Adolfo Serra – Bomarzo
ADOLFO SERRA
EL PROYECTO
BOMARZO
“La fantasia è un posto dove ci piove dentro”. Este es el título de una de las más bellas “Lecciones americanas” de Italo Calvino, que comienza con un verso de Dante Alighieri en el Purgatorio “Poi piovve dentro a l’alta fantasia”. Si bien Dante afirmaba que su imaginación llovió del cielo o de Dios y traslada esa parte visual de su fantasía a un escrito, Calvino defendía que podemos expresar con nuestras palabras lo que imaginamos y esa imaginación nos lleva a ver, pero también a crear imágenes que surgen a partir de palabras.
La experiencia de leer imágenes implica desarrollar en la mente lugares, construir historias, generar una narración, dotar de movimiento a unos personajes. Pero también supone verbalizar esa imaginación, darle forma, poner palabras, es un acto de contar y compartir. Ya sea un lector adulto o un niño. ¿Qué viene antes? ¿La imagen o la palabra? ¿Somos capaces de superponer nuestras emociones, experiencias, ideas utilizando la ilustración como guía? Este proyecto busca respuestas a estas cuestiones, a partir de la creación de imágenes abiertas, junto con laboratorios de creación y con el Sacro Bosque de Bomarzo como punto de partida para investigar.
OPERE IN SALA | OBRAS EN SALA
MURO 1. BOMARZO [ita]
TACCUINO I. China e acquarelli su carta. Quaderno di bozzetti, Quaderno di bozzetti, processi e sperimentazione sul progetto Bomarzo.
Il mio progetto durante questa residenza consiste nell’elaborare un libro senza parole ispirato al bosco di Bomarzo. Questo bosco pieno di sculture mitologiche e allegoriche fu creato nel 1550 da Pier Francesco Orsini nella località di Bomarzo, vicino a Viterbo, a 90 km circa da Roma.
Su questo primo muro situato sulla sinistra mostro l’idea tradizionale di un libro illustrato in un formato cartaceo. Nell’illustrazione è comune un processo di creazione di personaggi che poi vengono contestualizzati in un’ambientazione. Tuttavia, fin dall’inizio e in maniera intuitiva ho separato i mostri dal bosco, come si può vedere nel prototipo appeso sulla sinistra.
MURO 2. ESPLORAZIONE ARTISTICA. IL PASSAGGIO DALL’ILLUSTRAZIONE SUL QUADERNO ALL’OPERA ARTISTICA SUL MURO
(Dall’alto al basso, da sinistra a destra)
ALBERI III. China e acquarelli su carta. 36 cm x 49 cm. 2020.
FORESTA I. China e acquarelli su carta. 107,5 cm x 78 cm. 2020.
ALBERI IV. China e acquarelli su carta. 16,5 cm x 23 cm. 2020.
UCCELLI. China e acquarelli su carta. 14, 5 cm x 21 cm. 2020.
FARFALLE. China e acquarelli su carta. 20,5 cm x 29, 7 cm. 2020.
PAROLE. Tinta, pennino su carta antica. 14,3 cm x 21 cm. 2020.
FORESTA II. China e acquarelli su carta. 90 cm x 70 cm. 2020.
PAESAGGIO BLU. China e acquarelli su carta. 118 cm x 90 cm. 2020.
ALBERI I. China e acquarelli su carta. 43 cm x 58 cm. 2020.
ALBERI II. China e acquarelli su carta. 43 cm x 58 cm. 2020.
ALBERI V. China e acquarelli su carta. 28 cm x 20,5 cm. 2020.
BOMARZO II. China e acquarelli su carta. 20,3 cm x 12,5 cm. 2020.
BOMARZO I. China e acquarelli su carta formato etichetta. 160 disegni in scatola di legno. 74 cm x 102 cm. 2019
Facendo ricerche e visitando il Bosco di Bomarzo mi sono chiesto: Che cos’è realmente più inquietante o mostruoso, una serie di creature in pietra create dall’uomo sotto forma di sculture, o il bosco stesso che si modifica e cambia a seconda dell’ora, della luce o dei suoni? Che cos’ha più forza narrativa, il bosco come creazione della Natura o i mostri come creazione dell’uomo?
Mi sono reso conto che anche il bosco era un mostro. Nella letteratura il bosco è un luogo di trasformazione, i personaggi che entrano nel bosco da bambini affrontano le proprie paure e durante il percorso si trasformano in adolescenti o adulti. Pertanto su questa parete espongo alcuni lavori in cui esploro la possibilità pittorica del bosco e le sue rappresentazioni in diversi formati. Mi interessa il tratto, l’aspetto pittorico, la macchia e l’errore umano a dispetto della perfezione del digitale. Mi piace che si possano vedere le pennellate e il gesto. Disegnare a china, ad acquarello, sperimentare l’aleatorio, come dipingere con la pioggia o alla luce del sole mentre si creano cianotipi. Sebbene oggi siamo abituati ad altre tecniche digitali o più tecnologiche, c’è un lato assolutamente sconvolgente nell’organicità e nella Natura. In termini di esperienza estetica, nessun’opera regge il confronto con un semplice e bel tramonto, afferma Boris Groys. Non c’è nulla di più bello e di più mostruoso di un bosco.
Un altro dei miei obiettivi era aprire l’Accademia ai più piccoli, bambini, adolescenti e famiglie. La scatola di etichette a destra del muro centrale, con una serie di 160 disegni realizzati a china che includevano sculture di Bomarzo, mostri mitologici, simboli, creature, persone, è stata un’opera che è servita a sperimentare con i bambini ed è anche un libro senza parole. A ciascubo chiedevo di prendere due etichette, a partire da quei due disegni dovevano realizzare un testo e costruire un racconto oppure creare un’illustrazione e sviluppare una storia. Usando la combinatoria possiamo calcolare che questo esercizio darebbe luogo a 25.440 storie tenendo conto dell’ordine in cui vengono scelte le etichette. Numero di variazioni di 160 elementi presi due a due. Un’idea collegata ai miei riferimenti come Gianni Rodari e la sua Grammatica della fantasia e anche ad altre correnti come il dadaismo, la letteratura potenziale o l’oulipo. Nella vetrina espongo disegni, schizzi, bozzetti, quaderni d’artista con annotazioni e polaroid scattate a Bomarzo.
Due sperimentazioni tecniche: illustrazioni con acrilico come nel caso del Drago di Bomarzo, con china e acquerello con la bocca dell’Orco e cianotipi su pietra e su carta. Si può anche trovare un altro prototipo di libro sperimentale realizzato in cubi di legno. Similmente alla scatola di etichette, queste illustrazioni serviranno a creare storie basate sul caso. A seconda del tiro o del numero di dadi abbiamo la possibilità di creare molte storie.
VETRINA. SPERIMENTAZIONE SU ALTRI SUPPORTI E FORMATI.
CAMMEO. China e acquarelli su carta. 11 cm x 13 cm. 2020.
BOMARZO IV. China e acquarelli su carta. 21 cm x 14 cm. 2020. 2020.
BOMARZO V. Combinazione di otto cubi di legno. Acrilico su legno. 3 cm x 3 cm x 3cm. 2020.
TACCUINO II. Quaderno di disegni e appunti a matita. 2020. 17 cm x 17 cm.
TACCUINO III. Quaderno di appunti a matita e polaroid. 17 cm x 12,5 cm. 2020.
BOMARZO III. Acrilici, pianta su carta. 29,7 cm x 21 cm. 2019.
PIETRE. Cianotipia su tredici pietre. Diverse misure. 2020.
I FIORI DELL’ISOLAMENTO I. TACCUINO. Cianotipia su quaderno a fisarmonica. 19,5 cm x 14, 5 cm. 18 pagine. 2020.
MURO 3. I FIORI DELL’ISOLAMENTO
Il terzo mura presenta un progetto parallelo realizzato durante la quarantena nella Real Academia de España en Roma. Si tratta di tre cianotipi della serie “I fiori dell’isolamento”. Durante la pandemia del Covid19 tutti gli artisti residenti che hanno deciso in Accademia sono rimasti isolati con limitazioni per quanto riguarda la ricerca, la documentazione o anche il reperimento di materiali per realizzare i progetti. Nel mio caso non potevo visitare Bomarzo, avevo però dei fiori secchi del Sacro Bosco. La pandemia ci ha fatto riflettere sulle necessità, su ciò che si perde, sulle limitazioni. In parallelo a Roma i fiori e le piante dei chioschi si seccavano, le piante e i mazzi che mi avevano regalato marcivano nel mio studio e ragionavo sul fatto che una cosa talmente banale e normale come quella di regalare fiori non si potesse più fare. Credo che questa fosse la riflessione di tutti, un qualcosa che davamo per scontato ci veniva strappato via, uscire, passeggiare, toccarci. Come le piante, anche le persone stavano marcendo, sparendo. A dispetto di questa iniziale idea pessimista, ho cominciato a sperimentare la tecnica della cianotipia, dipingendo con luce in orari diversi, come si può osservare in questo trittico, e giocando con le piante, partendo da forme più figurative per arrivare a forme più astratte, i fiori secchi di Bomarzo, i fiori dei mazzi regalati a Roma che marcivano, e qualcosa di nuovo, le piante e i fiori vivi del giardino dell’Accademia. Così si mescolavano passato, presente e futuro. Questo mi ha fatto riflettere sulla pandemia, la creazione e ciò che ci circonda, se mi fossi limitato o concentrato su tutto quello che non avevo o che non potevo fare, non avrei visto quei fiori che mi circondavano. Anche questo ha fatto parte della mia formazione durante questo isolamento. Quanto si vede esposto è soltanto un assaggio di un’intera esposizione che ho realizzato in Accademia durante questo periodo.
I FIORI DELL’ISOLAMENTO I. Cianotipia su carta. 36,5 cm x 48 cm. 2020.
I FIORI DELL’ISOLAMENTO II. Cianotipia su carta. 36,5 cm x 48 cm 2020.
I FIORI DELL’ISOLAMENTO III. Cianotipia su carta. 36,5 cm x 48 cm 2020.
Muro 1. BOMARZO [es]
TACCUINO I. Tintas y acuarelas sobre papel. Cuaderno de bocetos, procesos y experimentación en torno al proyecto Bomarzo.
Mi proyecto durante esta estancia consiste en elaborar un libro sin palabras inspirado en el bosque de Bomarzo. Este bosque lleno de esculturas mitológicas y alegóricas fue creado en 1550 por Pier Francesco Orsini en la localidad de Bomarzo, cerca de Viterbo, a unos 90 km de Roma.
En este primer muro situado a la izquierda muestro la idea tradicional de un libro ilustrado en un formato de papel. En ilustración lo habitual es un proceso de creación de personajes seguido de su situación en un escenario. Sin embargo, desde el comienzo y de una forma intuitiva yo separé los monstruos del bosque como puede verse en el prototipo colgado a la izquierda.
Muro 2. Exploración artística. El paso de la ilustración en el cuaderno a la obra artística en el muro
(De arriba a abajo, de izquierda a derecha)
ALBERI III. Tintas y acuarelas sobre papel. 36 cm x 49 cm. 2020.
FORESTA I. Tintas y acuarelas sobre papel. 107,5 cm x 78 cm. 2020.
ALBERI IV. Tintas y acuarelas sobre papel. 16,5 cm x 23 cm. 2020.
UCCELLI. Tintas y acuarelas sobre papel. 14, 5 cm x 21 cm. 2020.
FARFALLE. Tintas y acuarelas sobre papel. 20,5 cm x 29, 7 cm. 2020.
PAROLE. Tinta, plumilla sobre papel antiguo. 14,3 cm x 21 cm. 2020.
FORESTA II. Tintas y acuarelas sobre papel. 90 cm x 70 cm. 2020.
PAESAGGIO BLU. Tintas y acuarelas sobre papel. 118 cm x 90 cm. 2020.
ALBERI I. Tintas y acuarelas sobre papel. 43 cm x 58 cm. 2020.
ALBERI II. Tintas y acuarelas sobre papel. 43 cm x 58 cm. 2020.
ALBERI V. Tintas y acuarelas sobre papel. 28 cm x 20,5 cm. 2020.
BOMARZO II. Tintas y acuarelas sobre papel. 20,3 cm x 12,5 cm. 2020.
BOMARZO I. Tintas y acuarelas sobre papel en formato etiqueta. 160 dibujos en caja de madera. 74 cm x 102 cm. 2019
Investigando y visitando el Bosque de Bomarzo, me pregunté ¿Qué es realmente más inquietante o monstruoso, una serie de criaturas en piedra creadas por el hombre en forma de esculturas o el propio bosque que se modifica y cambia en función de la hora, la luz o los sonidos? ¿Qué tiene más fuerza narrativa, el bosque como creación de la Naturaleza o los monstruos como creación del hombre?
Me di cuenta de que el bosque también era un monstruo. En la literatura el bosque es un lugar de transformación, los personajes que entran al bosque como niños se enfrentan a sus miedos y en ese recorrido se transforman en adolescentes o adultos. Por todo ello en esta pared muestro algunos trabajos en los que exploro la posibilidad pictórica del bosque y sus representaciones en diversos formatos. Me interesa el trazo, lo pictórico, la mancha y el error humano frente a la perfección de lo digital. Me gusta que se puedan ver las pinceladas y el gesto. Dibujar con tintas, acuarelas incluso experimentar con lo aleatorio, como pintar con lluvia o la luz del sol al crear cianotipos. Aunque hoy estamos acostumbrados a otras técnicas digitales o más tecnológicas hay algo absolutamente demoledor en lo orgánico y en la Naturaleza. En términos de experiencia estética, ninguna obra puede compararse con una sencilla y bella puesta de sol, afirma Boris Groys. No hay nada más hermoso y más monstruoso que un bosque.
Otro de mis objetivos era abrir la Academia a los más pequeños, niños, adolescentes y familias. La caja de etiquetas a la derecha del muro central, con una serie de 160 dibujos realizados a tinta que incluían esculturas de Bomarzo, monstruos mitológicos, símbolos, criaturas, personas, fue una obra que sirvió para experimentar con los niños y es también un libro sin palabras. A cada uno le pedía que tomara dos etiquetas, a partir de esos dos dibujos tenían que o bien realizar un texto y construir un relato o bien crear una ilustración y desarrollar una historia. Usando la combinatoria podemos calcular que este ejercicio daría lugar a 25.440 historias teniendo en cuenta el orden en el que son elegidas las etiquetas. Número de variaciones de 160 elementos tomados de dos en dos. Una idea relacionada con referentes míos como Gianni Rodari y su “Gramática de la Fantasía” y también con otras corrientes como el dadaísmo, la literatura potencial o el oulipo. En la vitrina muestro dibujos, pruebas, bocetos, cuadernos de artista con anotaciones, y polaroids tomadas en Bomarzo.
Dos experimentaciones técnicas: ilustraciones con acrílico como en el caso del Dragón de Bomarzo, con tinta y acuarela con la boca del Ogro y cianotipos sobre piedras y sobre papel. También se puede encontrar otro prototipo de libro experimental realizado en cubos de madera. De forma similar a la caja de etiquetas estas ilustraciones servirían para crear historias basadas en el azar. Según la tirada o el número de dados tenemos la posibilidad de crear muchas historias.
Vitrina. Experimentación en otros soportes y formatos.
CAMMEO. Tintas y acuarelas sobre papel. 11 cm x 13 cm. 2020.
BOMARZO IV. Tintas y acuarelas sobre papel. 21 cm x 14 cm. 2020. 2020.
BOMARZO V. Juego de ocho cubos de madera. Acrílico sobre madera. 3 cm x 3 cm x 3cm. 2020.
TACCUINO II. Cuaderno de dibujos y anotaciones a lápiz. 2020. 17 cm x 17 cm.
TACCUINO III. Cuaderno de anotaciones en lápiz y polaroid. 17 cm x 12,5 cm. 2020.
BOMARZO III. Acrílicos, planta sobre papel. 29,7 cm x 21 cm. 2019.
PIETRE. Cianotipia sobre trece piedras. Diversos tamaños. 2020.
I FIORI DELL’ISOLAMENTO I. TACCUINO. Cianotipia sobre cuaderno acordeón. 19,5 cm x 14, 5 cm. 18 páginas. 2020.
MURO 3. I FIORI DELL’ISOLAMENTO
El tercer muro aborda un proyecto en paralelo realizado durante el aislamiento en la Real Academia de España en Roma. Se trata de tres cianotipos de la serie “Las flores del aislamiento”. Durante la pandemia del Covid19 todos los artistas residentes que decidimos quedarnos en la Academia estuvimos aislados con limitaciones de cara a investigar, documentarnos o incluso adquirir materiales para realizar nuestros proyectos. En mi caso no podía visitar Bomarzo, pero sí tenía flores secas de ese Bosque. La pandemia nos hizo reflexionar sobre las necesidades, sobre lo perdido, sobre las limitaciones. En paralelo en Roma los quioscos de flores y plantas se secaban, plantas o ramos que me habían regalado se marchitaban en mi estudio y me planteaba cómo algo tan sencillo y normal como regalar flores se había acabado. Creo que ésta era la reflexión de todos, cómo algo que dábamos por hecho nos era arrebatado, salir, pasear, tocarnos. Como las plantas, las personas también se estaban marchitando, desapareciendo. Frente a esta idea pesimista inicial, comencé a experimentar con la técnica de la cianotipia, pintando con luz a diferentes horas como puede observarse en este tríptico y jugando con las plantas, desde formas más figurativas hasta formas más abstractas, las flores secas de Bomarzo, las flores que se marchitaban de los ramos regalados en Roma, y algo nuevo, las plantas y flores vivas del jardín de la Academia. Así se mezclaba pasado, presente y futuro. Esto me hizo reflexionar sobre la pandemia, la creación y lo que nos rodea, si yo me hubiera limitado o centrado en todo lo que no tenía o no podía hacer, no hubiera visto esas flores que me rodeaban. Ese también ha sido parte de mi aprendizaje en este aislamiento. Lo que se ve expuesto es solo una muestra de toda una exposición que realicé en la Academia durante este periodo.
BIOGRAFIA [ITA]
Teruel, 1980. Illustratore, creatore di libri, professore. Tecnico superiore di Arti Plastiche e Design in Illustrazione, presso la Escuela de Artes y Oficios ArteDiez (Madrid). Laurea in Pubblicità e Relazioni Pubbliche, presso l’Universidad Complutense di Madrid (Spagna). Esploratore di fogli bianchi. Per lui illustrare è decidere, illustrare è raccontare, illustrare è osservare, illustrare è… sentire.
Parte della sua attività professionale è dedicata allo sviluppo di workshop e laboratori creativi legati all’illustrazione e al disegno. Le sue illustrazioni sono state selezionate da Bologna Children´s Book Fair (Italia), Biennale di Illustrazione di Bratislava (Slovacchia), Sharjah Childrens Book Fair (Emirati Arabi), Catálogo Iberoamericano de Ilustración (Messico), CJ Picture Book Awards (Corea), Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Sàrmede (Italia) o China Shanghai International Children’s Book Fair (Cina).
serra.adolfo@gmail.com
biografía [ES]
Teruel, 1980. Ilustrador, creador de libros y profesor. Técnico Superior de Artes Plásticas y Diseño en Ilustración, por la Escuela de Artes y Oficios Artediez (Madrid). Licenciatura en Publicidad y Relaciones Públicas, en la Universidad Complutense de Madrid. Explorador de hojas en blanco. Para él ilustrar es decidir, ilustrar es contar, ilustrar es observar, ilustrar es… sentir.
Parte de su actividad profesional se dedica al desarrollo de talleres y laboratorios de creatividad vinculados con la ilustración y el dibujo. Sus ilustraciones han sido seleccionadas en Bologna Children’s Book Fair (Italia), Bienal de Ilustración de Bratislava (Eslovaquia), Sharjah Children’s Book Fair (Emiratos Árabes), Catálogo Iberoamericano de Ilustración (México), CJ Picture Book Awards (Corea), Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Sàrmede (Italia) o China Shanghai International Children’s Book Fair (China).
serra.adolfo@gmail.com