooking World Congress Barcellona, e al Foro Cocina tu Futuro di Quito. Il suo ultimo progetto, “Un tiempo espléndido”, che gode della collaborazione del Jardín Botánico della Universitat de València, è stato selezionato per essere proiettato nelle giornate “Proyectar el cambio: creación audiovisual y crisis ecosocial”, della Casa Encendida de Madrid.
Un altro aspetto del suo lavoro ha visto l’organizzazione di congressi gastronomici in Spagna, Colombia, Messico, Regno Unito ed Ecuador.
carlestarrasso.com

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SU JORGE FUEMBUENA

8_Jorge Fuembuena by M.Antonia Garcia de la VegaSaragozza, 1979. Borsista di La Casa de Velázquez (Acadèmie de France à Madrid). Ha presentato il suo lavoro al Fotomuseum Winterthur (Svizzera), Head On Photo Festival (Australia), Imago Lisboa (Portogallo), Kranj Photo (Slovenia), Photo Zurich (Svizzera), Lodz Fotofestiwal (Polonia), Athens Photo (Grecia), Kaunas Photo (Lituania), Arlés (Francia), Paraty Em Foco (Brasile), Festival Pingyao (Cina), Encontros Da Imagem (Portogallo), Photoespaña (Spagna), Bitume Photofest (Italia), Austro Sino Arts Program (Pechino, Cina), Lentos Museum Linz (Austria), Getty Gallery (Inghilterra), Flora Ars Natura (Colombia), Bienal Fotoseptiembre (Città del Messico), Biennale di Casablanca (Marocco), PhotoBiennale Thessaloniki (Grecia), Triennale di Milano (Italia).

Partecipa a Contexto Crítico: Fotografía española del s. XXI (Tabacalera), NEW SPANISH PHOTOGRAPHY_Visions beyond borders (New York e Washington), Reciente Fotografía de autor en España, un cierto panorama (Canal de Isabel II). Incluso nel Diccionario de fotógrafos españoles: del s. XIX al XXI (La Fábrica). Il suo lavoro viene presentato inoltre a fiere come Volta Basel, Paris Photo, ARCO JustLX Lisboa, The Solo Proyect Art Basel, Pulse Miami. Ha ricevuto il premio Bienal de Fotografía Contemporánea Pilar Citoler, il Premio della Fundación Enaire, Generaciones Caja Madrid, Premio Foto ARCO, tra gli altri. Rappresentato dalle gallerie Max Estrella (Madrid), Galerie Frey (Vienna e Salisburgo), Antonella Cattani (Bolzano), Addaya Art Contemporani (Maiorca), La Casa Amarilla (Saragozza), Photential (Russia/Spagna), e dall’agenzia internazionale Plainpicture (New York, Parigi, Londra, Amburgo). La sua opera è presente in numerose collezioni internazionali private e pubbliche come Spallart, Nancy Novogrod, Polly Meyer, Jessica Levy, Rafael Tous, Los Bragales, DKW, Alcobendas, AENA, Kells, Campocerrado, tra le altre.

Carles Tarrassó – Processi 149

CARLES TARRASSÓ, Spazio viscerale


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 |mostra finale degli artisti e ricercatori residenti, stagione 2021/2022

Dal 15 settembre al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATI

A. Sin título

2022

Patê de fruit de mandarina fermentada

Cristalización de azúcar en vidrio


Esta pieza está diseñada como una instalación efímera sobre una de las ventanas que dan al claustro del Tempietto de Bramante en la Real Academia de España en Roma. La sal añadida durante la fermentación láctica de las mandarinas, junto con el movimiento de frotación del material contra el cristal para su fijación, propician la lenta cristalización del azúcar. Este proceso, unido a la sensibilidad del material a las condiciones atmosféricas, irá modificando la tonalidad de la luz de la sala con el paso de las semanas.

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B. Sin título

2022

Cítricos ornamentales, porcelana.

Fermentación láctica, paper clay

Utilizando la técnica del paper clay, se imprimen sobre porcelana las formas de más de 50 cítricos ornamentales de la colección florentina de Oscar Tintori. Los minerales contenidos en la composición de los propios cítricos, y aquellos resultantes de proceso de fermentación, forman un esmalte al vitrificar en el interior de los espacios dejados por los fragmentos de cítricos, que se desintegran a más de 1.200ºC en el interior del horno de cerámica.

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C. Sin título

2022

Bergamota, cidra, mandarina, naranja, naranja amarga, pomelo, lima kaffir, arcillas.

Fermentación láctica, moldeado

Los cítricos tienen una función estructural en esta pieza. Se transforman en una pasta que al irse deshidratando irá mostrando grietas y fisuras. La porosidad que confiere el porcentaje de arcilla con el que se mezclan permite la difusión de sus aromas al ambiente de la sala.

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D. Sin título

2022

Bergamota, cidra, mandarina, naranja, naranja amarga, pomelo, lima kaffir, vidrio.

Fermentación láctica

Esta elaboración culinaria consiste en la fermentación de cítricos en salmuera durante un mínimo de 2 meses. Es la base para las piezas escultóricas y el vitral presentes en la instalación.

 

E. Elementos comestibles
– E.1. Papel comestible.  Laurel, limón de calabria, cerezas y otras plantas. Gelificación, deshidratación

- E. 2. Arcilla comestible. Azahar, arcilla comestible

– E. 3. Pâte de fruit. Bergamota, alcachofa oxidada

Estos elementos, hechos de los mismos materiales que componen la instalación, contienen algunas de las especias y condimentos desarrollados a lo largo del proyecto, que se han elaborado a partir de variedades botánicas icónicas o particulares obtenidas Roma y otras regiones de Italia.

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Spazio visceraleA, il progetto

Questa installazione propone un parallelismo tra gli spazi residuali e occulti in cui sopravvivono specie vegetali e stili di vita tradizionali, alcune a rischio di estinzione, e gli spazi della psiche in cui risiedonoi nostri desideri, aneliti e sogni.
Attraverso incontri e pranzi condivisi con abitanti di Roma legati alla cura della vita e della biodiversità, questo progetto entra in contatto con piante silvestri e coltivate presenti nella città e altre regioni d’Italia, ponendo una particolare enfasi su varietà antiche, in disuso, e di recente introduzione.
Queste varietà botaniche che fanno parte della gastronomia sono frutto di secoli di scambi. Si tratta di una natura manipolata per il godimento estetico e gustativo, generata attraverso i tentativi, il trasferimento di semi e l’incrocio e la mutazione di specie vegetali sul campo. Riflettono la diversità biologica e sociale italiana, minacciata dagli effetti della crisi socio-ecologica.
Icone come il carciofo, singolarità come gli agrumi ornamentali della famiglia Medici, o vegetali comuni e dimenticati come le piante silvestri che crescono in parchi e giardini, si trasformano in specie e
condimenti mediante l’applicazione di tecniche culinarie tradizionali e d’avanguardia.
L’obiettivo è godere delle sensazioni che ci suscita il mondo vegetale attraverso preparazioni come il bergamotto fermentato, l’aglio secco o la ciliegia ossidata come mezzo per la riflessione, l’introspezione e l’apertura al diverso.

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Su CARLES TARRASÓ

22 Carles-Tarrassó-500X676Carcaixent, 1995. È specializzato in user experience design (progettazione dell’esperienza utente). I suoi progetti esplorano il ruolo della gastronomia come arte multisensoriale, lavorando
sull’intersezione tra cucina, arte e ricerca in un ambiente interdisciplinare e collaborativo. Laurea e master in Scienze Gastronomiche presso il Basque Culinary Center, e master in Scienze Umane Ecologiche e Transizione Eco-sociale alla UPV e UAM. Negli ultimi anni ha progettato esperienze gastronomiche in Ecuador volte a rivitalizzare edifici storici come Hacienda la Herrería, e in luoghi come il Parque Nacional Cotopaxi. Attualmente collabora come ricercatore progetti cheuniscono gastronomia e sviluppo territoriale in BCC Innovation.
I suoi progetti più recenti si incentrano sull’ideare alternative auspicabili attraverso l’estetica della natura, nel contesto attuale di cambio di paradigma provocato dalla crisi eco-sociale. Ha presentato i suoi lavori al Navarra Gastro Summit 2021 di Pamplona, al Science and Cooking World Congress Barcellona, e al Foro Cocina tu Futuro di Quito. Il suo ultimo progetto, “Un tiempo espléndido”, che gode della collaborazione del Jardín Botánico della Universitat de València, è stato selezionato per essere proiettato nelle giornate “Proyectar el cambio: creación audiovisual y crisis ecosocial”, della Casa Encendida de Madrid.
Un altro aspetto del suo lavoro ha visto l’organizzazione di congressi gastronomici in Spagna, Colombia, Messico, Regno Unito ed Ecuador.
carlestarrasso.com

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Mireia c. Saladrigues – Processi 149

MIREIA C. SALADRIGUES, CREDERREI, SE FUSSI DI SASSO


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REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021/2022 

Dal 15 settembre 2022 al 27 novembre 2022

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SCHEDA DATi

A. Copia natural computarizada

2022, primera edición

Video

Documentación del proceso robotizado de la talla escultórica.

Para poder hacer una copia lo más fiel posible al original, fue necesario hacer un escáner en 3D. Para ello se tomaron un millar de fotografías de la escultura en la Galleria del’Accademia, así como también de la primera copia que existe del David, realizada en yeso el 1847 y que se encuentra en la Gipsoteca dall’Istituto Statale d’Arte Porta Romana a Firenze.

Se escogió usar este método a modo simbólico, puesto que el David fue la primera obra de arte de grandes dimensiones en ser escaneada en 3D, proyecto de investigación que lidera la Stanford University desde 1997.

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B. Il piede danneggiato

2022

Mármol blanco de la Cava Michelangelo, en Carrara.

62 cm x 39 cm x 39 cm

Copia a tamaño natural del pie izquierdo del David de Michelangelo que reproduce la fractura del segundo dedo después de la martellata.

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C. Frammenti recuperati

2022

Mármol blanco de la Cava Michelangelo, en Carrara

Medidas variables

Esquirlas del segundo dedo del pie tras reproducir la martellata y su consiguiente fractura.

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D. Marmo cotto

Impresión de tinta sobre papel de algodón

1991 – 2022

52 cmx 69cm

Cristalografía del fragmento F3 del dedo roto del David que muestra una porosidad intercristalina debido a fenómenos de dilatación térmica. Esta descohesión física del mármol hace que los cristales se separen, y es lo que se conoce popularmente como marmo cotto.

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CREDERREI, SE FUSSI DI SASSO, il progetto

Il progetto costruisce un poliedrico racconto sull’iconoclastia, mobilitando le esperienze degli agenti umani e non umani coinvolti dalla martellata che Piero Cannata diede al David (1501- 1504) di Michelangelo Buonarroti il 14 settembre 1991. Saladrigues adatta tecniche e strumenti di restauro e geologia per affrontare la potenzialità e il cambiamento inerenti al mondo e, ovviamente, all’arte e alle sue opere. Pertanto fratture di sculture, frammenti distaccati, materiali aggiunti nei restauri integrativi – e soprattutto – polvere di marmo, sono i relatori della proposta.

Dalla pratica artistica, Crederrei, se fussi di sasso contribuisce alle teorie sulla ricezione artistica e l’iconoclastia con una prospettiva orientata ai nuovi materialismi; affrontare la scultura per svelare che la materialità si infiltra in molteplici direzioni, intrecci e distribuzioni che sfuggono ai sistemi sensoriali umani.

Tale approccio è principalmente motivato dal fatto che, tra altri dati scientifici, informazioni rilevanti per la conservazione del David sono state ottenute dopo le analisi chimiche e petrografiche dei frammenti F3G, F17G, F18G e F19G. I test rivelarono che il marmo dell’opera rinascimentale è cotto 2 , e al contempo si confermò che il blocco di pietra assegnato a Michelangelo per la scultura proviene da Fantiscritti, Carrara.

Crederrei, se fussi di sasso coinvolge, attualmente, le seguenti istituzioni: CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro, Gipsoteca dell’Istituto d’Arte di Firenze, Galleria dell’Accademia, Fondazione Michelangelo Buonarroti, Villa Romana, Radio Papesse, Dryphoto Arte Contemporanea, Palazzo di Giustizia di Firenze, Fondazione Casa Buonarroti. University of Helsinki – Department of Geosciences and Geography, Facoltà di Geologia della Universidad Autónoma de Bellaterra. Studio Paolo Costa, TorArT, Cava e laboratorio Michelangelo, Cava Fantiscritti.

Oltre alla Academia de España en Roma e AECID, un ulteriore supporto di: Kone Foundation, Uniarts Helsinki, Taike e Publics.

#martellata_project
#crederrei_se_fussi_di_sasso

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su MIREIA C. SALADRIGUES

7_Mireia-c.-Saladrigues2È artista e ricercatrice, i suoi progetti si formano a partire da ampi processi di ricerca e le sue metodologie di indagine si basano sulla pratica artistica.
È candidata al Dottorato Internazionale (DFA) all’University of Arts di Helsinki. Behaving Unconventionally in Gallery Settings documenta casi di alterazione delle pratiche culturali, proponendo una rilettura artistica e teorica del disaccordo. I componenti della sua ricerca indagano un ampio spettro: dagli aspetti dell’iconoclastia alla virtualizzazione di mostre, dall’iscrizione culturale del pubblico alla memoria della materia sotto forma di particelle.
www.mireiasaladrigues.com

Thought. Barefoot. Alma Söderberg – Short Theatre

18 settembre | 18:00
Real Academia de España en Roma
Apertura pubblica della pratica collettiva di Sapphica Choir

L’artista, musicista e coreografa Alma Söderberg torna a mettere in vibrazione l’aria di Short Theatre 2022, proponendo il suo nuovo lavoro Thought. Barefoot., esito della pratica collettiva Sapphica Choir concepita appositamente per il festival.

Nella cornice della terrazza della Real Academia de España, un coro di persone che si identificano nel genere femminile condividerà con il pubblico il lavoro svolto sulla poliritmicità, elemento chiave della pratica dell’artista che, utilizzando la voce e il corpo, ha elaborato una tecnica capace di far suonare l’architettura dello spazio, i suoi vuoti e pieni, come fosse uno strumento. I frammenti lirici di Saffo, poeta originaria di Eresos, città dell’isola di Lesbo nell’Egeo, e vissuta nel VI secolo a.C., offriranno la materia a partire dalla quale investigare la relazione tra la parola, declinata attraverso lingue e tempi diversi, e il ritmo, in un gioco di influenze reciproche tra movimento e suono.


Alma Söderberg è una coreografa e performer svedese basata a Malmö (Svezia). La sua ricerca si concentra sul modo in cui ascoltiamo mentre osserviamo, quindi sulla relazione tra l’orecchio e l’occhio, sviluppando una originale modalità creativa. Nelle performance Cosas (2010), TRAVAIL (2011) e Nadita (2015) la sua particolare tecnica vocale è al centro della scena. Il suo lavoro Entangled Phrases (2019) è una serie di performance collettive concepite a partire dalla sua pratica artistica, in collaborazione con Anja Müller e Angela Peris Alcantud. Alma collabora stabilmente con il sound artist deHendrik lechat Willekens, insieme al quale ha anche fondato il progetto musicale wowawiwa.

Alma Söderberg è attualmente artista associata della compagnia Cullberg, con la quale ha ideato la performance The Listeners che ha debuttato nel 2020. Inoltre ha diretto La mano que canta, insieme al visual artist Alex Reynolds.

PENSARE ALLA MORTE O AL SESSO

Una conversazione su Rodolfo Wilcock

Giovedì 1 settembre alle 19.00 presso il Salone dei Ritratti della Real Academia de España en Romal. Ingresso libero.

«Beati loro che pensano al progresso: / io solo penso alla morte o al sesso», dice una poesia di Juan Rodolfo Wilcock

Scrittore di due mondi e due lingue, nella sua vita e nella sua opera si manifestano tensioni irrisolte tra la cultura alta e quella bassa, tra la civiltà e la barbarie, tra il sacro e il profano. Sono tensioni che non arrivano mai in un porto sicuro e si muovono come una nave infuocata nella tempesta. Poeta, traduttore, romanziere, critico letterario, drammaturgo, inventore di autori su richiesta, Wilcock fu un genio inclassificabile che attraversò la letteratura argentina in cui nacque e quella italiana in cui morì.

In questa conversazione, Manuel Ignacio Moyano e Edoardo Camurri dialogheranno sulla tensione tra eros tanatos che caratterizza l’opera e la vita di Wilcock, e cercheranno di seguirne il fuoco senza spegnerlo e senza tradirlo.