Àlex Nogué – Processi 149
ÀLEX NOGUÉ,EL JARDÍN CERRADO
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 149 | MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI E RICERCATORI RESIDENTI, STAGIONE 2021/2022
Dal 15 settembre al 27 novembre 2022
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scheda dati
A. Dell’aria spessa del Giardino (Evocazione a Leonardo da Vinci)
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia.
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B. Del giardino chiuso
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia.
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C. Degli alberi del giardino
2022
70cm x 50cm
Acrílico y gouache sobre papel
Conjunto de siete interpretaciones de Villa di Livia
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D. Libreta de notas. 2022
2022
Lápiz y collage
11,3cm x 15cm x 1,6cm, con 40 hojas
El cuaderno se encuentra dentro de una caja de cartón, pintada con acrílico de 13cm x 17,5cm x 4,2cm.
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Il giardino dipinto della Villa di Livia.Cultura e Natura, il progetto
Il mio lavoro preso la’Academia de España en Roma rappresenta un momento di creazione di nuovi progetti.
Proprio dopo aver presentato le mostre Jardines e Cuando los árboles soltaron la noche ho la necessità di riformulare liberamente i propositi che hanno orientato i miei recenti lavori.
Come punto di partenza ho scelto i dipinti della Villa di Livia, attualmente a Palazzo Massimo, perché è un’immagine che alimenta questioni fondamentali relative al binomio cultura/natura e corrobora l’utilizzo consapevole del visivo nella costruzione degli immaginari collettivi dell’epoca di Cesare Augusto.
Il giardino dipinto della Villa di Livia esprime in modo paradigmatico l’interazione tra elementi naturali ed elementi che appartengono alla cultura.
Un’espressione che, resa contemporanea, evoca gli ecosistemi propri dell’ecologia culturale. La natura condiziona una risposta culturale, e a sua volta la cultura trasforma la natura. Una lettura che in questo progetto si può estendere agli attuali spazi urbani.
Il giardino dipinto della Villa di Livia era, di fatto, un’installazione i cui elementi non si limitavano alla pittura bidimensionale, ma che era articolata con uno spazio architettonico molto particolare e con altri elementi come la mobilia per la sua contemplazione, una luce studiata, l’esistenza di elementi simbolici come una grotta, rappresentazioni scultoree mitologiche, etc… il che vincola un’opera storica al concettodi “installazione” come linguaggio multidisciplinareattuale.
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su ÀLEX NOGUÉ
Àlex Nogué è artista visivo e professore ordinario dell’Universidad de Barcelona, UB. Editore della rivista di ricerca BRAC (Editorial Hipatia Press, Universidad de Barcelona) con criteri di valutazione internazionali.
IP del Grup de Investigación Consolidado BRAC (Barcellona, Research, Art, Creation). AGAUR/Generalitat de Catalunya. Professore all’Internationale Akademie für Kunts und Gestaltung. Faghhochschule Hamburg (1992-1996-2000- 2004). Esperto di ANECA e ANEP (2010-2018). Assessore del Governo Basco per ricerca in arte, pre e post dottorato.
Ha pubblicato 8 libri sulla creazione artistica basati sulla sperimentazione personale. Ha realizzato 65 mostre personali nazionali e internazionali.
Il suo lavoro di creazione è legato alle condizioni della ricezione dell’opera d’arte e all’uso metaforico di riferimenti paesaggistici.
Ha il suo studio a Hostalest d’en Bas (Girona).
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