«Y ENTONCES» (VARIAZIONI CANONICHE SU LUIGI NONO)
CONCERTO ALL’ACCADEMIA | 12.06.2024 ALLE 20:00 HIngresso libero fino a esaurimento posti
In occasione del centenario della nascita del compositore italiano Luigi Nono (1924-1990), l’Accademia di Spagna a Roma collabora con il Festival RESIS di musica contemporanea di A Coruña, presentando il brano creato appositamente da Niño de Elche e Miguel Álvarez-Fernández. Si tratta di una commissione nell’ambito del progetto “Y su sangre ya viene cantando” che riprende il titolo di uno dei brani che Nono dedicò a Federico García Lorca, presentando una riflessione sull’eredità del compositore italiano, le affinità e le connessioni con la scena culturale spagnola. Nelle parole di Miguel Álvarzez-Fernández:
«È un’esperienza del tempo e dello spazio nelle sue forme più sguarnite. Un’esperienza di ascolto senza quasi alcun riparo melodico o ritmico, che dà forma a un flusso spazio-temporale fragile, precario, sempre sul punto di rompersi o scomparire. Ma è anche possibile che i molteplici silenzi che qui si intrecciano, pur essendo frequentemente agitati da lievi oscillazioni vocali, siano l’elemento principale di questo ricordo di quella “tragedia dell’ascolto” su cui ci metteva in guardia il compianto Nono. O forse in questa sregolatezza musicale tutto è melodia e ritmo, cioè non c’è altro che questo, in modo nudo, scarno, semplice.
Anche se qui questi attributi non potrebbero mai riferirsi a un’idea di purezza o di chiarezza. La melodia, come il ritmo, viene evocata nelle sue manifestazioni più esitanti e imprevedibili, opponendo sempre un’ostinata resistenza a qualsiasi possibilità di codificazione visiva, evitando cioè la sclerosi implicita in qualsiasi forma di scrittura (compresa, ovviamente, quella musicale). Un brano che evoca, dall’oralità più radicale, quelle grafie caratteristiche di un Nono che ci ha lasciato prima del tempo. Quella notazione autografa, irregolare, disseminata in pentagrammi affiancati da linee aggiuntive che – come tanti altri elementi, al di là della tessitura – fanno appello all’estremo, sempre inteso come il fragile, il remoto, il borderline.»
TEAM ARTISTICO:
VOCE PRINCIPALE | NIÑO DE ELCHE
ELETTROACUSTICA | MIGUEL ÁLVAREZ-FERNÁNDEZ
TECNICO DEL SUONO, ELETTRONICA, SPAZIALIZZAZIONE | EMILIO PASCUAL VALTUEÑA
NIÑO DE ELCHE: Francisco Contreras, Niño de Elche (1985) è un artista “indisciplinare“ ed ex-flamenco che è riuscito a combinare nelle sue diverse proposte artistiche generi come il flamenco, l’improvvisazione libera, il krautrock o la musica elettronica insieme alla poesia, alla performance, alla danza o al teatro.
Il carattere ibrido del suo lavoro si rivela nell’eterogeneità delle proposte a cui è in grado di rispondere come artista e musicista. Nel corso della sua carriera ha prodotto più di 15 opere fonografiche in cui ha collaborato con artisti come Raúl Refree, Miguel Álvarez-Fernández, Xabier Erkizia, Pedro G. Romero, Ramón Andrés, Lois Patiño, Meridian Brothers, Ernesto Artillo, Los Planetas, Rosalía e C. Tangana, tra gli altri. Tangana, tra gli altri. Nel suo lavoro nelle arti performative ha collaborato con Israel Galván, Angélical Liddell, Rocío Molina e María Muñoz. È stato artista ospite a Documenta 14 con lo spettacolo La farsa monea insieme agli artisti Pedro G. Romero e al ballerino Israel Galván, nonché alle biennali d’arte di San Paolo e Sydney. Ha anche recitato in film come Niños somos todos del regista Sergi Cameron e Canto Cósmico dei registi Marc Sempere e Leire Apellániz. Ha pubblicato cinque libri, tra cui saggi autobiografici e raccolte di poesie. Da segnalare il suo lavoro per la Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, l’opera Auto Sacramental Invisible, una performance sonora basata sulla Val del Omar, dove si può apprezzare la sua predisposizione alla ricerca e alla ricostruzione storica. Dirige e presenta il programma settimanale eXtrañas heterodoXias su Radio3.
MIGUEL ÁLVAREZ-FERNÁNDEZ: Miguel Álvarez-Fernández (Madrid, 1979) lavora sull’idea di “ascolto” da diverse prospettive (come sound artist, musicologo, curatore, saggista, drammaturgo, regista, produttore musicale…). Nel campo delle arti performative e della performance, ha sviluppato progetti con artisti come Mar Aguiló, Israel Galván, Fernando Millán, Niño de Elche, Jan Rohwedder, Isidoro Valcárcel Medina… Collabora inoltre regolarmente con l’Espacio de Creación Azala (diretto da Idoia Zabaleta). Dal 2008 dirige e presenta il programma settimanale Ars Sonora, su Radio Clásica di Radio Nacional de España. Allo stesso tempo, coordina le sessioni di ascolto intitolate “Relatos del ruido” (Racconti del rumore), che si tengono mensilmente presso la Cineteca de Matadero Madrid. Il suo film più recente, Jordi Teixidor. Retrospectiva – diretto in collaborazione con Álvaro Oliveros e Bruno Dozza – è uscito nel 2023; il suo ultimo libro è La radio ante el micrófono: voz, erotismo y sociedad de masas (Consonni, 2021).