MARAL KEKEJIAN, URMA. PAESAGGIO E CULTURA CONTEMPORANEA NELLA CITTÀ DI ROMA
REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA
PROCESSI 148│MOSTRA FINALE DEGLI ARTISTI RESIDENTI, STAGIONE 2020/2021
Dal 7 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022
PROGETTO
URMA. PAESAGGIO E CULTURA CONTEMPORANEA NELLA CITTÀ DI ROMA
Per vent’anni ho lavorato per le istituzioni, legata alla gestione e alla creazione di contesti culturali. E negli ultimi cinque ho avuto la fortuna di esercitare una pratica, rivolta principalmente allo spazio pubblico, che mi ha permesso di ampliare il mio lavoro e di trasformarlo in maniera profonda.
Vale a dire: cercare, partendo dalla sfera pubblica, una forma originale ed espansa dei contesti culturali, ma senza accantonare la sfera istituzionale, includendone i saperi. Un invito a una materia conosciuta dai creatori, che esige però uno sguardo rinnovato, un’osservazione della realtà e una produzione di opere specifiche che non si riduce ai formati usuali di musei, teatri o sale concerti. Un modello culturale che include e responsabilizza le infrastrutture municipali, l’urbanismo, il clima e il tempo, e la cittadinanza.
Un pensare al fuori per il fuori. Un esercizio di gestione decentralizzato e accessibile partendo da ciò che non si conosce, un’appropriazione dello spazio comune delle città. La costruzione di un immaginario che raccoglie e amplia una realtà segnata dal dialogo e dalla distruzione di schemi prestabiliti, le barriere sociali che ci vengono imposte, che non mettono in discussione né la propria pertinenza né la propria sopravvivenza. Una pratica culturale che fa appello a un modo costante di porre domande alla città.
URMA è il progetto che usa Roma come laboratorio di lavoro. Il progetto consta di tre parti:
1. Quella teorica e di scrittura.
2. Quella della creazione di un contesto a partire dai parametri posti dalla città, le sue infrastrutture, l’istituzione e l’idea di tempo.
3. L’applicazione pratica con contenuti specifici per Roma, il tutto in dialogo con il tessuto artistico e la cittadinanza.
La prima parte di ricerca teorica punta verso tre direzioni: spazio pubblico/spazio comune, la costruzione del paesaggio a partire da nuovi immaginari e la creazione di volumi effimeri a partire dalla pratica delle arti vive e, infine, l’idea di celebrazione, di festa e la ricerca di radici nelle tradizioni, le quali appellano all’arte di stare insieme.
La seconda parte del progetto è un dialogo tra teoria e pratica, sulla base del contesto e del contenitore. In questo caso sarà Roma e la sua distribuzione geopolitica, amministrativa, storica e orografica, insieme all’Academia de España en Roma come interlocutrice del mio progetto. Inoltre, per questo contesto creato, si impone come elemento di sviluppo l’uso del tempo in tre direzioni: dal presente e come la pandemia ha determinato le sue regole del gioco per la pratica. Il secondo, l’uso del passato e della storia nella costruzione di Roma come spazio immateriale dal quale proporre cose nuove, recuperarne altre o rendere visibile ciò che fece parte della città viva. E infine, il futuro che cercherà di immaginare azioni chimeriche e irrealizzabili che amplino il nostro immaginario collettivo.
La terza parte è quella pratica, la sfera pubblica e ciò che si condivide con la città. URMA ha già presentato tre azioni, ha recuperato una tradizione dimenticata, e ha reso visibile una tradizione romana che sopravvive ancora oggi. Le tre azioni create sono: “Bacio all’aria” una sequenza di fuochi artificiali di un minuto ripetuta per una settimana, lanciati dalla torre dell’Accademia, un luogo privilegiato dal quale si abbraccia con lo sguardo gran parte della città. La seconda è stata “Serata Farmacia”, una silent disco guidata da musica elettronica a cura di tre dj, sotto diverse croci di farmacie del quartiere Esquilino. E la terza azione “Fi-danzanti o viva gli sposi”, una celebrazione del matrimonio di Jorge Dutor e Guillem Mont del Palol nella piazza pubblica di San Pietro in Montorio. La tradizione o, in questo caso, leggenda recuperata, è stata la “Cocomerata di San Bartolomeo” sull’Isola Tiberina, in cui si sono dati cocomeri ai romani e si è lanciato angurie nel fiume Tevere. E la tradizione resa visibile narra come ogni 5 di agosto, all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore, piovono petali di dalia e rosa bianca, durante la celebrazione della festività della Madonna delle Nevi, patrona della basilica.
OPERE
TELA TORRE
“Bacio all’aria” dal 30 agosto al 5 settembre 2021, azione ideata da Maral Kekejian con la collaborazione di Aleix Tobias e pirotecnie Vulcano.
Bacio all’aria è un gesto culturale di amore ripetuto nei confronti della città di Roma e dei suoi abitanti. Un gesto poetico di rincontro visivo ma nella distanza fisica dei corpi. Un gesto formale, una chiamata pubblica lanciata in aria per tutti da un qualsiasi punto di Roma, consapevoli che oggi l’elemento aria emette un messaggio virulento per il suo carattere propagatore.
Per 7 giorni consecutivi, il prossimo estate, dall’Academia de España en Roma, situata nella piazza di San Pietro in Montorio sul colle del Gianicolo, si lancerà una breve sequenza di fuochi artificiali che verrà ripetuta ogni giorno alla stessa ora.
Bacio all’aria si basa sulla continuità e sulla ripetizione, sugli effetti a catena, sul passaparola tra vicini per continuare a pensare la città come spazio di convivenza e per percepire lo spazio pubblico come luogo di costruzione sociale e culturale. E, come gesto poetico, vuole aiutare a mitigare lo smarrimento collettivo, la stanchezza e la perdita di nuovi riferimenti comuni, cercando, con prudenza, di capire e praticare la costruzione di nuove tradizioni che accompagnino quelle vecchie.
Questo appuntamento, che si aggiunge alle azioni commemorative dei 150 anni dell’Academia de España en Roma, ha la vocazione di celebrare l’arte di stare insieme in una Roma, come la maggior parte delle città del mondo, colpita dalla pandemia.
Bacio all’aria fa parte del progetto “URMA. Spazio pubblico e paesaggio contemporaneo nella città di Roma”. Un progetto di Maral Kekejian, creatrice e gestrice di progetti culturali, attualmente borsista e residente della R.A.E.R.
In collaborazione con: Pirotecnica Vulcano, Ronchi Fireworks, Aleix Tobias e tutti i miei colleghi dell’ Accademia de Spagna.
Fotografia: David Jiménez. Fotografo di fama e responsabile della registrazione di Bacio all’aria. Per 7 giorni David si è posizionato con la sua macchina fotografica in diversi punti della città e dei dintorni dell’Accademia per scattare fotografie con diverse prospettive dell’effimero (i fuochi artificiali), la città, la notte e l’Academia de España en Roma.
VIA CRUCIS
“Serata farmacia”, 10 e 11 settembre 2021, azione ideata da Fabrizio Federici.
Via Crucis: una processione con musica tra le farmacie dell’Esquilino.
Dj invitati: Eva Geist, Hugo Sánchez e Juanito Jones.
I giorni e, soprattutto, le notti delle nostre città sono rischiarate a intermittenza da innumerevoli insegne cruciformi. La loro frenesia elettronica le allontana dallo spirito dei luoghi che segnalano, nei quali si entra, in silenzio e forse con apprensione, per chiedere aiuto e trovare un rimedio ai propri mali. Le collega invece a spazi che possono sembrare l’opposto: quelle luci indiavolate rimandano ai laser e ai faretti che ritmicamente ricamano o squarciano il buio delle discoteche. Luoghi molto distanti, indubbiamente; anche se l’esigenza di star meglio che spinge a varcare la soglia di entrambi non è poi così diversa.
Ballare ai piedi di queste croci salutifere non è quindi così assurdo: può rappresentare una divertente opportunità di recupero e di rilancio dell’idea di spazio pubblico. I tre dj, Eva Geist, Hugo Sánchez e Juanito Jones, daranno il via alle danze: in modalità silent disco, i partecipanti all’iniziativa balleranno al chiarore intermittente di tre farmacie dello storico quartiere romano dell’Esquilino.
Fotografie: Jorge Anguita Mirón. Artista e fotografo madrileno che lavora principalmente sul concetto della luce, osservandola al di là dell’ambito fisico. È stato invitato a registrare le due notti di Serata Farmacia, mentre anche lui ascoltava con le cuffie la musica elettronica, osservava e documentava, la luce delle farmacie, il movimento della strada e delle persone che la transitavano e di quelle che ballavano mentre usufruivano l’azione con le proprie cuffie.
VIDEO
Ubicazione: Chiostro superiore
“Bacio all’aria” 12 giugno 2021, azione ideata da Maral Kekejian con la collaborazione di Aleix Tobias e pirotecnie Vulcano, e realizzato da tutti i colleghi dell’Academia e alcuni invitati conosciuti e altri sconosciuti.
La notte del 12 giugno tutti i colleghi dell’Accademia si sono distribuiti nella città di Roma per fare un registro audiovisivo dei fuochi artificiali del progetto. Tutti hanno filmato da diversi punti della città dai quali si vedevano l’Accademia e i fuochi artificiali, aggiungere che alcune delle immagini che appaiono sono del pubblico che ha mandato all’Accademia la registrazione dei fuochi e che sono state inserite nel video.
Video e suono: Javi Álvarez.
Qui il link al video: Bacio all’aria
MAPPA
Ubicazione: Chiostro superiore
Mappa di “Bacio all’aria”. Coreografia di fuochi artificiali per incrementare la visibilità della Real Academia de España nella città di Roma.
Concept e design: Elii, oficina de Arquitectura.
FIGURINA RICORDO
Ubicazione: Chiostro superiore
Fotografía: Marcela Sciaccaluga. É stata la fotografa invitata a registrare il matrimonio tra Jorge e Guillem. Lei doveva inoltre realizzare una sessione fotografica degli sposi nel Tempietto di Bramante. L’idea di documentazione di quest’azione di URMA era la registrazione della finzione della performance rappresentata, una similitudine con le foto ricordo di un matrimonio. Questa figurina è un ricordo tipico del matrimonio e della celebrazione del rito del matrimonio.
BIOGRAFIA
MARAL KEKEJIAN
Coordinatrice e docente del modulo di Arti Sceniche e Musica del Master di Gestione Culturale dell’Università Carlos III. Consulente di Arti Sceniche per il bando PICE di AC/E. Curatrice delle PICNIC SESSIONS 2021, CA2M. È membro del Gruppo di lavoro culturale “Llanes. Paisajes en folixa” per il Comune di Llanes e la Fondazione Daniel e Nina Carasso, 2020, 2021 e 2022. Membro del Teatro del Consiglio di Stato per le Arti Sceniche e della Musica. INAEM, 2020. Direttrice artistica di Veranos de la Villa 2016 – 2019, Comune di Madrid. Direttrice artistica della Campagna di Natale / Cavalcata dei Re Magi 2015 – 2016, Comune di Madrid. Direttrice di produzione della compagnia svizzero-spagnola La Ribot. Ginevra, 2015. Direttrice dell’Area di Arti Sceniche, produce e coordina musica, danza, teatro, performance e programmazione per bambini per la Casa Encendida. Madrid, 2005 – 2014. Vicedirettrice del Teatro Pradillo. Madrid, 2001 – 2005. Coordinatrice delle Settimane Internazionali di Teatro per Bambine e Bambini, organizzate dalla Asociación Acción Educativa. Madrid, Lugo e Coruña, 1999 – 2006. Laureata in Storia dell’Arte presso l’Università Autonoma di Madrid (U.A.M.), Madrid, 1996 – 2001.