PROGETTO

SPQR now!

Per secoli le rovine dell’antica Roma hanno esercitato un irresistibile potere di attrazione. Pittori, scrittori e viaggiatori del vecchio continente hanno posato i loro sguardi nostalgici su templi e sculture antiche, trasformate in autentici oggetti di godimento borghese.

Questa lettura romantica e restrittiva dell’eredità romana, la più consueta fino alla metà del XX secolo, ha cominciato a sgretolarsi con il consolidamento della società di massa e del consumo e la democratizzazione dell’accesso alla cultura. A tal punto che oggigiorno Roma è una delle mete turistiche più popolari del mondo e alcuni dei suoi monumenti antichi sono diventati simboli universalmente conosciuti.

Tuttavia, come concepisce la società romana quel passato? In che modo se ne appropria? E come si plasma questa percezione nella città?

Il progetto SPQR now! propone di esplorare gli immaginari popolari contemporanei costruiti attorno al mondo romano antico nella Roma del presente. Prendendo la città come scenario delle narrative identitarie, il progetto analizza gli usi del passato e i nuovi linguaggi che genera la confluenza tra archeologia e cultura di massa, rintracciabili, per esempio, nelle strade, nella pubblicità, nell’arte urbana, nei nomi dei negozi e ristoranti, nei souvenir, nei revival architettonici o perfino nei prodotti da supermercato.

Il passato non va inteso come un qualcosa di inerte, nello stile più puro della rovina romantica, ma piuttosto come una cosa molto viva e in costante dialogo con la società del presente.